Soci srlLa Società a responsabilità limitata (Srl) è un tipo di società di capitali, dotata di personalità giuridica, in cui i soci rispondono delle obbligazioni sociali nei limiti delle quote versate... Regime forfettario
Se sei socio di una SRL e vuoi applicare il Regime forfettario alla tua Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa..., devi verificare di rispettare tutte le condizioni di accesso al Regime forfettario.
In particolare, dato che partecipi ad una SRL, devi fare attenzione di non rientrare nella causa di esclusione d-bis) che prevede che i contribuenti che partecipano a srl non possono accedere al Regime forfettario solo nel momento in cui si verifichino contemporaneamente:
- Il controllo diretto o indiretto della srl;
- L’esercizio di un’attività economica riconducibile a quella della srl stessa.
Nei prossimi paragrafi analizzeremo nel dettaglio questi due concetti.
Regime forfettario soci srl: il controllo
Cosa s’intende per controllo di una srl?
Controllo diretto
La Legge, definisce società controllateSono considerate controllate le società in cui si dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria, le società in cui si dispone di voti sufficienti per esercitare...:
1) le societàOrganizzazione di una o più persone che collaborano e organizzano fattori produttivi per ottenere un fine comune. Secondo la definizione del codice civile: “Con il contratto di... in cui un’altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria;
2) le società in cui un’altra società dispone di voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria;
3) le società che sono sotto influenza dominante di un’altra società in virtù di particolari vincoli contrattuali con essa
Quindi il controllo diretto si ha non solo con il possesso del 50% ma quando si ha la maggioranza di voti esercitabili nell’assemblea ordinaria.
NB: Anche il caso di possesso al 50% della srl, si rientra nel controllo della stessa perchè ci si troverebbe nell’impossibilità di prendere una decisione.
Controllo indiretto
Invece, per quanto riguarda il controllo indiretto, la circolare dell’Agenzia delle EntrateAgenzia pubblica italiana che si occupa della gestione delle entrate fiscali italiane. Può in qualsiasi momento svolgere controlli ed accertamenti per verificare il rispetto delle norme di..., afferma che:
“Ai fini dell’applicazione dei numeri 1) e 2) del primo comma si computano anche i voti spettanti a società controllate, a società fiduciarie e a persona interposta; non si computano i voti spettanti per conto di terzi”.
Cosa s’intende con persone interposte?
Nell’ambito delle persone interposte andranno ricompresi i familiari, ovvero il coniuge, i parenti fino ail terzo grado e gli affini entro il secondo grado.
Se possiedi il controllo di una srl, non rientri automaticamente nella causa d esclusione in esame, dovrai verificare di nons volgere attività economica riconducibile a quella della società stessa.
Regime forfettario soci srl: attività economica riconducibile
Quando si deve considerare la propria attività riconducibile a quella della srl a cui si partecipa?
L’Agenzia delle Entrate ha prontamente chiarito che non basta assicurarsi di avere Codice AtecoIl codice ATECO è un codice alfanumerico assegnato nel momento in cui si apre una Partita Iva ed è specifico per la tipologia di attività che si... diverso da quello della società.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per valutare la sussistenza di riconducibilità tra l’attività svolta con Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo... individuale e quella della srl a cui si partecipa, non si deve fare riferimento ai Codici Ateco “formali” indicati ma quelli che risultano dall’effettiva attività svolta dai soggetti, indipendentemente dai Codici ATECO 2007 dichiarati.
L’Agenzia delle Entrate, ha fornito anche parametriStrumento presuntivo di accertamento applicato nei confronti di determinati soggetti (titolari di reddito di impresa o di lavoro autonomo), in base al quale, partendo dalla rilevazione di determinati... di riferimento concreti per poter valutare la riconducibilità della propria attività con quella della società, ovvero:
Se le attività esercitate dalla srl, appartengono di fatto alla stessa categoria ATECO di quelle esercitate dalla persona fisica in Regime forfettario l’attività sarà considerata riconducibile.
In parole più semplici:
- se si effettua attività classificata nella stessa categoria dell’attività della srl a cui si partecipa, si rientra nella causa di esclusione se si fatturaDocumento che deve essere emesso dai soggetti passivi Iva quando effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi. alla srl;
- se si effettua attività classificata in una categoria DIVERSA da quella della srl, non si rientra nella causa di esclusione anche se si fattura alla srl a cui si partecipa.
Ricordiamo che i Codici Ateco presi in considerazione non sono automaticamente quelli indicati ma quelli relativi all’Effettiva attività svolta.
Regime forfettario Amministratori srl
Non possiamo non fornirvi un’analisi su una situazione molto frequente, ovvero se NON si partecipa alla SRL ma si occupa la posizione di amministratore, non è detto che si possa applicare il Regime forfettario, ovvero:
Sono un amministratore di una SRL, con la mia Partita Iva posso applicare il Regime forfettario?
La risposta è affermativa solo se non si fattura in prevalenza (più del 50% dei ricaviCorrispettivi per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa.) nei confronti della SRL per la quale si rappresenta la figura dell’amministratore.
Infatti, i compensiI compensi non sono nient’altro che ricavi recepiti per aver prestato un servizio, infatti rappresentano una retribuzione. Viene utilizzato il termine compenso solamente per quanto riguarda i... percepiti come amministratori sono compresi tra i redditi assimilati al lavoro dipendente che l’Agenzia delle Entrate ha compreso nella causa di esclusione (d-bis) per chi fattura prevalentemente al suo datore di lavoroIl datore di lavoro rappresenta la persona titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore alle sue dipendenze. Esso può avere personalità giuridica, ad esempio quando il... avuto nei 2 anni precedenti (o attuale).
Regime forfettario soci srl: risposte agli interpelli dell’Agenzia delle Entrate
L’agenzia delle Entrate ha risposto a diversi interpelli (quesiti) posti da parte di contribuenti che avevano dubbi riguardanti la causa di esclusione relativa ai soci di Srl.
Vediamoli nel dettaglio.
ISTANZA DI INTERPELLO 10/04/2019 N. 108
Sono un Commercialista (Codice ATECO 69.20.11) proprietario di una quota pari al 50% di una Srl che svolge l’attività di revisione e certificazione dei bilanci (Codice ATECO 69.20.20), di cui risulto rappresentante legale.
Nel 2018 ho conseguito ricavi inferiori a 65.000 euro.
Posso accedere al Regime forfettario?
RISPOSTA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Secondo l’Agenzia delle Entrate il contribuente rientra nella causa ostativa riguardante i soci di Srl, in quanto:
- risulta integrato il controllo di fatto nella società Srl;
- così come anche l’attività economica riconducibile, in quanto:
- i Codici ATECO delle due attività ricadono nella stessa sezione ATECO (la sezione M);
- il contribuente percepisce compensi di amministratore;
- tali compensi sono deducibili in capo alla Srl.
Pertanto, in assenza delle altre cause di esclusione, il contribuente può aderire al Regime forfettario nel 2019, ma decadrà dal Regime forfettario nel 2020.
Tuttavia, potrà permanere nel Regime forfettario anche nel 2020 se nel 2019 dovesse cessare dalla carica di amministratore.
ISTANZA DI INTERPELLO 23/04/2019 N. 117
Sono un libero professionista che svolge attività di servizi forniti da ragionieri e periti commerciali (Codice ATECO 69.20.12) proprietario di una quota pari al 20% di una Srl che svolge la stessa attività, con stesso Codice ATECO, di cui sono anche presidente del consiglio di amministrazione.
I miei genitori detengono il 60% delle quote della società.
Non ho mai emesso fattura nei confronti della società e non intendo farlo in futuro.
Nel 2018 ho rispettato il limite di ricavi di 65.000 euro.
RISPOSTA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Secondo l’Agenzia delle Entrate il contribuente rientra nella causa di esclusione riguardante i soci di Srl in quanto:
- è integrato il controllo indiretto nella Srl;
- così come l’attività economica riconducibile, in quanto:
- i Codici ATECO delle attività appartengono alla stessa sezione ATECO (la sezione M);
- si ritiene che il contribuente dovrà percepire compensi di amministratore della Srl;
- tali compensi sono deducibili da parte della Srl.
Pertanto, il contribuente nel 2019 può aderire al Regime forfettario in assenza delle altre cause di esclusione, tuttavia decadrà dal Regime nel 2020.
Tuttavia, se il contribuente cessa dalla carica di amministratore nel 2019, nel 2020 potrà rimanere nel Regime forfettario.
ISTANZA DI INTERPELLO 23/04/2019 N. 118
Sono un Commercialista e ho aperto insieme a un collega una società tra professionisti che svolge attività di servizi offerti da dottori commercialisti (Codice ATECO 69.20.11) nella forma di Srl.
Entrambi deteniamo il 50% delle quote della società, tramite la quale svolgiamo attività di consulenza a un novero di clienti completamente diverso rispetto a quello con Partita Iva personale.
Posso aderire al Regime forfettario?
RISPOSTA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Anche in questo caso secondo l’Agenzia delle Entrate il contribuente rientra nella causa di esclusione riguardante i soci di Srl, in quanto:
- è integrato il controllo di fatto nella Srl;
- così come l’attività economica riconducibile, dal momento che:
- le due attività appartengono alla stessa sezione ATECO (la sezione M),
- il contribuente percepisce compensi da amministratore dalla Srl;
- la quale deduce tali costi dalla propria base imponibileGrandezza a cui si applica l’aliquota (o il tasso o la percentuale) fissata dalla legge per determinare l’ammontare del debito d’imposta..
Pertanto, il contribuente nel 2019 può accedere al Regime forfettario se non rientra nelle altre cause di esclusione, tuttavia sarà escluso dal Regime nel 2020.
Tuttavia, se il contribuente cessa dalla carica di amministratore nel 2019, nel 2020 potrà permanere nel Regime forfettario.
ISTANZA DI INTERPELLO 23/04/2019 N. 119
Sono un Ingegnere titolare di Partita Iva (Codice ATECO 71.12.10), titolare dell’1% di una Srl che si occupa di installazione di apparecchiature di misurazione su imbarcazioni da diporto (Codice ATECO 33.15.00) e sono preposto alla gestione tecnica di tale società.
