Sono una traduttrice in regime forfettario e vorrei sapere cos’è la rivalsa INPS del 4%

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Non ho capito la questione della rivalsa INPS di 4%. É la percentuale che è compresa nel totale dei contributi da pagare o è una cosa a parte? Poi, se per esempio l’agenzia mi dovrebbe rimborsare le spese di vitto e alloggio, queste spese le dovrei mettere nel campo Rivalse, ho capito bene?

 

La Rivalsa Inps del 4% non è compresa nel totale dei contributi da pagare. La Rivalsa concorre alla formazione del ricavo e rappresenta un importo in più che l’azienda deve pagare a fronte della sua prestazione. Non essendo obbligatoria, il suo cliente potrebbe non accettare che venga aumentato l’importo da pagarle. Per esempio se per una traduzione vengono concordati euro 100 e lei decide di applicare la Rivalsa Inps del 4%, il cliente dovrebbe pagarle euro 104,00, 100 euro per la prestazione e 4 euro di Rivalsa. I ricavi, sui quali sarà applicato il coefficiente di redditività saranno, in questo caso, di euro 104.

La sezione “Rivalse” è utilizzabile solo per la Rivalsa Inps.

Le spese rimborsate dal cliente per vitto e alloggio, se sono state pagate da lei, ma il documento che certifica la spesa è intestato al suo cliente dovranno essere riportate nella sezione “Spese anticipate” e non concorreranno alla formazione dei ricavi. Se invece le spese oggetto di rimborso sono intestate a lei, dovrà indicarle nella sezione “Righe dettaglio” e concorreranno alla formazione dei ricavi e alla soglia dei 65.000 euro per non uscire dal regime forfettario.

Se le spese sostenute sono intestate a lei, dovrà esporle in fattura e concorreranno alla formazione sia del ricavo e sia per la verifica del limite di reddito di 65.000,00 euro.

Se invece le spese sono riconducibili con precisione al cliente, per esempio il documento di spesa che lei sostiene viene intestato al suo cliente, può riportare queste ultime in fattura come “Spese anticipate” e queste spese non saranno assoggettate ad imposta sostitutiva e a contribuzione.

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Quindi, le spese anticipate per conto del cliente non sono componenti del ricavo e non concorrono ai fini della verifica del limite di reddito di 65.000 euro solo se dette spese sono da lei pagate ma il documento di spesa è intestato al cliente.

Per esempio se paga con la sua carta di credito il pernottamento per conto del cliente e poi addebita la spesa al cliente come rimborso del pagamento da lei effettuato, potrà non considerare come ricavo la spesa sostenuta ma, se paga lei con la sua carta di credito e la fattura dell’acquisto sarà a lei intestata, la spesa non potrà essere indicata come “anticipazione” e il rimborso della stessa sarà considerata utile per la determinazione dei ricavi che andranno assoggettati a tassazione e contribuzione.

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