Regime Forfettario per Disegnatori Tecnici

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Se sei un disegnatore tecnico e hai deciso di lavorare in autonomia, la prima cosa che dovrai fare è procedere all’apertura della tua Partita Iva.

Attraverso questo articolo ti spiegheremo tutto ciò che devi sapere se vuoi adottare il Regime Forfettario per disegnatori tecnici.

Questo Regime, considerato agevolato, riserva infatti numerosi vantaggi ai soggetti che decidono di avvalersene, ma è necessario rispettare alcune condizioni precise, che andremo subito ad analizzare.

Chi può accedere al Regime Forfettario per disegnatori tecnici

Se come disegnatore tecnico stai pensando di adottare il Regime forfettario, dovrai per prima cosa rispettare il limite di accesso, ovvero non devi aver superato gli 85.000 euro di ricavi con la tua Partita Iva nell’anno precedente.

Inoltre, esistono altre condizioni da rispettare e qualora non ne rispettassi anche solo uno, non potrai accedere a tale Regime fiscale.

Codice Ateco per disegnatori tecnici

Ogni titolare di Partita Iva, nel momento in cui la apre, si troverà a scegliere il proprio Codice Ateco. Questo Codice è una combinazione di 6 numeri che qualifica la tua attività proprio in base alla sua tipologia.

Per te che sei un disegnatore tecnico, il Codice Ateco che identifica la tua attività è il seguente:

  • 74.10.30Attività dei disegnatori tecnici

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Che include:
– riproduzione di cartamodelli

Il Codice Ateco ha un’importanza fondamentale in Forfettario, in quanto a ciascun Codice corrisponde un coefficiente di redditività: è da questo infatti che si ottiene il reddito imponibile, ovvero la parte di incassi che sarà tassata. La restante parte di percentuale è invece considerata “spesa forfettaria“, e per questo motivo tali ricavi non saranno tassati.

Il coefficiente di redditività per te che sei un disegnatore tecnico è del 78%.

Questo vuol dire che il 78% dei tuoi ricavi formerà il reddito imponibile (sul quale saranno quindi calcolate le tasse da te dovute); mentre il 22% dei tuoi incassi sarà esonerato e considerato spesa forfettaria da te sostenuta durante l’anno fiscale per lo svolgimento della tua attività in Partita Iva.

Regime forfettario per disegnatori tecnici: inquadramento e tassazione prevista

Come disegnatore tecnico con Partita Iva in forfettario, potrai essere fiscalmente inquadrato in due modi:

  • come Artigiano iscritto in Camera di Commercio, se crei e realizzi direttamente tu i disegni e le grafiche;
  • come Professionista, se fornisci unicamente consulenze ai tuoi clienti.

Con il primo inquadramento presentato, dovrai iscriverti alla Gestione Artigiani Inps, a cui dovrai versare i contributi fissi pari a 4.208,40 euro all’anno fino a 17.504 euro di reddito, oltre al quale li verserai per il 24% sull’eccedenza.

Inquadrandoti come artigiano, potrai inoltre godere di un vantaggio interessante, ovvero presentare domanda all’Inps per poter applicare la riduzione del 35% dei contributi, la quale prevede appunto uno “sconto” su quanto dovuto ma, in alcuni casi, anche una riduzione delle settimane che ti saranno accreditate a fini pensionistici.

Per tutti gli approfondimenti in merito:

Riduzione 35% contributi Artigiani e Commercianti in Forfettario

Ti sottolineiamo che se svolgi un contestuale lavoro dipendente e apri la Partita Iva come disegnatore tecnico Artigiano, sarai totalmente esonerato dal versamento dei contributi Inps.

Come artigiano, devi infine considerare due “uscite fisse” all’anno, ovvero:

  • il diritto camerale, la tassa da versare alla Camera di Commercio una volta l’anno, che ammonta a circa 50 euro;
  • il premio Inail, in quanto come Artigiano sei obbligato all’iscrizione presso l’ente assicurativo.

Se sceglierai invece di aprire la Partita Iva come disegnatore tecnico Professionista, verserai i contributi alla Gestione Separata Inps per il 26,23% del tuo reddito.

Qualora avessi un contestuale lavoro dipendente, i contributi dovuti in Partita Iva alla Gestione Separata Inps saranno ridotti al 24%.

Sia che tu decida l’inquadramento come Artigiano, sia che tu scelga per quello come Professionista, in forfettario devi versare anche l’imposta sostitutiva del 15%, ma per i primi 5 anni di attività, se si rispettano alcune condizioni, tale aliquota può scendere al 5%.

Regime forfettario per disegnatori tecnici: esempio di tassazione

Ti riportiamo qui di seguito un esempio dell’imposta e dei contributi che dovrai versare, supponendo che tu abbia ricavato da un anno di attività in forfettario 50.000 euro e abbia scelto l’inquadramento come Artigiano.

Tassazione come Artigiano

Ricavi: 50.000 euro
Coefficiente di redditività: 78%
Reddito imponibile: 39.000 euro (50.000 x 78%)
Imposta sostitutiva: 5.850 euro (39.000 x 15%)
Contributi fissi: 4.208,40 euro
Contributi eccedenti il minimale: 5.159,04 euro (39.000 – 17.504) x 24%

Riassumendo: se sei un disegnatore tecnico artigiano e decidi di adottare per la tua Partita Iva il Regime forfettario, a 50.000 euro di ricavi corrisponde un totale di 15.217,44 euro tra imposta (5.850 euro) e contributi (4.208,40 + 5.159,04 euro).

Tassazione come Professionista

Ricavi: 50.000 euro
Coefficiente di redditività: 78%
Reddito imponibile: 39.000 euro (50.000 x 78%)
Imposta sostitutiva: 5.850 euro (39.000 x 15%)
Contributi: 10.230 euro (39.000 x 26,23%)

Riassumendo: se sei un disegnatore tecnico Professionista, se decidi di adottare per la tua Partita Iva il Regime forfettario, a 50.000 euro di ricavi corrisponde un totale di 16.080 euro tra imposta (5.850 euro) e contributi (10.230 euro).

N.B.: negli esempi, per semplicità di trattazione, si suppone che non si siano versati i contributi obbligatori nell’anno di calcolo e che non ci siano le condizioni per richiedere né la riduzione del 35% dei contributi, né l’applicazione dell’imposta sostitutiva al 5%.

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