La figura di “preposto” determina il controllo della società e quindi comporta l’esclusione dal Regime forfettario?
RISPOSTA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
L’Agenzia delle Entrate in questo caso non fornisce un chiarimento sulla figura del preposto, in quanto si limita a dire che, a prescindere dalla circostanza se la figura del preposto determini una forma di controllo della società, la causa di esclusione in ogni caso non opera se l’attività effettivamente esercitata dalla Srl è riconducibile a una sezione ATECO differente (circostanza non appurabile in sede di interpello(v. Diritto d'interpello)).
Dunque, se i Codici ATECO dichiarati corrispondono ai Codici ATECO relativi alle effettive attività esercitate, il contribuente non rientra nella causa di esclusione relativa ai soci di Srl.
Pertanto, oltre che accedere in ogni caso al Regime forfettario nel 2019, in assenza di tale causa di esclusione e delle altre cause di esclusione, potrà permanere nel Regime anche nel 2020.
ISTANZA DI INTERPELLO 23/04/2019 N. 121
Sono titolare di una ditta individuale, Codice ATECO 70.22.09.
Inoltre sono liquidatore (senza alcuna retribuzione) di due Srl in liquidazione volontaria, di cui detengo nella prima il 10% delle quote, nella seconda il 60% delle quote, registrate con lo stesso Codice ATECO.
Entro il mese di Febbraio si prevede il deposito dei Bilanci finali di Liquidazione, con richiesta di cancellazione delle due società.
Posso accedere al Regime forfettario?
RISPOSTA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Secondo l’Agenzia delle Entrate il contribuente nel 2019 può comunque accedere al Regime forfettario perché la causa di esclusione va valutata in tale anno.
Il contribuente non rientra nella causa ostativa per quanto riguarda la prima Srl partecipata, in quanto non controllata.
Per quanto riguarda la seconda Srl, se come dichiarato dal contribuente nel 2019 egli non effettua cessioni di beni o prestazioni di servizi tassabili con imposta sostitutiva alla Srl controllata, la quale a sua volta deduce tali costi, il contribuente non rientra nella causa ostativa.
Pertanto potrà permanere nel Regime forfettario anche nel 2020.
ISTANZA DI INTERPELLO 23/04/2019 N. 126
Sono un Commercialista (Codice ATECO 69.20.11 – Servizi forniti da dottori commercialisti) e detengo il 49% delle quote di partecipazioneQuota del capitale di una società (azioni, quote eccetera). in una società tra professionisti in forma di Srl, che opera con stesso Codice ATECO.
Sono co-amministratore della società, con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione.
Posso accedere al Regime forfettario?
RISPOSTA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Il contribuente può comunque accedere al Regime forfettario nel 2019, in assenza delle altre cause di esclusione, in quanto la verificaAttività svolta dagli uffici dell'agenzia delle Entrate o dalla Guardia di finanza per controllare il regolare adempimento degli obblighi tributari, che si conclude mediante la stesura di... della causa di esclusione relativa ai soci di Srl va valutate in detto anno.
Secondo l’Agenzia delle Entrate il contribuente rientra nella causa di esclusione in esame, in quanto:
- è integrato il controllo di fatto;
- così come l’attività economica riconducibile, dato che:
- la sezione ATECO delle due attività è la medesima (la sezione M);
- il contribuente percepisce compensi dalla Srl;
- la quale deduce tali costi.
Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate apre ad un’importante interpretazione, in quanto afferma che, dato che i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate riguardo alla causa di esclusione relativa ai soci di Srl sono arrivati solo il 10 Aprile 2019, se non è effettuata alcuna cessione di beni o prestazione di servizi a decorrere da tale data, il contribuente non decadrà dal Regime forfettario nel 2020.
Pertanto, il contribuente potrà continuare a beneficiare del Regime forfettario nel 2020 se non emetterà alcuna fattura alla Srl dopo il 10 aprile 2019, oppure se cesserà dalla carica di amministratore nel 2019.
ISTANZA DI INTERPELLO 30/04/2019 N. 133
Esercito attività di mediazione immobiliare (Codice ATECO 68.31.00), sono titolare di una quota di partecipazione al capitale sociale di una Srl (stesso Codice ATECO) pari al 72% e sono amministratore della stessa.
RISPOSTA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
In ogni caso il contribuente può aderire al Regime forfettario nel 2019, in quanto è in tale anno che si deve verificare la causa di esclusione relativa ai soci di Srl.
Secondo l’Agenzia delle Entrate il contribuente rientra nella causa di esclusione relativa ai soci di Srl, in quanto:
- è integrato il requisito del controllo di diritto;
- così come il requisito dell’attività economica riconducibile:
- la sezione ATECO è la stessa (la sezione L);
- il contribuente percepisce compensi come amministratore dalla Srl;
- la quale deduce tale costo.
Anche in questo caso, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che il contribuente può comunque rimanere in Regime forfettario anche nel 2020 se non effettua cessioni di beni o prestazioni di servizi alla Srl dopo il 10 aprile 2019,oppure se cessa dalla carica di amministratore della Srl controllata entro il 2019.
L’esclusione dal regime forfetario dei soci di srl non trasparenti sarebbe un controsenso pazzesco ed un autogol clamoroso per il governo.
Spiegarlo a chi ha una quota di srl per eredità -magari per eventi luttuosi nel corso del 2018-, chi affronta una liquidazione volontaria o giudiziale -e pertanto vede ridotte al lumicino le possibilità di percepire un rendimento da tale quota-, il socio -anche non amministratore, magari un famigliare- di società fallita diventa veramente difficile.
Spero che si accorgano dell’autogol clamoroso: l’alternativa sarà un boom di cessioni simulate dell’ultimo minuto -stanno iniziando le richieste, vero colleghi?- con ulteriori costi burocratici e adempimenti totalmente inutili, onerosi e potenzialmente in grado di generare ulteriori litigi e cause giudiziarie, appesantendo in tal modo la macchina della giustizia.
C’era un regime che andava bene -forfetario-, semplicemente dovevano essere alzate le soglie. Pagare il 5 o il 15 conta poco, a fare paura sono adempimenti, costi annessi e rapporto con l’Agenzia. Le imposte si pagano volentieri quando alla base c’è un meccanismo semplice e certo che permette la programmazione fiscale, sveglia
Buonasera Marco,
Conveniamo con lei sul fatto che la nuova causa di esclusione dal Regime forfettario dei soci di s.r.l. non trasparenti non sia il massimo, soprattutto date le annunciate intenzioni di ampliare il Regime forfettario ad un numero maggiore di contribuenti.
Purtroppo, però, nulla dipende da noi e, data l’assenza di emendamenti presentati a riguardo, tale causa di esclusione probabilmente verrà approvata così come presentata in Parlamento.
Senza perdere le speranze, rimaniamo in attesa di aggiornamenti.
La ringraziamo e le auguriamo una buona serata.
Ma certamente anzi, ho commentato apposta per la competenza e per come state gestendo questo spazio, complimenti.
Siccome ho almeno tre clienti interessati dalla questione, è un tasto dolente e credo che molti autonomi che probabilmente oggi nemmeno si pongono il problema, avranno una sorpresa molto amara il 1 gennaio 2019.
Avevo letto (a beneficio della discussione senza alcun intento politico) di un emendamento promosso da F.I. Brunetta sul punto, speravo poi si fosse tradotto da “intenzione” a “fatto”, se non ne sapete nulla forse non è così.
Speriamo di non doverci trovare a parlare di occasione mancata, buon lavoro a tutti e grazie per lo spazio
Aggiornamenti? Segui anche io con preoccupazione.
Buongiorno Carlo,
Purtroppo riguardo all’esclusione dei soci di srl (anche non trasparenti) non sono state approvate modifiche.
Qualora venissero annunciate novità aggiorneremo entro breve l’articolo così da tenervi informati.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Buongiorno,
Anche io ho lo stesso problema.. il fatto è che ad oggi non c’è certezza su come verrà applicata la norma in fase attuativa.. mi spiego meglio.. la legge di bilancio potrebbe essere applicata senza emendamenti e con L esclusione dei soci di srl dal forfettario.. ma in fase attuativa non potrebbe essere per esempio applicata per i nuovi dal 2019 e prevedere qualcosa di diverso per chi già aveva posto in essere delle scelte? Voglio dire .. come è possibile fare una norma.. in base alla quale molti probabilmente sceglieranno di andare da un notaio e cedere la quota e non lasciare nemmeno il tempo per farlo?
Buongiorno Luca,
Dato che molte persone si ritrovano nella stessa sua situazione, abbiamo provveduto ad aggiornare la parte finale dell’articolo, con quella che è la nostra idea sule tempistiche con le quali si dovrà procedere alla cessione delle eventuali quote di srl, che non abbiano optato per la trasparenza, così da non rientrare nella causa di esclusione in esame e poter applicare il Regime forfettario nel 2019.
Ovviamente è una nostra interpretazione, per avere notizie definitive non si può fare altro che attendere ulteriori disposizioni in merito.
La ringraziamo e le auguriamo una buona domenica.
Buongiorno,
se una persona è socio di una Sagl Svizzera e contemporaneamente ha una partita iva in Italia può aderire con la partita iva italiana al regime forfettario?
Grazie.
Buongiorno Cristian,
Nella norma, quando si parla dell’esclusione per chi partecipa a società, non si fa nessun riferimento al fatto che queste società siano italiane o estere.
Pertanto, riteniamo che lei non possa applicare il Regime forfettario per la sua attività che svolge con Partita Iva in Italia.
Se interverranno modifiche e verranno riammessi i soci di srl non trasparenti potrà trovare aggiornamenti sul sito.
La ringraziamo e le auguriamo una buona domenica.
Ciao a tutti!
Ho creato una petizione per far presente l’assurditá di togliere il regime forfettario ai soci di srl, siamo già a più di 200 firme, ma sarebbe utile arrivare a 1000, nella speranza che la norma venga rettificata prima di passare a legge!
