Tasse da pagare a Giugno

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Tasse da pagare a Giugno: quali sono?

Tasse da pagare a Giugno: quali sono? Giugno è notoriamente un mese con molte scadenze fiscali, dato che a fine Giugno i contribuenti con Partiva Iva devono presentare la Dichiarazione dei redditi.

Vediamo allora in questo articolo quali sono le tasse da pagare a Giugno 2022.

Analizziamo, in particolare, la situazione prevista per chi accede al Regime forfettario.

Le tasse da pagare a Giugno 2022 per chi accede al Regime forfettario sono:

  • 30 Giugno – Saldo imposta sostitutiva 2021 e acconto del 50% imposta sostitutiva 2022;
  • 30 Giugno – Saldo Gestione Separata INPS 2021 e acconto del 40% Gestione Separata INPS 2022;
  • 30 Giugno – Saldo INPS Artigiani e Commercianti 2021 e acconto del 50% INPS Artigiani e Commercianti 2022;
  • 30 Giugno – Diritto Camerale Annuale.

Analizziamole nel dettaglio.

Tasse da pagare a Giugno: saldo imposta sostitutiva 2021 e acconto del 50% imposta sostitutiva 2022

Se aderisci al Regime forfettario, entro il 30 giugno 2022 dovrai versare l’imposta sostitutiva.

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L’imposta sostitutiva in Regime forfettario è al 15% (o al 5% nei primi cinque anni di attività, sotto alcune condizioni) e sostituisce Irpef, addizionali regionali e comunali e, eventualmente, l’Irap.

Tale imposta sostitutiva, come chiarisce la Normativa, deve essere versata alle ordinarie scadenze e con le stesse modalità dell’Irpef (30 Giugno e 30 Novembre).

Il 30 Giugno 2022, quindi, dovrai versare il saldo relativo al 2021 e il 50% dell’acconto per il 2022.

Mentre il 30 Novembre 2022 dovrai versare il 50% dell’acconto per il 2022.

Per capire meglio, vediamo un esempio concreto.

ESEMPIO

Riccardo, ingegnere, nel 2021 ha conseguito ricavi pari a 30.000 euro e versato acconti pari a 2.000 euro.

NB: Ipotizziamo che Riccardo nel 2021 non abbia versato contributi previdenziali, altrimenti essi andrebbero sottratti al reddito imponibile lordo per ottenere il reddito imponibile netto da assoggettare ad imposta sostitutiva. In questo caso quindi Reddito imponibile lordo e netto coincidono.

Ricavi: 30.000 euro

Coefficiente di redditività: 78%

Reddito imponibile: 23.400 euro (30.000 x 78%)

Imposta sostitutiva al 15%: 3.510 euro (23.400 x 15%)

Acconti versati nel 2021: 2.000 euro

Saldo da versare al 30 Giugno 2022: 1.510 euro (3.510 – 2.000)

Acconto al 50% per il 2022: 1.755 euro (3.510 x 50%)

Riccardo dovrà quindi versare il 30 Giugno 2022 1.510 euro di saldo imposta sostitutiva 2021 e 1.755 euro di acconto al 50% per il 2022, per un totale di 3.265 euro.

E così via per gli anni successivi.

COSA SUCCEDE SE GLI ACCONTI VERSATI SONO UGUALI O SUPERIORI ALL’IMPOSTA DOVUTA?

Nel nostro esempio abbiamo ipotizzato che il reddito conseguito nel 2021 sia cresciuto rispetto al 2020, quindi gli acconti versati nel 2021 (calcolati sulla base dell’imposta dovuta nel 2020) non sono stati sufficienti a coprire l’imposta dovuta per il 2021.

Per questo Riccardo ha dovuto versare un saldo di imposta sostitutiva.

Se invece gli acconti versati sono uguali all’imposta sostitutiva dovuta, perché hai conseguito anche l’anno successivo lo stesso reddito, allora non dovrai versare un saldo, ma solo gli acconti.

Se invece gli acconti versati sono superiori all’imposta sostitutiva dovuta, perché l’anno successivo hai conseguito un reddito inferiore, allora avrai un credito di imposta che potrai utilizzare in compensazione agli acconti dovuti.

