Regime forfettario per parrucchieri

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Parrucchieri in Regime forfettario

Sei un parrucchiere e stai pensando di adottare il Regime forfettario per la tua Partita Iva?
Questo Regime può riservarti numerosi vantaggi, sia a livello contabile che fiscale.
In questo articolo andiamo ad analizzare gli aspetti caratteristici del Regime forfettario per parrucchieri, proprio per fornirti un quadro completo ed esaustivo.

Regime forfettario: chi può accedere?

Se hai deciso o stai valutando di adottare il Regime forfettario per parrucchieri, dovrai rispettare il primo requisito fondamentale: nell’anno precedente, non devi aver superato 85.000 euro di ricavi con la tua attività in Partita Iva.
Per adottare il forfettario, dovrai assicurarti inoltre di non rientrare in alcuni casi specifici. Sarai infatti escluso dal forfettario se:

  • Hai percepito (o percepisci) redditi da lavoro dipendente e con la tua Partita Iva fatturi prevalentemente (più del 50% dei tuoi ricavi) nei confronti di un soggetto che è stato tuo datore di lavoro nei due anni precedenti.
  • Contemporaneamente all’attività con Partita Iva forfettaria partecipi a società di persone, ad associazioni, a imprese familiari.
  • Partecipi a società a S.r.l. o associazioni in partecipazione che esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa.
  • La tua attività è soggetta ad un Regime speciale Iva (per esempio per le attività di pesca, agricoltura, vendita di tabacco, agenzie di viaggio, ecc.);
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  • Non risiedi in Italia, a meno che tu non risieda in uno degli Stati Membri dell’Unione Europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo spazio economico europeo, e che comunque produci almeno il 75% del reddito dell’attività nel territorio italiano;
  • La tua attività riguarda cessione di fabbricati, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto nuovi;
  • Nell’anno precedente hai percepito reddito da dipendente o assimilato (ad esempio la pensione) superiore a 30.000 euro;
  • Nell’anno precedente hai sostenuto spese per collaboratori o dipendenti superiori a 20.000 euro.

Se rispetti il requisito di accesso dei 85.000 euro di ricavi e non rientri in nessuna delle cause di esclusione sopra citate, allora potrai applicare il Regime forfettario alla tua attività di parrucchiere.

Codice Ateco per parrucchieri

Dopo aver aperto la tua Partita Iva come parrucchiere, dovrai scegliere il Codice Ateco, la sequenza alfanumerica diversa per ogni tipologia di attività.
Il Codice Ateco per i parrucchieri è il seguente:

96.02.01 – Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere, adatto per lo svolgimento delle seguenti attività:

  • Servizi di barbiere, parrucchiere;
  • Attività di lavatura, taglio, messa in piega, tintura, ondulatura, lisciatura e simili trattamenti dei capelli per uomini e donne.

È molto importante scegliere il corretto Codice Ateco, perché è da questo che deriva il proprio coefficiente di redditività, fondamentale per il calcolo del reddito imponibile, su cui si calcolano poi imposta e contributi che dovrai versare.
Il coefficiente di redditività per i parrucchieri prevede l’aliquota del 67%. Questo significa che il 67% dei tuoi ricavi viene tassato, mentre il restante 33% no.

Tassazione per parrucchieri

Se decidi di adottare il Regime forfettario per la tua Partita Iva come parrucchiere, dovrai versare:

L’imposta sostitutiva ha un’aliquota del 15% (tranne in alcuni casi nei quali puoi accedere alla riduzione del 5% per i primi 5 anni di attività).
L’imposta la applichi al reddito imponibile, cioè al risultato che ottieni applicando i ricavi il tuo coefficiente di redditività (ricavi x coefficiente di redditività al 67%).
Essendo tu un parrucchiere ed annoverato quindi come Artigiano, dovrai iscriverti alla Camera di Commercio (alla quale verserai ogni anno il diritto camerale, di circa 50 euro) e alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, alla quale verserai i contributi obbligatori.
Per il reddito che va da zero a 17.504 euro (il cosiddetto “reddito minimale“) sarai tenuto a versare i contributi fissi per un importo di 4.208,40 euro, indipendentemente dai ricavi che consegui alla fine dell’anno.

Quindi anche se dovessi avere reddito zero, verseresti la contribuzione fissa.

Sulla parte di reddito che eccede la soglia dei 17.504 euro verrà applicata un’aliquota contributiva del 24%.

Ricorda che facendo parte della Gestione Artigiani e Commercianti, potrai richiedere la riduzione del 35% dei contributi, collegandoti direttamente al sito dell’Inps ed inviando il modulo per via telematica.

Regime forfettario: esempio di tassazione

Ti riportiamo qui di seguito un esempio di tassazione alla quale sarai soggetto come parrucchiere con Partita Iva in forfettario.
N.B.: nell’esempio si suppone che non si abbiano i requisiti per accedere alla riduzione del 5% dell’imposta sostitutiva che non sia fatta richiesta della riduzione del 35% dei contributi Inps.

Ricavi: 30.000 euro
Coefficiente di redditività: 67%
Reddito imponibile: 20.100 euro (30.000 x 67%)
Imposta sostitutiva: 3.015 euro (20.100 x 15%)
Contributi fissi: 4.208,40 euro
Contributi eccedenti il minimale: 623,04 euro (20.100 – 17.504 x 24%)

Quindi, se come parrucchiere hai ricavato 30.000 euro in un anno di attività, sarai tenuto a versare tra imposta (3.015 euro) e contributi (4.208,40 + 623,04 euro) un totale di 7.846,44 euro.

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