Firmate qui: https://www.change.org/p/2019-soci-di-srl-esclusi-dal-regime-forfettario-partita-iva-agevolata
Facciamoci sentire!
Grande Carlo, ho sentito anche io informalmente oggi in studio la notizia ma non ho ulteriori conferme rispetto alla notizia di emendamento.
Non resta che stare in contatto, ci sono clienti che se andassero in ordinario probabilmente dovrebbero ridimensionare o addirittura chiudere a causa di quote ridicole e non fruttuose.
Per me riguarda 4 clienti “-promittenti-forfettari-” su 10 in percentuale, non è un problema da poco
Pendo dalle vostre tastiere.. novità e aggiornamenti? Grazie…. e comunque buone feste a tutti
Buongiorno Laura,
Riguardo alla presentazione di eventuali emendamenti, non troviamo costruttivo esprimerci a riguardo, in quanto ci riserviamo di commentare e presentare ai nostri utenti solo gli emendamenti che vengono approvati (e ad oggi non ne sono stati approvati di nuovi) e di conseguenza sostituiti al Testo della Legge di Bilancio.
Sarebbe prematuro discutere di emendamenti solo presentati e non approvati, correremmo il rischio di confondere ulteriormente i nostri utenti.
Vi chiediamo di pazientare ancora, tra oggi e domani il Senato dovrebbe procedere con la discussione degli emendamenti presentati sul Regime forfettario, seguiremo in diretta i lavori e vi aggiorneremo il prima possibile!
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/341563.pdf
a pagina 16 credo sia un emendamento proposto.
Ma non so cosa implichi.
Se qualcuno piu’ esperto di me sa se è solo una proposta o se puo’ essere incluso per favore risponda .
buona giornata
Buongiorno Andrea,
Riguardo alla presentazione di eventuali emendamenti, non troviamo costruttivo esprimerci a riguardo, in quanto ci riserviamo di commentare e presentare ai nostri utenti solo gli emendamenti che vengono approvati (e ad oggi non ne sono stati approvati di nuovi) e di conseguenza sostituiti al Testo della Legge di Bilancio.
Sarebbe prematuro discutere di emendamenti solo presentati e non approvati, correremmo il rischio di confondere ulteriormente i nostri utenti.
Vi chiediamo di pazientare ancora, tra oggi e domani il Senato dovrebbe procedere con la discussione degli emendamenti presentati sul Regime forfettario, seguiremo in diretta i lavori e vi aggiorneremo il prima possibile!
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Grazie della avveduta risposta,
certo,
paziento
a forza di voti di fiducia …
Buona giornata e sereno lavoro
Laura, ti capisco: è assurdo che i nostri progetti “produttivi” debbano dipendere dal testo di una legge scritta con superficialità (non escludo che la scomparsa della precisazioni “in regime di trasparenza” possa essere addirittura un refuso, cosa ancora più grave del dolo volontario). La cosa triste è che, comunque vada a finire, ad oggi, 21/12/2018, non abbiamo gli elementi per definire la strategia delle nostre attività a partire dal 1/1/2019 (cioè non sappiamo “cosa” saremo tra 10 giorni).
Ho appena letto il maxi emendamento https://www.agricolae.eu/wp-content/uploads/2018/12/maxi-pdf.pdf se leggo bene pare che il nuovo regime sia precluso soltanto a chi ha partecipazioni in società che svolgono attività direttamente o indirettamente riconducibili all’attività svolta con partita IVA. Leggo bene? Sembrerebbe un buon passo avanti.
Buonasera Massimo,
Abbiamo provveduto ad aggiornare l’articolo con il nostro commento sulla nuova formulazione della causa di esclusione per chi abbi partecipazioni in srl.
Dovremo, però, ancora attendere per l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2019, quindi ancora nulla è sicuro!
La ringraziamo e le auguriamo buona serata.
A me sembra che la pezza sia peggio del buco: confermata l’ostilità nei confronti di chi vuole crescere e introdotto un elemento di arbitrarietà.
Scusate. Quest’ultimo commento di Massimo è giusto solo nel caso la partecipazione corrisponda ad un controllo, quindi 50%+1?
Buongiorno Michelangelo,
In realtà la modifica della causa di esclusione in esame, permetterà a molti più contribuenti di applicare il Regime forfettario, pur avendo quote in srl, rispetto alla formulazione precedente che non prevedeva eccezioni.
Cosa s’intenda esattamente per “controllo” della società non è ben chiaro, dalla nostra interpretazione presupponiamo che sia plausibile, come da lei indicato, il possesso del 50%+1 della srl stessa. Si dovranno aspettare ulteriori precisazioni in merito.
Sicuramente con la nuova formulazione si consente l’accesso al Regime forfettario ai soggetti con piccole partecipazioni in srl e che svolgono un’attività con Partita Iva individuale non riconducibile a quella della srl.
Se per esempio un contribuente ha acquistato quote di una srl (come per esempio in una start-up) e, dato il suo investimento, si ritrova ad essere socio al 5% (o in minima parte) della società e con la sua Partita Iva individuale svolge un’attività diversa a quella della srl di cui è socio, potrà tranquillamente avvalersi del Regime forfettario.
Non appena verranno fornite indicazioni più precise non tarderemo ad aggiornare l’articolo.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Salve,
anzitutto grazie per la chiarezza d’esposizione. Vi espongo la mia situazione, molto semplice… sono socio nonché amministratore al 50% di una Srls. Avendo partita IVA sono all’interno del regime forfettario da 2 anni. Ora, la società è stata inattiva per tutto il 2018 e siamo in fase di liquidazione, manca soltanto il deposito del bilancio finale e della richiesta di cancellazione dal registro imprese. Deposito che verrà effettuato giovedì 27 e la Camera di Commercio ci ha rassicurato sul fatto che conterà la data di protocollo (anche se poi la pratica verosimilmente verrà evasa a inizio anno) e che una volta depositata la richiesta di cancellazione ai fini fiscali la società cesserà di esistere. Io e il mio socio, visto che siamo nella medesima situazione, vorremmo capire se anche secondo Voi potremo definirci non più soci nel momento in cui verrà depositato il bilancio e richiesta la cancellazione.
Grazie anticipatamente per la Vostra cortese risposta.
Buongiorno Ivan,
Da come lei scrive al 1^ Gennaio 2019 lei non avrà, rispetto alla causa di esclusione per i soci di srl, nessun tipo di problema per l’applicazione del Regime forfettario.
La ringraziamo e le auguriamo una buone feste.
Io ho la partita iva come ingegnere, posseggo ancheil 35% di una società d’ingegneria srl.
Pertanto l’attività della srl é riconducibile alla mia attività. Rimane soltanto il fatto che tale società, avendo io il 35% delle quote (gli altri soci hanno il 49 ed il 16), non la controllo e quindi credo/spero di poter rimanere nel forfettario.
Ho letto l’articolo del codice civile che si riferisce al controllo delle società, ma da quel che ho capito si riferisce al controllo di società da parte di altre società e non da parte di persone fisiche. Volendo estendere però quello che c’é scritto, comunque non controllo la società perché per farlo dovrei avere la maggioranza delle quote o meglio ancora il 50+1.
Inoltre non essendoci più il tempo per cedere le quote mi chiedo se magari si possano cedere nel corso del 2019 oppure si deve fare un anno di purgatorio col regime ordinario.
Buongiorno Carmelo,
Dall’interpretazione letterale della norma, unica interpretazione al momento possibile in quanto non sono ancora state fornite istruzioni in merito, sembra che si debbano verificare entrambe le situazioni (“controllo” e “attività economica riconducibile”) per rientrare nella causa di esclusione ed essere impossibilitati all’applicazione del Regime forfettario.
Pertanto, nella situazione da lei descritta, si verificherebbe solo l’esercizio della stessa attività della Srl ( e non il suo “controllo”) e quindi, la sua attività svolta con Partita Iva individuale, risulterebbe compatibile con il Regime forfettario.
Per quanto riguarda l’eventuale possibilità di cessione delle quote di srl, a nostro parere si avrà tempo fino al 31/12/2019. Il ragionamento che ci ha portato a questa conclusione è illustrato nella parte finale del nostro articolo.
La ringraziamo e le auguriamo buone feste.
Quindi è stata approvata la modifica oppure no?
Buongiorno Paolo,
Come abbiamo scritto, la formulazione della causa di esclusione nel Testo nella Legge di Bilancio è stata sostituita con quella nuova riportata, ma la Legge di Bilancio non è stata ancora approvata dal Parlamento.
Il nuovo Testo della Legge di Bilancio arriverà il 28 Dicembre alla Camera e, se verranno rispettate le tempistiche annunciate, dovrebbe essere approvato il giorno dopo.
La ringraziamo e le auguriamo buone feste.
Ma quindi chi è socio al 51% di una Srl e non ha alcun reddito da questa e svolge un’attività con partita iva completamente differente ha speranza di poter aderire al forfettario?
Buongiorno Giusi,
Dall’interpretazione letterale della norma, unica interpretazione al momento possibile in quanto non sono ancora state fornite istruzioni in merito, sembra che si debbano verificare entrambe le situazioni (“controllo” e “attività economica riconducibile”) per rientrare nella causa di esclusione ed essere impossibilitati all’applicazione del Regime forfettario.
Pertanto, nella situazione da lei descritta, si verificherebbe solo il “controllo” della Srl e quindi, la sua attività svolta con Partita Iva individuale, risulterebbe compatibile con il Regime forfettario.
La ringraziamo e le auguriamo buone feste.
Buongiorno, mi chiedevo quale delle due cose potrebbe avere più peso nel riscontrare l’attinenza tra due attività (SRL e P.IVA individuale), temo entrambe (sarà la solita storia dell’inversione dell’onere della prova).