NB: Potrai scegliere se pagare tutti gli importi dovuti il 30 Giugno in un’unica soluzione, oppure se pagare una maggiorazione rateizzando l’importo (insieme alle altre somme dovute a Giugno) in 5 o 6 rate, di cui l’ultima obbligatoriamente entro il 16 Novembre 2022.

Approfondisci qui: Regime forfettario rateazione 2022

NB: I nostri abbonati Flex Tax avranno completa assistenza, riceveranno dal consulente gli F24 da pagare e un avviso attraverso email e notifica nell’area personale prima di ogni scadenza.

Tasse da pagare a Giugno: saldo Gestione Separata INPS 2021 e acconto del 40% Gestione Separata INPS 2022

Se sei un Professionista senza una Cassa previdenziale specifica sarai iscritto alla Gestione Separata INPS.

Ad esempio non possiedono una Cassa previdenziale specifica i fisioterapisti, i grafici, i webmaster, etc..

La Gestione Separata INPS non prevede il pagamento di contributi fissi, ma una percentuale (25,98% per il 2021) sul reddito imponibile lordo prodotto dalla tua attività.

Quindi se in un determinato anno non produci alcun reddito, non dovrai versare alcun contributo.

Tali contributi alla Gestione Separata INPS vanno versati alle stesse scadenze dell’imposta sostitutiva: 30 Giugno e 30 Novembre.

Il meccanismo di versamento del saldo e degli acconti è inoltre lo stesso di quello previsto per l’imposta sostitutiva, a parte per il fatto che gli acconti previdenziali sono suddivisi in due rate entrambe al 40%.

Il 30 luglio 2022 dovrai quindi versare il saldo dei contributi relativi al 2021 e il 40% dell’acconto contributi per il 2022.

Mentre il 30 Novembre 2022 dovrai versare il secondo 40% dell’acconto per il 2022.

Per capire meglio, riprendiamo l’esempio di prima.

ESEMPIO

Ipotizziamo che Riccardo in questo caso sia un fisioterapista, iscritto quindi alla Gestione Separata INPS.

Riccardo nel 2021 ha conseguito 30.000 euro di ricavi e ha versato 5.000 euro di acconti INPS.

Ricavi: 30.000 euro

Coefficiente di redditività: 78%

Reddito imponibile: 23.400 euro (30.000 x 78%)

Contributi Gestione Separata INPS: 6.079,32 euro (23.400 x 25,98%)

Acconti versati nel 2021: 5.000 euro

Saldo da versare al 30 Giugno 2022: 1.079,32 euro (6.079,32 – 5.000)

Acconto al 40% per il 2022: 2.431,73 euro (6.079,32 x 40%)

Riccardo dovrà quindi versare il 30 giugno 2022 1.079,32 euro di saldo contributi INPS 2021 e 2.431,73 euro di acconto al 40% per il 2022, per un totale di 3.511,05 euro.

Per quanto riguarda il caso in cui gli acconti versati siano uguali o inferiori ai contributi dovuti, vale lo stesso discorso fatto per l’imposta sostitutiva.

NB: Così come per l’imposta sostitutiva, puoi scegliere se pagare gli importi dovuti il 30 Giugno in un’unica soluzione, oppure se pagare una maggiorazione rateizzando tali importi (insieme alle altre somme dovute a Giugno) in 5 o 6 rate, di cui l’ultima entro il 16 Novembre 2022.

Approfondisci qui: Regime forfettario rateazione 2022

NB: Gli abbonati Flex Tax avranno completa assistenza: riceveranno dal consulente gli F24 da pagare e un avviso prima di ogni scadenza attraverso email e notifica nell’area personale.

Saldo INPS Artigiani e Commercianti 2021 e acconto del 50% INPS Artigiani e Commercianti 2022

Se sei un Artigiano o Commerciante sarai iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS.

Essere iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS comporta il fatto di dover pagare contributi fissi su un reddito minimale che per il 2021 è pari a 15.953 euro.

Quindi anche se in un determinato anno non percepisci reddito dalla tua attività sarai comunque tenuto al versamento della quota fissa di contributi INPS, che per il 2021 è pari a 3.836,16 euro per gli Artigiani e pari a 3.850,52 per i Commercianti.

