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Regime forfettario quando non conviene?
Dal 2015 il Regime forfettario ha preso il posto del vecchio Regime dei minimiRegime fiscale agevolato ormai non più in vigore. Per questo particolare tipo di regime fiscale era prevista solamente un’imposta sostitutiva di aliquota pari al 20% come forma di tassazione. Il regime dei minimi rappresentava un regime fiscale di partita IVA agevolata per quei contribuenti la... Leggi, e negli ultimi 3 anni sono sempre più in crescita i titolari di Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo è oggetto di “armonizzazione” europea, ciò significa che sostanzialmente vi saranno le medesime regole all’interno dei Paesi membri,... Leggi che adottano tale Regime fiscaleIl Regime fiscale rappresenta l’insieme di documenti e comportamenti da tenere, previsti dalla normativa, che garantiscono il rispetto delle regole fiscali. Nell’ordinamento italiano sono presenti un regime ordinario, un regime ordinario leggermente semplificato (riservato alle attività che hanno conseguito ricavi inferiori a 400.000 euro se... Leggi.
Accedere al Regime forfettario, significa poter usufruire di una moltitudine di semplificazioni fiscali e contabili.
Ma la domanda a cui cercheremo di rispondere in questo articolo è: Il Regime forfettario quando non conviene?
Bella domanda!
Regime forfettario quando non conviene: Spese attività
Il meccanismo introdotto con il Regime forfettario ha rivoluzionato il modo con cui vengono calcolate le spese sostenute durante lo svolgimento della propria attività.
Infatti se negli altri Regimi fiscali le spese sostenute vengono calcolate sommando tutti i costi ponderati in base alle norme, nel Regime forfettario le spese sono rappresentate da una quota percentuale fissa, prevista per ogni singola tipologia di attività.

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Se prendiamo ad esempio l’attività di grafico di Giulia e il suo Codice ATECOIl codice ATECO è un codice alfanumerico assegnato nel momento in cui si apre una Partita Iva ed è specifico per la tipologia di attività che si andrà a svolgere. Tale codice è fondamentale per la determinazione delle tasse da versare in quanto comporta differenti... Leggi, notiamo che il coefficiente di redditività previsto per tale attività è del 78%.
Per sapere qual è il tuo Codice ATECO consulta sito dell’Istat.
Cosa significa?
Significa che se un grafico fattura in un anno 10.000 euro:
- 7.800 euro rappresenteranno il Reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti. E' sul reddito imponibile così ottenuto che si calcolano l'imposta sostitutiva e i contributi... Leggi:
- 2.200 euro rappresentano le spese, calcolate in modo forfettario.
Come puoi notare, questo meccanismo risulta conveniente solamente nel caso in cui Giulia ha sostenuto durante l’anno spese minori/uguali a 2.200 euro. Nel caso in cui il grafico abbia speso più di 2.200 euro, la parte eccedente non potrebbe essere sottratta per il calcolo del reddito imponibile e quindi Giulia pagherebbe imposta e contributi anche sulla sua parte di spese eccedenti a quelle forfettarie.
Regime forfettario quando non conviene: situazione personale
La seconda variabile da prendere in considerazione quando si intende esaminare la convenienza del Regime forfettario è la propria condizione familiare, ovvero bisogna considerare:
- Il mio reddito è l’unica somma entrante del mio nucleo familiare?
- Ho dei figli a carico?
- Avrei altre spese importanti da dedurre/detrarre al mio fatturato?
Dalla risposta a queste domande dipenderà anche la convenienza o meno dell’applicazione del Regime forfettario.
Infatti, nel caso in cui Giulia abbia un marito senza reddito e due figli a carico, nel caso in cui applicasse il Regime forfettario, non potrebbe usufruire delle deduzioni/detrazioni a lei dedicate per i figli a carico.
Se il marito di Giulia, invece, avesse un reddito soggetto a IrpefL’imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, il presupposto che fa sorgere l’obbligazione tributaria è rappresentato dalla percezione di una delle 6 categorie di reddito elencate all’interno del TUIR: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo, redditi di impresa, redditi... Leggi, anche se lei adottasse il forfettario, le deduzioni/detrazioni per carichi famigliari sarebbero applicate al 100% al reddito del marito con Regime diverso da quello forfettario.
Insomma, la convenienza del Regime forfettario va valutata caso per caso, prendendo in considerazione l’ammontare delle spese effettivamente sostenute durante lo svolgimento dell’attività, sia la situazione familiare complessiva del soggetto e verificare se il vantaggio derivante dall’applicazione dell’aliquota di imposta sostitutiva non venga vanificato dalla perdita della possibilità di dedurre/detrarre altre tipologie di spese dal reddito.
4 commenti su “Regime forfettario quando non conviene?”
Buonasera,
ho lavorato per 4 anni, fino allo scorso anno, come medico di continuità assistenziale (non era richiesta partita IVA) presso una Asl della mia regione. La Asl rilasciava mensilmente il cedolino e annualmente il CUD, pur non beneficiando di malattia ferie o tfr.(perché i medici di continuità assistenziale non sono dipendenti!). Mi sono licenziato a Ottobre 2021.
Quest’anno la stessa regione mi ha dato incarico, nella stessa Asl, per aprire un ambulatorio di medicina generale. Dovendo aprire la mia prima partita IVA, il commercialista non sa dirmi se posso beneficiare del regime forfettario,dal momento che ho già lavorato per la stessa Asl, la qual cosa potrebbe essere intesa come truffa nei confronti dell’agenzia delle entrate. Sapreste dirmi se posso o no utilizzare il regime forfettario, considerando che probabilmente non avrò guadagni elevati all’inizio?
Grazie
Buongiorno Marco,
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La ringraziamo e le auguriamo buona giornata!
Buonasera,
mi chiamo Silvio e sono un lavoratore autonomo (regime forfettario al 15%)
Nel 2019, le mie entrate sono state di 16.000 mila euro circa.
Pago un mutuo mensile di 545 euro ….la mia domanda è: posso metterlo in detrazione?
Grazie…
Buonasera Silvio,
il Regime Forfettario non prevede la possibilità di portare realmente in detrazione spese/costi sostenuti, in quanto viene riconosciuta semplicemente una spesa forfettaria in base al coefficiente di redditività associato al Codice Ateco adottato.
Se ha altri redditi oltre a quelli in Partita Iva, come per esempio lavoro dipendente, potrà portare in detrazione/deduzione le varie spese da questi ultimi redditi, fino a capienza.
Speriamo di averla aiutata.
La ringraziamo e le auguriamo buona serata!