– Attinenza sostanziale (es. Società di Servizi di Ingengeria e P.IVA per Servizi di Ingegneria Intergrata), senza reciproche fatturazioni (quindi operativamente non connesse)
– Attinenza operativa, la P.IVA fattura alla SRL servizi complementari alla attività della SRL (es. Consulenze di strategia web alla società di ingegneria di cui è socio)
Buongiorno Matteo,
Per risultare esclusi dal Regime forfettario si devono verificare contemporaneamente il “controllo” di una srl e l’esercizio, con Partita Iva individuale, di un’attività riconducibile a quella svolta dalla srl.
In entrambi i casi da lei illustrati, a nostro parere, sussiste una connessione con l’attività della srl che, non si esprime tanto nella connessione “scambio di fatturazione” ma nel fatto che le attività svolte con Partita Iva dai soggetti siano connesse con l’attività svolta dalla srl.
Non vi è infatti alcun riferimento al fatto che il soggetto non debba operare prevalentemente con la srl ma solo un riferimento al fatto che l’attività del soggetto sia riconducibile a quella svolta dalla srl.
In ogni caso otre alla presenza di questa connessione all’attività della srl, per rientrare nella causa di esclusione in esame, è necessario che sia presente anche il “controllo” della società.
Quale sarà il metodo per identificare l’esercizio del controllo di una srl, speriamo si possa capire con dei chiarimenti che fornirà l’Agenzia delle Entrate.
Ad oggi possiamo solo presupporre che, il soggetto che voglia applicare per la sua Partita Iva individuale il Regime forfettario, di fatto non possegga quote di maggioranza in srl.
Sarà necessario attendere ulteriori chiarimenti.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Grazie per la risposta dettagliatissima, e complimenti, Google ha indicizzato benissimo questa pagina (una delle poche con contenuti significativi).
Quindi, in teoria, la partecipazione a una srl con il 49% (o meno) non dovrebbe essere causa di esclusione, anche se le attività fossero attienenti?
Spero che arrivino presto circolari chiarificatorie, anche per la modalità di accesso: per la P.IVA esistenti non era richiesta una specifica comunicazione (regime naturale), rimarrà cosi?
Buongiorno Matteo,
Non è ancora chiaro cosa il Legislatore voglia intendere esattamente con il “controllo” della srl, potrebbe essere il possesso del 50%+1 delle quote oppure la maggioranza delle quote.
Se non si controlla la srl e si svolge con la propria Partita Iva individuale un’attività riconducibile a quella della società non si è esclusi dal Regime forfettario.
Se si rispettano tutti i requisiti per accedere al Regime forfettario, tale Regime risulterà quello naturale per la propria attività.
Non ci sarà quindi bisogno di comunicare la sua applicazione che avverrà attraverso comportamento concludente.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Sono in trepidante attesa essendo socio di una srl nell’edilizia in procinto di aprire una partita iva da amministratore condominiale. Dovrei essere apposto ma aspettiamo
Buongiorno a tutti. Vi segnalo che non appena avevo sentito delle modifiche sul regime forfettario ho interpellato una decina di onorevoli e un sottosegretario a me amici per poter modificare l’annoso problema del socio di srl e forfettario. Soprattutto anche per portare all’attenzione del governo gli evidenti problemi che si sarebbero creati per moltissimi ragazzi e ragazze magari titolari di poche quote in start-up.
E a quanto pare qualcosina è stato fatto. Personalmente avevo proposto un’altra strada più “semplice”, ovvero diminuire dai 65 k a 35 k il limite per i soci srl che optato per il forfettario, in questo modo non si avrebbe avuto il problema di interpretazioni.
Comunque bravi per il lavoro di divulgazione che state facendo. Bravi!
Sto pressando nel mio piccolo anche io
Buongiorno,
sono titolare sia di Partita Iva che di una srls, aperta nel 2018 e mai utilizzata (sempre rimasta inattiva).
Procederei a chiudere a Gennaio 2019 la srls inattiva, sarei comunque idoneo per il regime forfettario?
Buonasera Giuseppe,
Dato che procederà con la chiusura della sua srls, potrà tranquillamente applicare il Regime forfettario (ovviamente se rispetta anche tutte le altre condizioni richieste).
La ringraziamo e le auguriamo una buona serata.
Dunque, seppure la mia attività (perito industriale) abbia lo stesso ambito della SRL (ingegneria e servizi), di cui possiedo una quota del 8% (che comunque intendo cedere per altri motivi, entro i primi mesi del 2019), posso andare tranquillo ed aderire al regime forfettario?
Grazie.
Buongiorno Toni,
Nel caso che ci ha illustrato la causa di esclusione per i soci di srl non opera e potrà, pertanto, avvalersi del Regime forfettario se ne rispetta anche tutte le altre condizioni.
La ringraziamo e le auguriamo Buon Anno!
Buonasera a tutti e complimenti per la chiarezza e professionalità.
Sono sgomentato e incredulo relativamente a quello che sta succedendo ai titolari di p.iva forfettari e congiuntamente possessori di quote di maggioranza in srl che svolgono medesima attivita.
Io stesso sono titolare di una srl stp al 51’x100 e ovv.anche forfettario nel 2018(NEL 2017 ero minimo).
Mi chiedo a questo punto : costituzionalmente avrò il diritto a sanare la mia posizione (ad esempio con la a vendita del 2×100 delle mie quote) per poter restare nel regime forfettario?
Oppure devo sottostare ad una legge approvata successivamente a una situazione di fatto (la cost. E PARTECIPAZ.alla mia srl stp) che all epoca era legittima e non ostacolava il regime?pertanto chiedo…entro io 2019 avro pure il diritto di cedere la mia quota non potendo immagone nel 2018 quello che sarebbe accaduto il 31/12!!!grazie e perdonate lo sfogo (legittimo a mio avviso).
Buongiorno Andrea,
A nostro parere si potrà accedere al Regime forfettario anche se si controlla una srl a condizione che le quote (o parte di esse) siano cedute entro il 31/12/2019.
Il ragionamento che ci ha portato a questa conclusione lo può trovare spiegato nel dettaglio nella parte finale dell’articolo che ha commentato.
La circolare 10 E dell’Agenzia delle Entrate, ovviamente fa riferimento alle quote di srl trasparenti e non può riferirsi al Regime forfettario 2019 perchè è del 2016 ma riteniamo che lo stesso criterio possa essere mantenuto anche per la nuova formulazione della causa di esclusione.
In ogni caso, sarà necessario attendere una circolare dell’Agenzia delle Entrate che chiarisca i punti di nuova introduzione fornendo un’interpretazione ufficiale, fino ad allora il tutto è affidato a possibili analogie con il passato.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Buongiorno.
Io ho una partita iva relativa a servizi web e marketing, ma ho una quota minoritaria nel mobilificio di famiglia che è una sas.
Posso accedere al regime forfettario 2019?
Buongiorno Roberto,
Una della cause di esclusione previste per il Regime forfettario prevede che non possano aderirvi i soggetti che abbiano partecipazioni in società di persone e quindi in sas.
Pertanto, lei risulta incompatibile con l’applicazione di tale Regime.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Buongiorno
ho una partita IVA e svolgo l’attività di architetto. Possiedo una quota del 45% di srl immobiliare (piccola attività di costruzione e vendita immobili) che verrà chiusa sicuramente entro il mese di febbraio 2019 avendo esaurito l’attività e lo scopo sociale. I compensi degli ultimi anni sono sempre stati inferiori ai 65.000. Potrei accedere al regime forfettario 2019?
Ringrazio e auguro buon anno.
Buonasera Stefano,
A nostro parere il possesso di quote della srl pari al 45% non determinano il “controllo” della società e inoltre l’attività esercitata dalla srl non è riconducibile a quella da lei svolta con Partita Iva individuale.
Pertanto, a nostro parere, il Regime forfettario risulta applicabile per la sua Partita Iva individuale, sempre che ne vengano rispettati tutti gli altri limiti.
La ringraziamo e le auguriamo una buona serata.
Buongiorno
Riporto un caso al quale chiedo una vostra interpretazione in merito.
Due soci di Srls di consulenza aziendale ed elaborazione dati, capitale diviso a metà quindi 50% ciascuno di quote. Il socio amministratore è un dottore commercialista. In questo caso secondo voi i due soci possono avere una partita iva con regime Forfettario?
Grazie in anticipo della risposta
Buonasera Alessandro,
La norma di esclusione in esame prevede che per essere esclusi dal forfettario si verifichi contemporaneamente: controllo della srl e stessa tipologia di attività.
Nel caso illustrato il controllo non dovrebbe esserci (in merito al “controllo” si suppone sia il possesso di quote per il 50% + 1 ma in merito si dovrà attendere una circolare interpretativa dell’Agenzia delle Entrate).
Per quanto riguarda l’attività c’è sicuramente la stessa tipologia e quindi si rientra in pieno in questa causa di esclusione.
Se, come abbiamo interpretato noi, il “controllo” si verifica con il possesso del 50+1 delle quote, non ci sono problemi per l’accesso al forfettario.
Se dovesse esserci una diversa interpretazione del “controllo” da parte dell’Agenzia delle Entrate (e questo non ci è dato saperlo ora), non si potrebbe applicare il regime forfettario al caso che ci ha illustrato.
La ringraziamo e le auguriamo una buona serata.
Buongiorno,
Viene, secondo voi, mantenuta la possibilità di accedere o rimanere nel regime forfettario anche a quei soggetti che, contemporaneamente, hanno quote societaria di una società agricola semplice?
Ricordo perfettamente che fino al 2018 era una fattispecie che permetteva il mantenimento della condizione di contribuente forfettario. Il problema è che, cambiando, come già accennato da voi, la possibilità di avere quote in una srl, ancorchè non trasparente, mantenendo il regime forfettario, non vorrei che questo accadesse anche per la deroga alla partecipazione in società agricole semplici.
Grazie
Luca
Buonasera Luca,
Se la società semplice agricola a cui partecipa determina il proprio reddito applicando le tariffe d’estimo ed esercita nei limiti dell Art. 32 del TUIR risulta compatibile con il Regime forfettario per la sua attività autonoma di professionista con Partita Iva individuale.
Nulla è cambiato in merito rispetto al 2018.
La ringraziamo e le auguriamo una buona serata.