Mentre i contributi fissi INPS devono essere versati in quattro rate a queste scadenze:

  • 16 Maggio – Rata fissa INPS Artigiani e Commercianti (1° Rata);
  • 16 Agosto – Rata fissa INPS Artigiani e Commercianti (2° Rata);
  • 16 Novembre – Rata fissa INPS Artigiani e Commercianti (3° Rata);
  • 16 Febbraio (anno successivo) – Rata fissa INPS Artigiani e Commercianti (4° Rata).

I contributi che eccedono il reddito minimale di 15.953 euro dovrai invece versarli alle stesse scadenze dell’imposta sostitutiva: 30 Giugno e 30 Novembre.

Se percepisci un reddito superiore a 15.953 euro, oltre ai contributi fissi INPS dovrai quindi anche versare i contributi INPS eccedenti il minimale.

Il meccanismo di versamento del saldo e degli acconti è lo stesso di quello previsto per l’imposta sostitutiva, a parte per il fatto che gli acconti INPS sono suddivisi in due rate al 50%.

Il 30 Giugno 2022 dovrai quindi versare il saldo dei contributi relativi al 2021 e il 50% dell’acconto contributi per il 2022.

I contributi eccedenti il reddito minimale di 15.953 euro si calcolano applicando al reddito eccedente il minimale una percentuale, che è pari al 24% se sei un Artigiano, pari al 24,09% se sei un Commerciante.

Per capire meglio, vediamo un esempio concreto, riprendendo l’esempio di prima.

ESEMPIO

Riccardo in questo caso è un Artigiano che nel 2021 ha conseguito ricavi pari a 30.000 euro e ha versato acconti INPS pari a 1.000 euro.

Ricavi: 30.000 euro

Coefficiente di redditività: 78%

Reddito imponibile: 23.400 euro (30.000 x 78%)

Contributi INPS eccedenti il minimale (15.953euro): 1.787,28 euro ((23.400 – 15.953) x 24%)

Acconti versati nel 2018: 1.000 euro

Saldo da versare al 30 Giugno 2022: 787,28 euro (1.787,28 – 1.000)

Acconto al 50% per il 2022: 893,64 euro (1.787,28 x 50%)

Riccardo dovrà quindi versare il 30 Giugno 2022 787,28 euro di saldo contributi INPS 2021 e 893,64 euro di acconto al 50% per il 2022, per un totale di 1.680,92 euro.

Se gli acconti versati sono uguali o inferiori ai contributi dovuti, vale lo stesso ragionamento visto per l’imposta sostitutiva.

NB: Anche in questo caso potrai scegliere se pagare tutti gli importi dovuti il 30 Giugno in un’unica soluzione, oppure se pagare una maggiorazione rateizzando tali importi (insieme alle altre somme dovute a Giugno) in 5 o 6 rate, di cui l’ultima entro il 16 Novembre 2022.

Approfondisci qui: Regime forfettario rateazione 2022

NB: I nostri abbonati Flex Tax avranno completa assistenza, riceveranno dal consulente gli F24 da pagare e un avviso prima di ogni scadenza attraverso email e notifica nell’area personale.

Tasse da pagare a Giugno: Diritto Camerale Annuale

Se sei iscritto alla Camera di Commercio, dovrai versare ogni anno il Diritto Camerale.

L’importo da versare a titolo di Diritto Annuale varia a seconda della Sezione alla quale risulta iscritta la tua attività in Camera di Commercio e anche dalla Provincia nella quale sei iscritto.

Ti consigliamo quindi di consultare il sito della Camera di Commercio alla quale risulti iscritto per calcolare l’importo che dovrai pagare di Diritto Annuale.

Il versamento di tale importo dovrà avvenire in un’unica soluzione.

Per quanto riguarda la scadenza, essa varia a seconda del periodo in cui la tua impresa è iscritta nel Registro delle Imprese:

  • se in corso d’anno, allora il pagamento deve avvenire entro 30 giorni dalla domanda di iscrizione;
  • se in anni precedenti, il pagamento dovrà avvenire alla stessa scadenza del primo acconto delle imposte sui redditi, quindi il 30 Giugno 2022.

NB: Gli abbonati Flex Tax avranno completa assistenza, riceveranno dal consulente gli F24 da pagare e un avviso attraverso email e notifica nell’area personale prima di ogni scadenza.

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