Regime Forfettario per Installatore di Impianti Fotovoltaici

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Se sei un addetto all’installazione di impianti fotovoltaici e hai intenzione di svolgere tale attività in modo autonomo, questo articolo fa al tuo caso!

Ti farà piacere sapere che potrai adottare il Regime Forfettario per svolgere l’attività di installatore fotovoltaico, fermo restando alcuni punti fondamentali che ti spieghiamo di seguito.

Il Forfettario è il regime fiscale attualmente più agevolato nel nostro Paese, in quanto:

  • non è soggetto all’applicazione dell’IRPEF a scaglioni e di addizionali regionali e comunali, ma prevede il versamento di un’unica imposta, detta sostitutiva;
  • non è prevista l’applicazione dell’Iva in fattura, ma dovrai semplicemente inserire la marca da bollo del valore di 2 euro per le tue fatture con importi superiori a 77,47 euro.

Per poter adottare il Forfettario per la tua Partita Iva, dovrai sincerarti di rispettare tutti i requisiti richiesti. Potrai controllare se ne sei in possesso visionando il nostro articolo dedicato:

Limiti Regime Forfettario

Se rispetterai tutti i requisiti, potrai adottare il Forfettario e beneficiare delle sue agevolazioni fiscali, tra le quali:

Regime Forfettario per Installatore di Impianti Fotovoltaici: Codice Ateco e coefficiente di redditività

Come prima cosa, nel momento in cui decidi di aprire la tua Partita Iva da installatore di impianti fotovoltaici, dovrai identificare il codice Ateco che descrive meglio l’attività che vorrai svolgere.

Il codice Ateco dedicato, in questo caso, è il seguente:

  • 43.21.01Installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione (inclusa manutenzione e riparazione)

che include:

– installazione di impianti elettrici in tutti i tipi di edifici e nelle strutture di genio civile: cablaggio e connessioni elettriche, impianti di illuminazione;

– installazione di impianti di collegamento di elettrodomestici e apparecchi elettrici;

– installazione di impianti fotovoltaici.

Come abbiamo accennato, il regime Forfettario prevede la determinazione del reddito imponibile, ovvero la base sulla quale verranno calcolati imposta e contributi, non in modo analitico (ovvero ricavi – costi sostenuti), ma applicando il coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti.

Il coefficiente di redditività è una percentuale associata ad ogni codice Ateco, con il quale è possibile determinare la tua base imponibile. La restante parte dei tuoi ricavi verrà considerata come “spesa forfettaria” e non sarà pertanto tassata.

Infatti, adottando il Forfettario non vi è la possibilità di portare in deduzione o detrazione alcun costo sostenuto per svolgere l’attività.

In questo caso il coefficiente di redditività associato è dell’ 86%, quindi:

  • l’86% dei tuoi ricavi formerà la tua base imponibile;
  • il 14% dei tuoi ricavi ti sarà riconosciuto come spesa forfettaria, e non verrà tassato.

Imposta sostitutiva e contributi previdenziali

Come già anticipato, oltre ai contributi dovrai versare l’imposta sostitutiva, che sostituisce appunto tutte le altre tasse previste negli altri regimi fiscali.

Di norma, l’aliquota dell’imposta sostitutiva è del 15%, ma può essere ridotta al 5% per il primo quinquennio di attività se saranno rispettate le seguenti condizioni:

  • non dovrai aver svolto attività d’impresa nei 3 anni precedenti all’apertura di questa Partita Iva;
  • l’attività svolta in Partita Iva non deve configurarsi come una mera prosecuzione, ovvero non dovrai aver svolto in precedenza (sia come dipendente sia come lavoratore autonomo) la stessa attività per la quale stai aprendo Partita Iva;
  • nel caso in cui subentri ad un’attività precedentemente avviata da terzi, questa deve essere in linea con i requisiti richiesti per adottare il Forfettario.

Essendo l’attività di installatore di impianti fotovoltaici di carattere artigianale, dovrai iscriverti in Camera di Commercio e come artigiano verserai i contributi secondo questo schema di reddito:

  • per il reddito compreso tra 0 euro e 17.504 euro, verserai contributi fissi di circa 4.200 euro;
  • superato il reddito minimale di 17.504 euro, oltre ai contributi fissi, li verserai anche in percentuale del 24% sull’eccedenza.

Adottando il Forfettario e versando i contributi alla Gestione Artigiani Inps, potrai richiedere la riduzione del 35% per il versamento dei contributi, la cui agevolazione si applica sia ai fissi sia ai contributi in percentuale.

Come artigiano, dovrai ancora versare:

  • il diritto camerale annuale;
  • il premio Inail.

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Se hai piacere di aprire la tua Partita Iva in questo campo ma hai ancora dei dubbi, potrai richiedere assistenza fiscale gratuita ai nostri professionisti, aprendo un ticket dalla tua area riservata: saremo lieti di fornirti assistenza in merito!

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