Buonasera,
Secondo Voi ció che determina il “conflitto di interesse” tra la società di cui il beneficiario detiene delle quote e la professione svolta con piva è data dal codice ATECO della società o dallo statuto?
Grazie in anticipo
Cordiali saluti
Buonasera Mario,
La riconducibilità dell’attività svolta con Partita Iva individuale a quella della srl si basa sull’effettiva attività svolta dalla società e non sull’oggetto sociale che sarà ovviamente molto più ampio.
La ringraziamo e le auguriamo una buona serata.
Buonasera,
un soggetto che possiede il 30% di quote di una s.r.l. e il coniuge che ne possiede un altro 30% immagino rientri nella fattispecie di controllo indiretto. La s.r.l. produce manufatti per l’edilizia e uno dei due soci ne è amministratore e rappresentante di commercio di prodotti per l’edilizia per conto anche della s.r.l. della quale detiene le quote. L’attività di rappresentante potrebbe essere direttamente o indirettamente riconducibile all’attività della s.r.l. e quindi precludere l’accesso al regime forfettario?
Grazie per la cortese attenzione.
Buonasera Michele,
Purtroppo, ad oggi, l’Agenzia delle Entrate non ha ancora fornito un’interpretazione ufficiale di tale causa di esclusione di nuova introduzione.
Pertanto, quello che possiamo fare è unicamente indicarle la nostra interpretazione.
A nostro parere, come da lei indicato, si troverebbe nella fattispecie del controllo indiretto della srl e l’attività svolta come rappresentante dei materiali edili con Partita Iva individuale è riconducibile a quella della società.
Pertanto la sua situazione rientrerebbe proprio nella causa di esclusione e sarebbe quindi escluso dal Regime forfettario.
Non appena l’Agenzia delle Entrate fornirà interpretazione ufficiale di tale nuove norma dovrà verificare se sarà escluso secondo i parametri oggettivi che verranno forniti sia per identificare il “controllo indiretto” che per definire “la riconducibilità dell’attività”.
Per il momento purtroppo non possiamo darle certezze in merito al quesito posto.
La ringraziamo e le auguriamo una buona serata.
Buongiorno, sono un ingegnere civile a partita iva e detengo il 20% delle quote della società di ingegneria verso la quale fatturo circa il 90%. A quanto ho potuto leggere nell’articolo e nelle risposte precedenti, non ci dovrebbero essere problematiche nell’accesso al regime forfettario perché se pur con attività riconducibile alla srl, non detengo il controllo della società (ovviamente ho anche tutti gli altri requisiti richiesti). Non mi è chiaro però cosa potrebbe succedere se per esempio a Febbraio uscissero dei chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate che evidenziassero la mia incompatibilità col nuovo regime. Cosa succede per le fatture emesse fino a quel momento (quindi non elettroniche, senza IVA e senza ritenuta d’acconto).
Ringrazio in anticipo per la gentile risposta.
Buongiorno Alessandro,
Innanzitutto ci complimentiamo per l’analisi di tutta la sua situazione, praticamente perfetta!
Quanto succederà in futuro, purtroppo non è dato saperlo neanche a noi, quello che possiamo presumere è che, visto che la causa di esclusione è di nuova introduzione, qualora dovessero esserci interpretazioni diverse da parte dell’Agenzia delle Entrate, dovrebbero essere anche stabilite le regole per poter “sanare” la propria situazione eventualmente incompatibile con il Regime forfettario.
Considerando che la circolare interpretativa interverrebbe comunque dopo che i contribuenti hanno iniziato ad applicare il Regime forfettario, dovrà necessariamente contenere le indicazioni per i comportamenti da tenere per questa casistica.
Nel suo caso, l’unico problema nel quale potrebbe incorrere è quello del “controllo indiretto” qualora le restanti quote della srl nella quale lei è socio fossero detenute da suoi familiari, diversamente non si ravvisano problematiche interpretative.
La ringraziamo e le auguriamo una buona domenica.
complimenti per le vostre risposte molto chiarificatrici in un contesto legislativo(niente di nuovo sotto il sole)
che deve affidarsi alle risoluzioni dell’Agenzia dell’Entrate par sapere come operare correttamente dovendo quindi attendere le stesse per iniziare l’attivita.
Detto questo vorrei sottoporre al vostro parere questa mia considerazione:
se ho letto bene,la nuova legge 2019 ha sostituito(dico sostituito e non aggiunto)la lettera (d) della precedente legge che considerava la partecipazione a S.r.l. trasparenti come causa di esclusione dal regime; cio’ considerato non ritenete possibile che i soci ,ciascuno minoritario e quindi in forfettario, di una S.r.l decidano all’unanimita’ di aderire al regime trasparente riconducendo cosi gli utili della societa , ciascuno per la propria parte, ad una tassazione di favore ?
Buonasera Alessandro,
Come lei ha giustamente evidenziato, nella norma non si fa più riferimento alle srl trasparenti come esclusione.
Tuttavia, nell’ipotesi che lei ci ha prospettato, si dovrà tener presente che, mentre per le Partite Iva individuali dei soci potrà essere applicato il Regime forfettario, detto Regime non sarebbe assolutamente applicabile al reddito che deriverebbe al socio dalla partecipazione alla srl che opti per la trasparenza.
Il reddito del socio derivante dalla partecipazione alla srl trasparente sarebbe quindi soggetto ad imposta progressiva e non ad imposta sostitutiva che si può applicare unicamente, qualora ne ricorrano le condizioni, ai redditi di impresa o di professione individuale.
La ringraziamo e le auguriamo una buona domenica.
Buongiorno,
un cliente è in possesso di una P.Iva per l’attività di pesca in acque marine (codice ateco 03.11.) ed è anche l’unico socio di una S.r.l. unipersonale per l’attività di stabilimento balneare, può optare per il regime forfettario?
Ringrazio in anticipo per la gentile risposta.
Buonasera, avevo già scritto prima. Posseggo il 35% di una Srl società d’ingegneria e ho una partita iva come ingegnere.
Le restanti quote sono 49% mio suocero (che é anche amministratore unico) e 16% mio cognato… Di fatto non controllo la società, nel senso che ognuno decide secondo la propria idea, potrebbe giuridicamente figurarsi il controllo per l’agenzia?
E nel caso le quote finissero un giorno (magari per eredità a mia moglie)?
Buongiorno Carmelo,
A nostro parere, per rientrare nella causa di esclusione prevista per i soci di S.r.l., devono ricorrere contemporaneamente entrambe le condizioni relative al “controllo” della S.r.l. e alla “riconducibilità dell’attività esercitata” con partita Iva individuale rispetto a quella della S.r.l.
Nell’ipotesi da lei prospettata (possesso 35%), l’attività della S.r.l. è riconducibile a quella svolta con Partita Iva individuale ma, non avendo il possesso del 50%+1, si presume la mancanza del “controllo”.
Su cosa si intenda esattamente per “controllo” della società e “riconducibilità dell’attività” si dovrà, per avere un’interpretazione certa, attendere la circolare dell’Agenzia delle Entrate che illustri questi due aspetti in modo oggettivo ma, dall’interpretazione letterale, il controllo dovrebbe intendersi come possesso di quote tali da poter avere un potere decisionale di maggioranza rispetto al totale delle quote, quindi 50+1.
Per il significato di “controllo indiretto” sempre citato nella causa di esclusione, si dovrà davvero attendere una spiegazione perché, a nostro parere, si potrebbe intendere il coinvolgimento di familiari nel possesso di altre quote della srl come nel suo caso.
La ringraziamo e le auguriamo una buona domenica.
E quindi se uno oggi emette ed incassa fatture con il forfettario cosa succede se poi l’agenzia dice che non ci si rientra a causa di un’esclusione (parenti che hanno quote societarie assimilabili a controllo indiretto) presa a posteriori?
l’iva non incassata e non emessa per esempio
Buonasera Carmelo,
Nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate fornirà un’interpretazione ufficiale delle nuove regole introdotte per il Regime forfettario, si spera che dia anche indicazioni per coloro che abbiano erroneamente applicato il forfettario per ambiguità interpretative.
Tenga conto che, dovesse rientrare nella causa di esclusione, avrebbe la possibilità di cedere le quote della srl entro il 31/12/2019.
La ringraziamo e le auguriamo una buona serata.
Posseggo il 50% di un srl, da un anno ho la mia partita Iva nel regime forfettario.
Svolgo le stesse attività, rientro nel regime?
Grazie.
Buongiorno Stefano,
A nostro parere, per rientrare nella causa di esclusione prevista per i soci di S.r.l., devono ricorrere contemporaneamente entrambe le condizioni relative al “controllo” della S.r.l. e alla “riconducibilità dell’attività esercitata” con partita Iva individuale rispetto a quella della S.r.l.
Nell’ipotesi da lei prospettata (possesso 50%), l’attività della S.r.l. è riconducibile a quella svolta con Partita Iva individuale ma, non avendo il possesso del 50%+1, si presume la mancanza del “controllo”.
Su cosa si intenda esattamente per “controllo” della società e “riconducibilità dell’attività” si dovrà, per avere un’interpretazione certa, attendere la circolare dell’Agenzia delle Entrate che illustri questi due aspetti in modo oggettivo ma, dall’interpretazione letterale, il controllo dovrebbe intendersi come possesso di quote tali da poter avere un potere decisionale di maggioranza rispetto al totale delle quote, quindi 50+1.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Grazie quindi con la mia partita Iva potrei rientrare nel forfettario anche possedendo il 50% di un srl che svolge stesse attività?
Grazie
Buongiorno Stefano,
Come le abbiamo indicato in precedenza, ad oggi non possiamo darle una risposta definitiva alla sua domanda in quanto fino a quando l’Agenzia delle Entrate non fornirà un’interpretazione ufficiale della nuova norma, non è sicuro cosa s’intenda esattamente con “controllo” della srl e “attività economica riconducibile” alla stessa.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Buongiorno, mi rivolgo a voi per spiegarvi la mia posizione e cercare di avere un quadro più chiaro di quella che è di fatto la mia posizione.
