Riforma dello Sport 2023

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Continua a tenere banco la Riforma dello Sport, entrata in vigore lo scorso 1° luglio 2023.

Tale norma ha di fatto abolito i compensi sportivi dilettantistici, facendo scomparire la figura dell’amatore compensato.

D’ora in poi, saranno 4 le possibili forme di collaborazione con enti e società:

  • volontariato
  • lavoro sportivo subordinato
  • lavoro sportivo in co.co.co.
  • lavoro sportivo autonomo

Quali sono le professioni coinvolte dalla Riforma dello Sport?

Si può trovare risposta a questa domanda leggendo il testo della Legge, il Decreto Legge del 28 febbraio 2021, n.36, precisamente all’articolo 25 comma 1, integrato dal Decreto Legislativo 29 agosto 2023, n.120:

È lavoratore sportivo l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, il preparatore atletico e il direttore di gara che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercita l’attività sportiva verso un corrispettivo a favore di un soggetto dell’ordinamento sportivo iscritto nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, nonché a favore delle Federazioni sportive nazionali, delle Discipline sportive associate, degli Enti di promozione sportiva, delle associazioni benemerite, anche paralimpici, del CONI, del CIP e di Sport e salute S.p.a. o di altro soggetto tesserato.

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La Legge, dunque è rivolta a:

  • atleti
  • allenatori
  • istruttori
  • direttori tecnici
  • preparatori atletici
  • direttori di gara

Il cosiddetto Decreto Correttivo Bis, il Decreto legislativo 29 agosto 2023, n.120 ha introdotto alcune integrazioni riguardo la definizione di lavoratore sportivo.

Viene infatti, riconosciuto come lavoratore sportivo:

ogni altro tesserato, ai sensi dell’articolo 15, che svolge verso un corrispettivo a favore dei soggetti di cui al  primo periodo le mansioni rientranti, sulla base dei regolamenti tecnici della singola disciplina sportiva, tra quelle necessarie per lo svolgimento di attività sportiva, con esclusione delle mansioni di carattere amministrativo-gestionale. Non sono lavoratori sportivi coloro che forniscono prestazioni nell’ambito di una professione la cui abilitazione professionale è rilasciata al di fuori dell’ordinamento sportivo e per il cui esercizio devono essere iscritti in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini professionali.”

Con questa integrazione, vengono anche ritenuti lavoratori sportivi i tesserati che svolgono, verso le ASD, le SSD, gli Enti del Terzo Settore che esercitano attività di carattere sportivo, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione Sportiva, anche paralimpici, mansioni necessarie per lo svolgimento dell’attività sportiva.

N.B.: Tutti gli enti citati devono essere iscritti al Registro delle Attività Sportive Dilettantistiche per godere dei benefici garantiti da questa riforma

Tali mansioni vengono individuate sulla base dei regolamenti tecnici di ogni specifico sport. Sono escluse dalla definizione di lavoratore sportivo tutte le attività amministrativo-gestionali e i lavoratori la cui abilitazione professionale viene rilasciata al di fuori dell’orientamento sportivo e che hanno l’obbligo di iscrizione in albi specifici.

Imposizione fiscale

L’iter della Riforma è stato molto accidentato, avendo attraversato tre governi differenti, fino alla sua approvazione definitiva. In particolare, il Governo Draghi ha apportato delle modifiche rilevanti in tema di imposizione fiscale e previdenza.

Nel Decreto Legislativo 5 ottobre 2022, n.163, infatti il Governo Draghi ha introdotto un’agevolazione fiscale davvero unica: il lavoro sportivo nell’area del dilettantismo non costituisce base imponibile fino a 15.000 euro annui di compensi. Superata questa soglia, soltanto la parte eccedente concorre a formare la base imponibile.

Quindi, per esempio, su 20.000 € di compensi annui, si pagherà l’imposta (o le imposte) solo sui 5.000 € di eccedenza.

Per quanto riguarda la previdenza, anche qui ci troviamo di fronte a delle agevolazioni significative.

I lavoratori sportivi che operano nell’area del dilettantismo dovranno iscriversi e versare i contributi alla Gestione Separata Inps, come chiarito dall’articolo 35 comma 2 del D.L.28 febbraio 2021, nella misura pari al 26,23% dell’imponibile (del 24% se sono già assicurati presso altre forme obbligatorie).

Il calcolo dell’aliquota contributiva avviene sulla parte di compenso eccedente i 5.000 € annui.

Un’ulteriore facilitazione in tema di previdenza è la riduzione fino al 31 dicembre 2027 della contribuzione nella misura del 50%.

I nostri dubbi

Come abbiamo già scritto, l’iter di approvazione della Riforma è stato a dir poco accidentato. Essa ha attraversato tre differenti Governi che hanno rinviato l’approvazione della Legge più volte. I Decreti Legge si sono sommati e sovrapposti, generando confusione e incertezza attorno a questa norma.

Restano tuttora alcuni dubbi:

  1. È possibile per i lavoratori sportivi che operano nell’area del dilettantismo adottare il Regime forfettario? Infatti, tale Regime fiscale è già di per sé molto premiale e, sommandosi alle enormi agevolazioni fiscali contenute nel Decreto, si rischierebbe di creare un vantaggio sleale dei lavoratori che operano nell’area del dilettantismo a discapito delle altre professioni.Aggiornamento: secondo gli ultimi aggiornamenti, sembra che ci sia la possibilità di adottare il Regime forfettario per i lavoratori sportivi autonomi che operano nell’area del dilettantismo
  2. Fino a 15.000 € di imponibile, i lavoratori sportivi che operano nel dilettantismo, come si devono comportare?
  3. A fronte di compensi annuali pari a 20.000 €, si pagheranno le imposte solo sui 5.000 € di eccedenza?

Aggiornamento: a seguito dell’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Correttivo Bis, il Decreto Legislativo 29 agosto 2023 n. 120, non sono emerse novità rispetto a questo dubbio. Pertanto, basandosi sull’esempio di ricavi annuali pari a 20.000€, sembra che la tassazione riguardi soltanto i 5.000 € di eccedenza. 

Se hai dei dubbi o necessiti di chiarimenti, continua a consultare questo articolo che aggiorneremo costantemente.

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2 commenti
"Riforma dello Sport 2023"

    1. Buongiorno Virgilio,
      data la situazione specifica le consigliamo di scrivere direttamente ai consulenti di Flex Tax.

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