Regime forfettario infermiere

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Regime forfettario infermiere

Regime forfettario infermiere

Se sei un’infermiere professionale autonomo, e rispetti le condizioni per poter aderire al Regime forfettario, potrai godere di numerosi vantaggi nello svolgimento della tua attività professionale.

Questo particolare Regime fiscale può agevolare la tua attività sia dal punto di vista fiscale che dal punto di vista contabile.

Se rientri nel Regime forfettario, nello svolgimento della tua attività sarai esonerato da:

  • Obbligo di fatturazione elettronica se nel 2021 hai conseguito ricavi inferiori a 25.000 euro. Dal 2024, invece, tutti i contribuenti avranno l’obbligo di fatturazione elettronica;
  • Applicazione dell’iva in fattura;
  • Applicazione della ritenuta d’acconto, i tuoi clienti non dovranno più trattenerti il 20% a titolo di acconto, ma dovranno versarti l’intera cifra indicata in fattura;
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  • Registrazione di fatture e corrispettivi;

Sarai inoltre soggetto all’imposta sostitutiva, questa particolare imposta di aliquota pari al 15% che “sostituisce” tutte le imposte che normalmente si è tenuti a pagare quando si svolge un’attività professionale.

Ci sono alcuni casi nei quali potresti applicare un’imposta sostitutiva agevolata al 5%; puoi trovare i requisiti richiesti per usufruire dell’imposta sostitutiva al 5%, all’interno del nostro articolo dedicato: Regime forfettario imposta sostitutiva 5%.

Regime forfettario infermiere: Codice ATECO

Per poter aderire al Regime forfettario è previsto un limite di ricavi da dover necessariamente rispettare, questo limite è il medesimo per tutte le tipologie di attività ed è rappresentato dagli 85.000 euro di ricavi generati nell’anno precedente in Partita Iva.

L’accesso al Regime forfettario è precluso anche se si rispettano i 85.000 euro di ricavi se si rientra in precise casistiche di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

Per prima cosa, quando andrai ad aprire la Partita Iva per lo svolgimento della tua professione di infermiere, dovrai inserire il codice ATECO inerente alla tipologia di attività che andrai a svolgere.

Per gli infermieri, il codice ATECO di riferimento è il seguente:

  • 86.90.29 – altre attività Paramediche indipendenti NCA

Con questo codice ATECO, potrai svolgere le seguenti attività:

  • Servizi di assistenza sanitaria non erogati da ospedali o da medici o dentisti: attività di infermieri, o altro personale paramedico nel campo dell’optometria, idroterapia, massaggi curativi, terapia occupazionale, logopedia, chiropodia, chiroterapia, ippoterapia, ostetriche ecc.;
  • Attività del personale paramedico odontoiatrico come gli specialisti in terapia dentaria, gli igienisti.

Questo codice ATECO ha un coefficiente di redditività pari al 78%.

Se non hai chiaro che cosa significa il termine “coefficiente di redditività”, ti consigliamo di leggere il seguente articolo: Regime forfettario coefficiente di redditività.

Regime forfettario infermiere: cause di esclusione

Per poter aderire al Regime forfettario, oltre a verificare di non superare 85.000 euro di ricavi prodotti dalla tua attività in un anno, come abbiamo accennato prima dovrai verificare di non rientrare nelle cause di esclusione appositamente previste dalla Normativa sul Regime forfettario.

In questo paragrafo andremo ad analizzare quali sono queste cause di esclusione, ma prima occorre fare un’importante precisazione:

N.B.: rientrare in tali cause di esclusione non ti permetterà di usufruire del Regime forfettario anche se i ricavi derivanti dallo svolgimento della tua attività risultano essere inferiori agli 85.000 euro previsti come limite.

Non potrai accedere al Regime forfettario se:

  • l’anno precedente hai sostenuto spese per collaboratori e/o dipendenti per un importo totale superiore ai 20.000 euro;
  • l’anno precedente hai percepito redditi da dipendente o da pensione (o assimilati) superiori ai 30.000 euro all’anno;
  • La tua attività è già soggetta ad un Regime speciale ai fini Iva, come ad esempio nel caso dei settori agricolo e ittico;
  • Non sei residente in Italia, a meno che tu sia residente in uno Stato membro dell’Unione Europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo (Norvegia, Islanda, Liechtenstein); in questo caso, devi produrre sul territorio italiano almeno il 75% dei ricavi complessivamente generati dalla tua attività;
  • Nell’esercizio della tua attività ti occupi (prevalentemente o esclusivamente) della vendita di fabbricati, mezzi di trasporto nuovi o terreni edificabili;
  • Oltre alla tua attività, partecipi a società di persone, imprese familiari, società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione;
  • La tua attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di un soggetto che risulta essere uno dei tuoi datori di lavoro attuale o dei due anni precedenti, dai quali hai ricevuto o ricevi ancora compensi per lavoro dipendente.
  • Hai il controllo diretto o indiretto di una S.r.l. e contemporaneamente fatturi per attività economiche riconducibili.