Sono socio amministratore con quote pari al 5 % di una impresa immobiliare di costruzioni, nel contempo (con tanta fatica) dopo aver superato esame di abilitazione alla professione ho aperto l’anno scorso p. iva da libero professionista come Geometra in regime forfettario. Nel corso dell’anno ovviamente effettuando alcune pratica per la srl di cui sopra ho emesso alcune fatture ad essa e ad altri clienti esterni che mi hanno commissionato dei lavori.
Ora chiedo a voi se questa mia situazione mi preclude l’accesso al regime forfettario visti gli aggiornamenti 2019 o posso continuare ad esercitare la libera professione in regime agevolato.
Vi ringrazio fin d’ora per la vostra risposta.
Buongiorno Vito,
La causa di esclusione per i soci di srl opera nel momento in cui si verifichi contemporaneamente il “controllo” della società e lo svolgimento di un’attività con Partita Iva individuale riconducibile a quella svolta dalla società.
A nostro parere, il “controllo” di una società di verifica solo se si possiede il 50%+1 della società stessa.
Considerare come “controllo” della srl il possesso di quote per il 50%+1 deriva dal fatto che solo con tale entità di quote si esercita effettivamente il “controllo” sulla società, diversamente si può avere una posizione di rilevanza ma non il controllo.
Dato che lei possiede il 5% delle quote della società, a nostro parere, non esercita il “controllo” della stessa e risulterebbe compatibile con il Regime forfettario anche se effettua attività economica riconducibile a quella della società.
La ringraziamo e le auguriamo una buona domenica.
Buonasera,
complimenti per l’articolo.
Il mio caso (come quello di tanti altri) richiederà una interpretazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
E nel frattempo come emettiamo fattura?? Qual è il vostro consiglio?
(chi ha scritto questa norma ha una vaga idea di cosa stiamo parlando e delle conseguenze di quello che scrive?)
Buongiorno Mirko,
Purtroppo non abbiamo soluzioni in merito, l’unico consiglio che possiamo dare è quello di chiedere con un interpello all’Agenzia delle Entrate, l’applicabilità o meno del Regime forfettario alla propria specifica situazione dubbia.
Purtroppo, riteniamo non ci siamo altre soluzioni.
Le assicuriamo che non appena verranno fornite interpretazioni dai canali ufficiali, provvederemo immediatamente ad aggiornare il nostro articolo.
La ringraziamo e le auguriamo una buona Domenica.
Buongiorno,
titolare di una srls (quindi semplificata) ha emesso fatture in regime forfettario nel 2018 per circa 15.000,00 (non so se il suo commercialista lo ha consigliato bene);
1) nel 2019 non può dunque operare in regime forfettario?
2) nel 2018 poteva operare in regime forfettario?
Buongiorno Fabrizio,
Fino al 2018 si poteva accedere al Regime forfettario anche se si avevano quote di srl (o srls), l’unica condizione posta era quella che le srl (o srls) a cui si partecipasse non avessero optato per il Regime della trasparenza.
Nel 2019, tale causa di esclusione è stata modificata e per non rientrare in tale causa di esclusione, si deve verificare di non possedere il “controllo” della srl (o srls) e contemporaneamente svolgere un’attività con Partita Iva individuale riconducibile a quella della società stessa.
Per avere un’interpretazione ufficiale dei concetti di “controllo” della srl e di “attività riconducibile” a quella svolta dalla srl si dovrà aspettare la circolare dell’Agenzia delle Entrate.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
È consentito l’accesso al forfettario ai soggetti titolari di quote di controllo di Srl qualora le abbia cedute entro il 31 dicembre 2018. Se invece le quote indicate fossero ancora detenute al 01.01.2019, l’accesso al regime è precluso per l’anno in corso, anche se la cessione delle medesime dovesse avvenire prima del 31.12.2019.
Questo è quello si estrapola dalla prima cpmunicazione stampa dell agenzie delle Entrate…in attesa di Telefisco previsto il 31.01. resto basito come possa essere calpestato alla luce del sole il diritto di potersi adeguare nel corso del 2019 atteso che la Legge è stata emanata il 31.12 e riportata in G.U. il 31.12!
Buongiorno,
in caso di partecipazione ad una società srl come amministratore unico e unico proprietario e la stessa società è inattiva presso la CCIAA dal 31/12/2018, è possibile per l’amministratore aprire una partita iva con lo stello codice Ateco della srl inattiva e usufruire del regime forfettario?
Grazie mille e buona giornata
Buongiorno Roberto,
La nuova causa di esclusione introdotta, rispetto all’esclusione dei soci di Srl, è la seguente:
“ Gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone, ad associazioni o a imprese familiari di cui all’articolo 5 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n.917, ovvero che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni”
Nel caso da lei descritto, sicuramente esercita il “controllo” della Srl in quanto è socio unico, la società è però inattiva e quindi, per essere esclusi dal regime forfettario con la sua partita Iva individuale, dovrebbe, unitamente all’esercizio del controllo, svolgere anche un’attività che sia direttamente o indirettamente riconducibile a quella esercitata dalla Srl (cosa non possibile perchè la Srl è inattiva).
Pertanto, a nostro parere, lei quest’anno potrebbe applicare il Regime forfettario ma non avendo ancora a disposizione un’interpretazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate a riguardo, non possiamo dare una risposta definitiva alla sua domanda.
Si dovrà attendere che l’Agenzia delle Entrate fornisca i chiarimenti necessari.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Buongiorno e complimenti per il servizio e per questo forum di alta competenza.
Chiedo gentilmente un parere sulla seguente fattispecie.
Essendo titolare di quote di srl con maggiornaza di voti e l’attività della stessa è rcionducibile alla mi aprtita iva di forfettario mi rittovo “per incanto” escluso dal regime agevolato già a decorrere da gennaio 2019.
Nel 2018 il mio fatturato(in vista del nuovo limite dei 65.000) si attesta a euro 41.000.
Uscendo nel 2019 il reddito del 2018 sarà cmq tassato con aliquota agevolata ? nel mio caso non essendo start up al 15% oppure con aliquota irpef ordinaria?
grazie mille per la vs risposta.
Marco
Buongiorno Marco,
La sua incompatibilità con il Regime forfettario è per l’attività che svolgerà nel 2019, non riguarda l’attività che ha svolto l’anno scorso.
Per l’attività del 2018, in sede di Dichiarazione dei Redditi, potrà tranquillamente applicare le regole del Regime forfettario anche se nel 2019 non utilizzerà più tale Regime.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Buongiorno,
quello che non ho capito è: se sono socio al 50% di una SRLS composta da 2 soci (entrambi quindi al 50%) e quindi non detengo il controllo, e apro una PIVA con attività affine alla PIVA della SRLS, sono escluso dal regime forfettario?
Grazie
Buongiorno Stefano,
Con il possesso del 50% della srl, verrebbe a mancare il “controllo” della società (50%+1) e, pertanto, non si rientrerebbe nella causa di esclusione per coloro che partecipano a srl, potendo applicare il Regime forfettario.
Per avere un’interpretazione ufficiale del concetto di “controllo” si deve attendere la circolare dell’Agenzia delle Entrate.
Fino ad allora, non potrà ricevere una risposta definitiva alla sua domanda.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Buongiorno, dall’articolo sembrerebbe che non solo con il 50%+1 ma anche solo con il 50% si verificherebbe una causa di esclusione: è corretto? Si tratta delle conseguenze delle tardive circolari dell’AdE?
Buonasera Matteo,
L’interpretazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate fornita con la circolare n.9 del 10/04/2019 in merito alla causa di esclusione d) ha chiarito quanto segue:
“Pertanto, ad esempio, la causa ostativa opererà nel caso di partecipazione da parte di un contribuente che applichi il regime forfetario al 50 per cento in una società a responsabilità limitata perché risulta integrato il numero 2) del primo comma del citato articolo 2359 del codice civile.”
Quindi se si ha il 50% delle quote di una srl e se risulta al contempo presente anche la riconducibilità dell’attività svolta si rientra nella causa di esclusione.
La ringraziamo e le auguriamo una buona serata.
Grazie ancora una volta.
A questo punto con il 49% non dovrebbero esserci incompatibilità o sbaglio? Mi rendo che che la domanda sembra avere risposta scontata, ma a distanza di 4 mesi dall’approvazione della legge ho sempre il timore di qualche “news” tramite circolare…
Buongiorno Matteo,
Se si ha il 49% delle quote e nessun familiare possiede altre percentuali, non si ha il controllo della SRL e, quindi, la causa di esclusione non opererà.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Salve,
complimenti per l’articolo.
Secondo il vostro parere i chiarimenti della circolare AdE sulle clausole ostative per il regime forfettario e le quote di Srl riguarderebbero anche quelle in regime di trasparenza?
Buongiorno Giuseppe,
Sono comprese nella causa di esclusione anche le quote di SRL in Regime di trasparenza, non viene più fatta nessuna distinzione a riguardo.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Gentile redazione di FlexTax, non mi è chiaro se, alla determinazione dei ricavi e compensi per l’accesso al regime forfetario concorrono anche i redditi di capitale. Nel mio caso specifico: possiedo 1/3 delle quote di una SRL, a cui fatturo occasonalmente, ma da cui ricevo anche dividendi: è corretto considerare i compensi fatturati alla SRL tra i ricavi che devono rispettare il limite dei 6500€, ma NON i dividendi?
Grazie
Milena
Buongiorno Milena,
I dividendi percepiti dalla SRL non concorrono alla formazione del limite dei ricavi di 65.000 euro.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Mi aggancio a questa risposta per un altro dubbio. Nel caso di un socio (maggioritario) di SRL, che è amministratore ma non riceve compenso (quindi riceve solo i dividendi e NON fattura alla SRL), sussistendo la riconducibilità ATECO, si ha causa ostativa per il forfettario? Pensavo di si, ma la circolare mi ha messo dei dubbi.
Buongiorno Matteo,
Se lei possiede oltre il 50% della SRL e effettua attività economica riconducibile a quella della società ma NON fattura nei confronti della SRL con la sua Partita Iva individuale non rientra nella causa di esclusione d).
