Regime forfettario geometri

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Regime forfettario geometri

Rientri nella categoria geometri e stai pensando alla possibilità di applicare il Regime forfettario?

Il Regime forfettario potrebbe permetterti di accedere a diverse semplificazioni nella gestione della tua attività autonoma.

Questo articolo, ha l’obiettivo di fornirti un quadro generale sulla Disciplina del Regime forfettario, così da chiarirti tutti i dubbi in merito.

Nei successivi paragrafi andremo ad analizzare regole e condizioni richieste per accedere a tale Regime.

Regime forfettario geometri: Codice ATECO

La prima cosa che devi avere chiara nel momento in cui vuoi aprire Partita Iva (a meno che tu non la abbia già), è il Codice ATECO relativo all’attività che andrai a svolgere, ovvero quel codice che classifica esattamente la tua attività.

È molto importante individuare il corretto Codice ATECO, in quanto esso sarà la base per determinare il reddito imponibile per il calcolo dell’imposta sostitutiva e dei contributi dovuti.

Nel caso in cui tu voglia intraprendere l’attività di Geometra, il Codice ATECO da scegliere è il seguente:

  • 71.12.30 – Attività tecniche svolte da geometri

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Tale Codice ATECO indica che nel caso in cui svolgi questa tipologia di attività, il tuo coefficiente di redditività sarà del 78% e il limite di ricavi che potrai conseguire (come per tutte le altre attività) è di 85.000 euro.

Per farti un’idea più precisa su tale coefficiente ti consigliamo di leggere il seguente articolo: Regime forfettario coefficiente di redditività

Regime forfettario geometri: puoi accedere?

Per poter accedere al Regime forfettario, dovrai rispettare un singolo requisito di accesso, ovvero:

  • Nell’anno precedente a quello di adozione del Regime forfettario non devi avere conseguito ricavi maggiori di 85.000 euro.

Però, per verificare la possibilità di accesso al Regime forfettario, non basta che rispetti il vincolo di 85.000 euro di ricavi ma devi anche controllare di non possedere nessuna delle cause di esclusione previste.

Non potrai accedere al forfettario (anche se con ricavi dell’anno precedente minori di 85.000 euro), se:

  • La tua attività è soggetta ad un Regime speciale Iva – Per esempio per le attività di pesca, agricoltura, vendita di tabacco, agenzie di viaggio, ecc.;
  • Non risiedi in Italia, a meno che tu non risieda in uno degli Stati Membri dell’Unione Europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo spazio economico europeo, e che comunque produci almeno il 75% del reddito dell’attività nel territorio italiano;
  • La tua attività è di cessione di fabbricati, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto nuovi;
  • Contemporaneamente all’attività con Partita Iva forfettaria partecipi a società di persone, a imprese familiari, a società a responsabilità limitata (anche non trasparenti) o ad associazioni in partecipazione;
  • Hai percepito (o percepisci) redditi da lavoro dipendente e con la tua Partita Iva fatturi prevalentemente nei confronti di uno dei datori di lavoro dei due anni precedenti (o a soggetti ad essi riconducibili);
  • Nell’anno precedente hai percepito reddito da lavoro dipendente o assimilato per più di 30.000 euro;
  • Partecipi ad una srl e contemporaneamente hai il controllo diretto o indiretto della società e con la tua Partita Iva fatturi alla srl per attività economiche riconducibili (stessa sezione Codice Ateco);
  •  Hai sostenuto spese per il personale o per i collaboratori  superiori a 20.000 euro.

Se rispetti il requisito d’accesso e non rientri in nessuna delle cause di esclusione puoi applicare il Regime forfettario!

Per approfondire questo tema, ti consigliamo di leggere il seguente articolo: Limiti regime forfettario

Regime forfettario geometri: esempio

I soggetti che aderiscono al Regime forfettario sono tenuti a versare ogni anno l’imposta sostitutiva.

L’imposta sostitutiva è una “tassazione agevolata” in quanto rappresenta un’unica aliquota che comprende e sostituisce tutte le imposte generalmente pagate nel Regime ordinario (o semplificato) come ad esempio l’IRPEF, l’IRAP e le addizionali.

L’imposta sostitutiva prevede il pagamento dell’aliquota del 15% sul Reddito imponibile.

In alcuni casi l’aliquota dell’imposta sostitutiva può essere ridotta al 5% se si rispettano determinate condizioni che potrai consultare qui: Regime forfettario 5%.

Il Regime forfettario è caratterizzato da un particolare meccanismo per il calcolo del Reddito imponibile, infatti ai ricavi conseguiti non si sottraggono le spese sostenute per l’attività durante l’anno ma si applica il coefficiente di redditività.

Per i Geometri, il coefficiente di redditività previsto è del 78%.

Procediamo con un esempio concreto, così che ti sia tutto più chiaro.

Esempio

Attività: Geometra

Coefficiente di redditività: 78%

Ricavi conseguiti: 50.000

Reddito imponibile: € 39.000 (50.000 x 78%)

Imposta sostitutiva al 15%: € 5.850 (39.000 x 15%)

NB: al Reddito imponibile determinato applicando il coefficiente di redditività dovranno essere sottratti i contributi versati nell’anno precedente, ottenendo così il reddito imponibile netto per poter calcolare l’imposta sostitutiva. Al contrario, per quanto riguarda il calcolo dei contributi che dovrai versare, dovrai prendere come riferimento il Reddito imponibile lordo.

Per semplificare questo esempio, supponiamo che il contribuente considerato non abbia versato contributi nell’anno precedente, e quindi il suo Reddito imponibile lordo coincide con quello netto.

Regime forfettario geometri: contributi

Per quanto riguarda i contributi, cosa devi fare se sei un Geometra?

I geometri che hanno sostenuto con successo l’esame di Stato e che quindi sono iscritti all’Albo dei Geometri, sono obbligati all’iscrizione alla Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri (CIPAG).

Ulteriori informazioni potete trovarle direttamente sul sito della CIPAG.

Se invece non sei ancora iscritto all’Albo dei Geometri, potrai comunque aprire Partita Iva e versare i contributi alla Gestione Separata, e quando passerai l’esame di Stato passare CIPAG.

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