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Estetiste in Regime Forfettario
Se sei un’estetista e hai deciso di lavorare in autonomia, la prima cosa che dovrai fare, subito dopo aver ottenuto la qualifica, è aprire la tua Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo è oggetto di “armonizzazione” europea, ciò significa che sostanzialmente vi saranno le medesime regole all’interno dei Paesi membri,... Leggi.
Attraverso questo articolo ti spiegheremo tutto ciò che devi sapere se vuoi adottare il Regime Forfettario per estetiste.
Questo Regime riserva numerosi vantaggi ai soggetti che decidono di avvalersene, ma devi rispettare alcune condizioni precise, che andremo subito ad analizzare.
Chi può accedere al Forfettario?
Se come estetista stai pensando di adottare il Regime forfettario, dovrai per prima cosa rispettare il limite di accesso.
Infatti non devi aver superato i 65.000 euro di ricavi con la tua Partita Iva.
Inoltre, esistono altre condizioni da rispettare.
Qualora non ne rispettassi anche solo una non potrai accedere al Regime Forfettario.

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Codice Ateco per estetiste
Ogni titolare di Partita Iva, nel momento in cui la apre, si troverà a scegliere il proprio Codice Ateco.
Questo Codice è una combinazione di 6 numeri che qualifica la tua attività proprio in base alla sua tipologia. Per te che sei un’estetista, i Codici Ateco che identificano la tua attività sono i seguenti:
- 96.02.02 – Servizi degli istituti di bellezza, se svolgi servizi di estetista o trattamenti al viso e di bellezza, trucco, ecc.
- 96.02.03 – Servizi di manicure e pedicure.
Il Codice Ateco ha un’importanza fondamentale, in quanto a ciascun Codice corrisponde un coefficiente di redditività: è da questo infatti che si ottiene il reddito imponibile su cui andrai a versare le tasse.
Il coefficiente di redditività per te che sei estetista ha l’aliquota del 67%.
Regime forfettario: tassazione
Come estetista con Partita Iva in forfettario, sarai tenuta a versare:
- L’imposta sostitutiva all’Agenzia delle Entrate.
- I contributi previdenziali obbligatori.
- Il diritto camerale annuale della Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio gestisce e detiene il Registro delle Imprese, ovvero l’elenco al quale sono obbligate ad iscriversi tutte le imprese.... Leggi.
L’imposta sostitutiva è del 15%, ma questa aliquota può scendere al 5% per i primi 5 anni di attività, se si rispettano alcune condizioni.
Questa aliquota si applica al reddito imponibile (ricavi per coefficiente di redditività del 67%).
Essendo tu un’estetista e qualificata perciò come Artigiana, dovrai iscriverti alla Camera di Commercio (pagando il diritto camerale, circa 50 euro all’anno) e alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, alla quale dovrai versare i tuoi contributi previdenziali obbligatori.
Come estetista Artigiana, sarai tenuta a versare contributi fissi obbligatori, secondo due fasce di reddito:
- Se il tuo reddito va da 0 a 15.953 euro, dovrai versare un contributo fisso di 3.836,16 euro all’anno;
- Se il tuo reddito va dai 15.953 euro in su, oltre ai contributi fissi, dovrai versare anche quelli sul reddito eccedente, calcolandoli con l’aliquota del 24%.
Facendo parte della Gestione Artigiani e Commercianti, potrai inoltre richiedere la riduzione del 35% dei contributi Inps, tenendo presente però che se non versi almeno 3.836,16 (importo dei contributi fissi) ti verranno ridotte le settimane accreditate ai fini pensionistici.
Regime forfettario: Esempio di tassazione
Ti riportiamo qui di seguito un esempio dell’imposta e dei contributi che dovrai versare, supponendo che tu abbia ricavato da un anno di attività in forfettario 40.000 euro.
RicaviCorrispettivi per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa. Leggi: 40.000 euro
Coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice ATECO, ha un coefficiente di redditività differente. Per esempio, per coloro che svolgono attività professionali è del 78%,... Leggi: 67%
Reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti. E' sul reddito imponibile così ottenuto che si calcolano l'imposta sostitutiva e i contributi... Leggi: 26.800 euro (40.000 x 67%)
Imposta sostitutivaImposta prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5% per le startup e un’aliquota del 15% per le imprese di non recente creazione. Tale imposta sostituisce l’imposta... Leggi: 4.020 euro (26.800 x 15%)
ContributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono prelievi coattivi di ricchezza (prelevati dallo Stato o dalla Pubblica Amministrazione in forza della loro potestà impositiva). Essi... Leggi fissi: 3.836,16 euro
Contributi eccedenti il minimale: 2.602,28 euro (26.800 – 15.953 x 24%)
N.B.: nell’esempio, per semplicità, si suppone che non si siano versati i contributi obbligatori nell’anno e che non ci siano le condizioni per richiedere né la riduzione del 35% dei contributi, né dell’imposta sostitutiva al 5%.
Riassumendo: se sei un’estetista e decidi di adottare per la tua Partita Iva il Regime forfettario, a 40.000 euro di ricavi corrisponde un totale di 10.458,44 euro tra imposta (4.020 euro) e contributi (3.836,16 + 2.602,28 euro).