Invece, il fatto che lei sia amministratore della società, ed essa è quindi considerata un suo “datore di lavoro” potrebbe farla rientrare nella causa di esclusione d-bis) ma, come ci ha indicato, dato che lei NON fattura in prevalenza alla SRL, non rientra neanche in tale causa di esclusione.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Grazie, puntuali come sempre.
Ribaltando e riassumendo: dalla circolare si può dedurre che, NON fatturando alla propria SRL si escudono sempre cause ostative?
La cosa è interessante, ancje considerando la recente (2018) sentenza della Cassazione che ammette la possibilità di amministratore senza compenso.
Buongiorno Matteo,
Le confermiamo che se non si rientra né nella causa di esclusione d né nella d-bis nel caso in cui NON si fatturi alla SRL.
La ringraziamo e le auguriamo una buona domenica.
Se mio fratello ha una Srl società d’ingegneria di cui possiede il controllo e le quote, magari assieme ad altri.
Io che non ho quote in alcuna società posso applicare il regime forfettario come ingegnere o si potrebbe configurare il controllo indiretto della società di mio fratello?
Buon pomeriggio Carmelo,
Sulla causa di esclusione da lei menzionata (d), l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che:
“Affinché operi tale causa ostativa è necessaria la compresenza:
1) del controllo diretto o indiretto di società a responsabilità limitata o di associazioni in partecipazione e
2) dell’esercizio da parte delle stesse di attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.
In assenza di una delle predette condizioni, la causa ostativa non opera e il contribuente può applicare o permanere nel regime forfetario”
Pertanto, dall’interpretazione letterale, risulterebbe che lei avrebbe comunque il controllo indiretto della srl controllata da suo fratello anche non partecipando alla società stessa.
Quindi, dato che lei svolge attività economica riconducibile a quella della SRL controllata da suo cugino, nel caso in cui fatturasse nei confronti della SRL potrebbe rientrare nella causa di esclusione e non poter permanere nel Regime forfettario nel 2020.
La fattispecie da lei presentata non è ancora stata risolta in modo ufficiale dall’Agenzia delle Entrate, pertanto, stiamo consigliando a tutti coloro nella stessa sua situazione di presentare un interpello all’Agenzia delle Entrate così da poter avere una risposta ufficiale.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
Quindi se io ho il 35% di una società d’ingegneria, mio suocero il 49 e mio cognato il 16, ed io sono ingegnere col forfettario.
Sicuramente, secondo i chiarimenti dell’ADE avrò il controllo indiretto.
Pertanto:
SE CEDO LE QUOTE ENTRO IL 2019:
1. posso in questo anno fatturare alla srl senza problemi o mi vedrò escluso l’accesso al forfettario nel 2020 (o già nel 2019?).
2. L’anno prossimo potrò fatturare alla srl o essendo essa di mio suocero e di mio cognato mi potranno contestare il controllo indiretto
SE NON CEDO LE QUOTE
1. posso in questo anno fatturare alla srl o potrò avere già problemi per il 2019?
2. Se non fatturo alla SRL (magari vengo assunto come dipendente), posso continuare nella mia situazione a mantenere le quote anche per gli anni a venire senza rinunciare al forfettario? in modo da fare la professione di ingegnere col forfettario, il dipendente con la srl ed il socio di capitali puro con la srl?
3. Il non fatturare alla SRL è quindi condizione che da sola permette di mantenere le quote senza uscire dal forfettario?
Grazie mille per i Vs. chiarimenti
Buongiorno Carmelo,
Risponderemo per punti alle sue domande.
SE CEDO LE QUOTE ENTRO IL 2019:
1. posso in questo anno fatturare alla srl senza problemi o mi vedrò escluso l’accesso al forfettario nel 2020 (o già nel 2019?).
2. L’anno prossimo potrò fatturare alla srl o essendo essa di mio suocero e di mio cognato mi potranno contestare il controllo indiretto
Anche se lei cede le quote, continuerà comunque ad avere in controllo indiretto della srl.
Pertanto, nel 2019 lei può tranquillamente applicare il Regime forfettario ma se a fine di tale anno risulterà che lei ha fatturato alla srl, nel 2020 non potrà più applicare detto Regime.
Le facciamo presente che non saranno rilevanti al fine della verifica della causa di esclusione le operazioni effettuate nei confronti della SRL fino al 10 Aprile, data nella quale è stata pubblicata la Circolare Interpretativa dell’Agenzia delle Entrate.
SE NON CEDO LE QUOTE
1. posso in questo anno fatturare alla srl o potrò avere già problemi per il 2019?
Per i redditi percepiti nel 2019 potrà applicare il Regime forfettario e anche se rientra nell’esclusione sarà escluso dal forfettario nel 2020.
2. Se non fatturo alla SRL (magari vengo assunto come dipendente), posso continuare nella mia situazione a mantenere le quote anche per gli anni a venire senza rinunciare al forfettario? in modo da fare la professione di ingegnere col forfettario, il dipendente con la srl ed il socio di capitali puro con la srl?
Se non fatturerà alla SRL (anche se sarà dipendente della stessa) non rientrerà nella causa di esclusione e potrà applicare il Regime forfettario.
3. Il non fatturare alla SRL è quindi condizione che da sola permette di mantenere le quote senza uscire dal forfettario?
Esatto!
Speriamo di averla aiutata e le auguriamo una buona giornata.
può una srl con socio unico passare al regime forfettario?
Buongiorno Ruggiero,
Il Regime forfettario è un Regime fiscale che non può essere applicato dalle società ma solo dalle Partite Iva individuali.
Pertanto, lei con la sua srl non potrà adottare il suddetto Regime.
La ringraziamo comunque per averci contattato e le auguriamo una buona giornata.
Buongiorno , complimenti per l’eccellente articolo. Quindi, se io sono architetto libero professionista Inarcassa e avro’ una partecipazione del 40% nella srl di mia moglie che e’ aprira’ un ristorante a gennaio, anche per il 2020 potro’ permanere nel regime forfettario, corretto?
Buongiorno Riccardo,
Siamo contenti che abbia trovato utile il nostro articolo.
Lei possiede il 40% della Srl e le quote rimanenti sono possedute da sua moglie. Pertanto lei ha il controllo indiretto della società.
L’attività da lei svolta non risulta riconducibile a quella della srl, in quanto l’attività di architettura rientra nella sezione M mentre quella di ristorazione nella sezione H.
Per questi motivi lei non rientra nella causa di esclusione presentata in questo articolo e può permanere nel forfettario anche nel 2020 (fermo restando le altre condizioni).
Il nostro consiglio è però sempre quello di fare attenzione a fatturare alla Srl di cui si ha il controllo (anche per attività diversa) perchè l’Agenzia delle Entrate potrebbe comunque rilevare la volontà di eludere le tasse trasferendo ricavi della srl alla propria partita Iva individuale per sfruttare il vantaggio fiscale.
Speriamo di averla aiutata e le auguriamo una buona Domenica.
Buonasera,
volevo essere sicuro di aver interpretato bene la possibilità di aderire al Regime Forfettario.
Siamo una Società di ingegneria costituita da due soci coniugi di quota pari al 50% di cui io sono il rappresentante legale nonché Direttore Tecnico mentre l’altro socio al 50% (mia moglie) è Direttore Tecnico anche Lei.
Codice Ateco società 711210 Sezione M
Codice Ateco “Socio Rappresentante Legale” 74204 (711250) Sezione M
Codice Ateco “secondo Socio” 7111100 Sezione M
Entrambi i soci Fatturano alla società
Se il ”Secondo Socio” mi vende le sue quote entro il 2019 portando la sua proprietà ad una percentuale inferiore al 50%, può aderire per l’anno 2020 al Regime Forfettario?
Oppure quali potrebbero essere le condizioni affinchè questo possa avvenire?
Che venga assunta dalla società pur mantenendo una percentuale di quote, fatturando dal 2020 solo a soggetti esterni alla società?
Buongiorno Fabio,
Supponiamo che la società in questione sia una S.r.l.
Le riportiamo parte del testo della circolare n.9/E del 10 aprile 2019 dell’Agenzia delle Entrate con le due cause ostative da prendere in considerazione per analizzare la sua situazione:
Lettera d: “prevede che non possono avvalersi del regime forfetario gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone, ad associazioni a imprese familiari di cui all’articolo 5 del TUIR, ovvero che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.”
Lei ha sia il controllo diretto della società avendo il 50% delle quote, sia quello indiretto, in quanto l’altro 50% è in capo a sua moglie.
Entrambi esercitate attività economiche riconducibili, in quanto i Codici Ateco adottati dalle Partite Iva individuali e dalla società appartengono alla stessa sezione.
Pertanto, rientrate nella causa ostativa analizzata per l’applicazione del Regime Forfettario per la vostra Partita Iva individuale.
Anche se il “secondo socio”, quindi sua moglie, le cedesse parte delle quote, la situazione non cambierebbe, in quanto sia lei che sua moglie avreste il controllo diretto e indiretto (in quanto parenti) della società e fatturereste per attività economiche riconducibili.
Se sua moglie, pur mantenendo la percentuale di quote ma senza necessità di assunzione da parte della società, fatturerà nel 2020 a soggetti esterni alla suddetta società, potrà applicare il Regime Forfettario per la sua Partita Iva.
Speriamo di averla aiutata,
La ringraziamo e le auguriamo buona giornata.
Buongiorno,
sono un ingegnere libero professionista con P.IVA in regime forfettario in codice ATECO 71.12.10 (attività degli studi di ingegneria) e sono socio di una spin-off universitaria s.r.l. avente codice ATECO 72.19.09 (ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle altre scienze naturali e dell’ingegneria) di cui possiedo il 23% delle quote. La spin-off si occuperà prettamente di ricerca applicata. Posso incorrere nei casi di esclusione dal regime forfettario? Dovendo percepire un compenso è indifferente se con fattura o come dipendente?
Grazie anticipatamente.
