Domande e Risposte

Apro P.I. da fotografo forfettario, come faccio col rimborso spese?

A partire da Gennaio 2022 dovrei aprire una partita IVA in regime forfettario. Sono un fotografo, pilota di drone etc. Parte dei miei lavori verranno fatturati a clienti esteri UE.

Vorrei avere qualche consiglio soprattutto in merito ai rimborsi spese nel regime forfettario.

Il Codice Ateco che potrà utilizzare per la sua attività è il seguente:

  • 74.20.19 – Altre attività di riprese fotografiche

– produzione di servizi fotografici per fini commerciali e amatoriali: ritratti fotografici quali foto formato tessera, foto scolastiche, servizi per matrimoni eccetera, foto pubblicitarie, per pubblicazioni, per servizi di moda, a scopo di promozione immobiliare o turistica, videoregistrazione di eventi: matrimoni, meeting eccetera

Nel momento in cui apre la Partita Iva, può applicare il Regime forfettario se rispetta tutte le condizioni che trova illustrate qui: Limiti regime forfettario. Dato che ha la residenza in Italia, non avrà alcuna limitazione nella fatturazione verso l’estero.

Il Regime forfettario prevede il pagamento:

  • dell’imposta sostitutiva con aliquota del 15% che per i primi 5 anni di attività può essere ridotta al 5% se si rispettano tutte le condizioni che trova qui: Regime forfettario imposta sostitutiva 5 %.

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  • dei contributi in base alla classificazione dell’attività svolta. Per la sua attività potrà versare i contributi alla Gestione Separata, tale Gestione prevede un’aliquota del 26,23% senza alcun fisso annuale

In merito alle spese anticipate conto cliente, di seguito cercheremo di fornirle una spiegazione più chiara possibile.

Le spese che non concorrono alla formazione dei ricavi e quindi sono esenti da imposte e contributi sono solo quelle anticipate per conto del cliente e “documentate”, ovvero le spese intestate al cliente e che lei ha solo provveduto a pagare in anticipo e che, con l’emissione della fattura, le vengono semplicemente rimborsate (stesso preciso ammontare).

Eventuali altre spese (noleggio auto, benzina, trasferta, ecc.) che non sono intestate al cliente (quindi non riconducibili allo stesso), se vengono inserite in fattura concorreranno alla formazione del limite degli 85.000€ e saranno soggette ad imposte e contributi.

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