Se non rientri in tali cause di esclusione, potrai aderire al Regime forfettario.

Regime forfettario infermiere: esempio

In questo paragrafo, faremo un esempio concreto per poter chiarire il meccanismo di applicazione del coefficiente di redditività per calcolare quanto dovrai versare a titolo di imposta sostitutiva.

N.B.: per il calcolo dell’imposta sostitutiva dovrai sottrarre dai ricavi conseguiti l’ammontare di contributi che avevi versato durante l’anno. Per calcolare i contributi dovuti invece, dovrai prendere in considerazione i ricavi al lordo dei contributi che avevi versato durante l’anno.

Esempio

Attività: Infermiere

Coefficiente di redditività: 78%

Ricavi conseguiti: 50.000 euro

Reddito imponibile lordo: 39.000 euro (50.000 x 78%)

Contributi pagati nell’anno (criterio cassa): 2.000 euro

Reddito imponibile netto per calcolo imposta sostitutiva: 37.000 euro (39.000 – 2.000)

Imposta sostitutiva al 15%: 5.550 euro (37.000 x 15%)

Se il soggetto considerato nell’esempio possiede i requisiti per poter applicare l’aliquota agevolata al 5%, dovrà pagare solamente 1.850 euro a titolo di imposta sostitutiva (anziché 5.550 euro).

Come ricordato in precedenza, per poter calcolare nel modo corretto i contributi dovuti, non dovrai prendere in considerazione i ricavi al netto dei contributi già versati (quindi 37.000 euro), ma dovrai prendere in considerazione i ricavi al lordo dei contributi che hai già versato, che in questo caso saranno quindi pari a 39.000 euro.

Regime forfettario infermiere: contributi

La Cassa Previdenziale obbligatoria per coloro che svolgono attività infermieristiche professionali è l’ENPAPI (Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Professioni Infermieristiche).

L’ENPAPI prevede il pagamento dei contributi in base al reddito risultante dalla Dichiarazione dei Redditi.

In linea generale i contributi che gli infermieri professionisti devono versare alla loro Cassa Previdenziale sono di tre differenti tipi:

  • Soggettivo: composto da una quota fissa (stabilita anno dopo anno direttamente dall’ENPAPI) ed una percentuale in base al reddito generato dall’attività;
  • Integrativo: consiste in un’aliquota pari al 4% del reddito generato;
  • Maternità: ogni anno viene deciso un importo fisso dall’ENPAPI.

Tali contributi potranno essere versati in 4 rate di pari importo e un’ultima rata entro e non oltre il 10 dicembre, pari al conguaglio tra quanto versato a titolo di anticipo nelle 4 rate precedenti e quanto effettivamente dovuto in base ai ricavi generati dall’attività professionale.

Le scadenze bimestrali delle 4 rate sono puramente indicative e sono fissate nei mesi di:

  • Febbraio
  • Aprile
  • Giugno
  • Agosto
  • Settembre: Fase di dichiarazione reddituale
  • Dicembre

Ulteriori informazioni dettagliate si possono trovare direttamente sul sito dell’ENPAPI.

4 commenti su “Regime forfettario infermiere”

  1. Buongiorno! Io sono un’infermiera e ho aperto la partita iva a settembre dell’anno scorso. Ho lavorato come infermiera dipendente per i due anni precedenti. Attualmente non ho alcun rapporto di collaborazione con il precedente titolare. Posso usufruire dell’ agevolazione al 5% ? O per farlo dovrei gettare la mia qualifica e aprire per esempio una fioreria?

    1. Marilisa di FlexTax

      Buongiorno Anna,

      può trovare un’approfondimento sulla possibilità di applicare l’imposta sostitutiva al 5% in questo articolo: Regime forfettario imposta sostitutiva al 5%.

      Per ricevere assistenza specifica, le consigliamo di iscriversi alla nostra piattaforma. In questo modo potrà dialogare direttamente con i nostri consulenti fiscali/commercialisti. Per iscriversi gratuitamente alla nostra piattaforma può andare in questa pagina: Creazione Account – FlexSuite
      La ringraziamo e le auguriamo buona giornata!

  2. Se io voglio lavorare con attuale datore di lavoro, ma passare come libera professionista non più come dipendente, poso usufruire regime agevolato. Sono infermiera

    1. Marilisa di FlexTax

      Buongiorno Lidiya,

      non è possibile applicare il regime forfettario se si fattura più del 50% nei confronti del datore di lavoro avuto negli ultimi due anni. Le consigliamo di approfondire questo e altri limiti del regime forfettario in questo articolo. Le farà piacere che, qualora avesse domande su questo argomento, può dialogare direttamente con i nostri consulenti fiscali e commercialisti.
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