Buongiorno Claudio,
Per analizzare la sua situazione, le riportiamo parte del testo della circolare n.9/E del 10 aprile 2019 dell’Agenzia delle Entrate:
Lettera d: “prevede che non possono avvalersi del regime forfetario gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone, ad associazioni a imprese familiari di cui all’articolo 5 del TUIR, ovvero che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.”
Lettera d-bis): “prevede che non possono avvalersi del regime forfetario le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro”
Analizziamo ora il primo punto, la lettera d.
Lei non ha il controllo diretto della Srl avendo il 23% delle quote. Se le restanti quote appartengono però ad un suo parente, familiare o affine, avrebbe il controllo indiretto della società.
Per verificare se l’attività della Srl e della sua Partita Iva sono attività economiche direttamente riconducibili, i rispettivi Codici Ateco devono appartenere alla stessa sezione:
– il Codice Ateco 71.12.10 della sua Partita Iva: sezione M
– il Codice Ateco 72.19.09 della Srl: sezione M
Le due attività appartengono alla stessa sezione, pertanto sono economicamente riconducibili.
Nel momento in cui lei non avesse il controllo indiretto della società, non incorrerebbe nella causa ostativa analizzata.
Analizziamo ora il secondo punto, la lettera d-bis.
Se lei riceve importi dalla Srl come dipendente o come compensi per l’attività di amministratore, la Srl sarebbe considerata come suo “datore di lavoro” e, pertanto, potrà applicare il Regime Forfettario se non fattura per più del 50% con la sua Partita Iva alla Srl.
Se lei non è dipendente della Srl ma fattura alla stessa, la causa di esclusione che può operare è solamente la lettera d. Come detto in precedenza, se lei non ha il controllo della società (nè diretto nè indiretto) non rientra nell’esclusione.
Speriamo di averla aiutata,
La ringraziamo e le auguriamo buona giornata.
Buongiorno, sono ingegnere ed intendo aprire una Srl di ingegneria di cui sarò socio e amministratore unico.
Dal 2020 intendo fatturare ai clienti fino ad arrivare alle soglia di € 65.000 e poi fatturerei con la P.IVA della SRL ad altri clienti (quindi non fatturerei mai alla società!).
Ritiene che questo comportamento sia pericoloso?!
Buongiorno Cristian,
La causa di esclusione d della Legge di Bilancio 2019, afferma che si venga esclusi dal forfettario qualora contemporaneamente:
Lei ci ha indicato che non fattura alla Srl, pertanto non rientra nell’esclusione e può applicare il Regime forfettario.
La ringraziamo e le auguriamo una buona giornata.
salve, io sono amministratore unico di una srls , ced cod. ateco 631111 (categoria J), può mia moglie libera professionista codice ateco 692030 ( Categoria M), puo rientrare nel regime forfettario? e se si anche se dovesse fatturare alla Srls come prestazioni di libera professione?
grazie e complimenti per l’articolo
Buongiorno Clant,
La causa di esclusione da lei citata, opera se si verificano contemporaneamente:
Sua moglie, essendo lei l’amministratore unico della SRL, controlla indirettamente la società ma l’attività da lei svolta (sezione M) è diversa da quella svolta dalla società (sezione J), pertanto non si configurano come attività riconducibili.
In sintesi, a livello formale, se sua moglie fattura alla SRL la causa di esclusione non opera.
Le consigliamo comunque di valutare con attenzione la sua situazione in quanto l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che il Codice Ateco preso in considerazione non è quello dichiarato ma quello relativo all’attività di fatto svolta.
Speriamo di averla aiutata e le auguriamo una buona Domenica.
Buongiorno,
sono un ingegnere informatico libero professionista iscritto all’Albo degli Ingegneri ed Inarcassa, con P.IVA attualmente in regime forfettario con codice ATECO 71.12.10 (Attività degli studi di ingegneria). Contemporaneamente sono socio al 42% di una srl a cui fatturo per il 90% del totale del mio volume di affari ed avente codice ATECO 62.01.00 (Produzione di software non connesso all’edizione), quindi appartenente a una sezione diversa dal mio. Posso permanere nel regime agevolato anche per il 2020?
Grazie
Buon pomeriggio Marco,
Per controllare di non ricadere nella causa di esclusione in esame, non si deve contemporaneamente:
– avere il controllo diretto o indiretto della società
– non fatturare per attività economiche riconducibili
Avendo lei il 42% delle quote, non ha il controllo diretto della società.
Se le restanti quote appartengono ad un suo familiare, parente o affine, avrebbe il controllo indiretto della S.r.l.
I due Codici Ateco da lei riportati appartengono a due sezioni diverse:
– Codice Ateco della sua Partita Iva: 71.12.10: sezione M
– Codice Ateco della società: 62.01.00: sezione J
I due Codici Ateco appartengono a sezioni differenti, pertanto lei non fattura per attività economiche riconducibili.
Pertanto, potrà permanere nel Regime Forfettario anche nel 2020, fermo restando il rispetto delle altre condizioni che può leggere qui: Regime Forfettario 2020 nuovi limiti.
Le consigliamo comunque di valutare al meglio la sua situazione in quanto l’Agenzia delle Entrate ha più volte espresso che si riserva la facoltà di effettuare controlli più specifici prendendo in considerazione i Codici Ateco relativi alle attività effettivamente svolte (anche se diverse da quelli indicati formalmente) e sulla presenza del controllo di fatto della società.
Speriamo di averla aiutata,
La ringraziamo e le auguriamo buon pomeriggio.
Buon pomeriggio Elisa e grazie per la risposta. Quindi sulla carta tutto bellissimo ma nella realtà entrambe le cause di esclusione possono essere contestate dall’Agenzia.
A questo punto sarebbe utile e comodo sapere quali sono le condizioni per avere il controllo di fatto della società e secondo quali metodi decidono che il codice ATECO della mia attività non è di fatto quello dichiarato. Ma immagino che questo non lo sapremo mai (o meglio, solo in fase di accertamento) in quanto è un loro obiettivo non dare regole precise e chiare così che uno possa capire in autonomia se rispetta le condizioni o meno.
Un saluto
Buonasera, per il regime forfettario 2020 sono ancora valide le due regole contemporanee per le srl?Nello specifico se si è soci di una srl ma non la si controlla si potrà dunque aderire al regime forfettario del 2020?
Grazie
Buonasera Maurizio,
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La ringraziamo e le auguriamo una buona serata!
Buona sera,
mi rivolgo a voi per avere chiarimenti in merito alla possibilità di aprire una partita IVA in regime fortettario.
Premetto che detengo il 25% delle quote di una srl (codice ATECO F 41.20) mia sorella ne detiene il 25% e mia cugina di primo grado il restante 50%. Inoltre sono amministratore unico di un’ altra srl (codice ATECO D 35.11) di cui detengo il 50% delle quote. Date queste premesse vorrei sapere se posso aprire una partita iva, beneficiando del regime forfettario, il cui codice ATECO sarebbe il seguente: L 68.31.
Ci tengo a precisare che con la suddetta partita IVA non emetterò fatture a carico delle due srl sopracitate.
Grazie.
Buonasera Roberta,
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La ringraziamo e le auguriamo una buona serata!
Buona sera,
mi rivolgo a voi per avere chiarimenti in merito alla possibilità di aprire una partita IVA in regime fortettario.
Premetto che detengo il 25% delle quote di una srl da cui non percepisco compensi (codice ATECO F 41.20) mia sorella ne detiene il 25% e mia cugina di primo grado il restante 50%. Inoltre sono amministratore unico di un’ altra srl (codice ATECO D 35.11) di cui detengo il 50% delle quote. Anche in questo caso non percepisco compensi.
Date queste premesse vorrei sapere se posso aprire una partita iva, beneficiando del regime forfettario, il cui codice ATECO sarebbe il seguente: L 68.31.
Ci tengo a precisare che con la suddetta partita IVA non emetterò fatture a carico delle due srl sopracitate.
Grazie.
Buonasera Alessandra,
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Buongiorno, ho una partita iva come forfettario per attività di servizi vari alle imprese (consulenze marketing e sul personale). Vorrei fare una srl con un altra persona per la stessa attività: io quota di minoranza e amministratore (anche l’altro amministratore). Dalla srl prenderei solo gli utili ed i compensi come amministratore, non ci sarebbero fatture tra la mia pi e l’srl.
Dovrei uscire dal forfettario? Oppure non ho problemi visto che ho una quota di minoranza e posso anche essere amministratore con compenso?
Grazie
Buongiorno Simone,
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Salve,
un dubbio:
titolare di ditta individuale Artigiana in regime forfettario può essere socio al 40% di una srl stesso settore ateco? immagino di si, perchè con il 40% non ne detiene il controllo.
Può però sempre lo stesso titolare di ditta individuale Artigiana in regime forfettario essere l’amministratore, senza alcun compenso, della srl di cui è socio al 40%?
Grazie
Buon pomeriggio Marco,
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La ringraziamo e le auguriamo buon pomeriggio!
Buongiorno sono titolare di partita iva di ingegnere con regime forfettario.
Sono amministratore di una società di servizi alle imprese senza ricevere compenso.
Decade il regime forfettario? Grazie mille
Buongiorno Antonino,
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La ringraziamo e le auguriamo buona giornata!
Buongiorno,
nella soglia dei 65.000€ devono essere ricompresi anche i redditi da capitale, come quelli derivanti da percezione di dividendi (socio di S.r.l.), oppure tali forme di reddito non sono cumulabili a quello generato con partita IVA?
Buon pomeriggio Matteo,
il limite dei 65.000 euro per poter accedere e mantenere il Forfettario per la propria Partita Iva fa riferimento unicamente ai ricavi percepiti in Partita Iva.
Eventuali altri redditi non percepiti in Partita Iva Forfettaria non faranno cumulo per il raggiungimento dei 65.000 euro di ricavi.
Speriamo di averla aiutata.
La ringraziamo e le auguriamo buon pomeriggio!
Buonasera, ripropongo il quesito: una partecipazione non di controllo diretto/indiretto in una srl trasparente, è causa ostativa per il regime forfettario?
Buonasera Lorenzo,
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