Regime forfettario contributi deducibili

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Regime forfettario contributi deducibili

Regime forfettario contributi deducibili: quali sono?

Scopriamo tutto sui contributi deducibili nel regime forfettario.

Il Regime forfettario è un Regime agevolato rivolto alle Partite Iva che abbiano conseguito nell’anno precedente ricavi non superiori a 85.000 euro.

Oltre al limite di ricavi, non dovrai far parte di nessuna delle cause di esclusione previste dalla Normativa.

Se accedi a tale Regime fiscale, sarai soggetto ad un’unica imposta sostitutiva al 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività, rispettando alcuni requisiti).

In Regime forfettario l’unica deduzione ammessa sono i contributi obbligatori versati nell’anno, mentre in Regime ordinario hai una serie di deduzioni e detrazioni Irpef (per figli a carico, spese mediche, scolastiche, interessi sul mutuo, etc.).

Ma i contributi obbligatori versati nell’anno quali sono?

Che differenza c’è con i contributi dovuti?

Ciò che influisce sulla differenza è il meccanismo del saldo e degli acconti.

Vediamo allora in questo articolo come funziona tale meccanismo.

Contributi obbligatori in Regime forfettario

Innanzitutto, vediamo quali sono i contributi dovuti da un soggetto con Partita Iva.

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Questi contributi variano se sei iscritto in Gestione Artigiani e Commercianti Inps, Gestione Separata Inps, oppure ad una Cassa previdenziale specifica.

GESTIONE ARTIGIANI E COMMERCIANTI INPS

Se sei un Artigiano o un Commerciante, al momento dell’apertura della Partita Iva dovrai iscriverti alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps.

La Gestione Artigiani e Commercianti Inps comporta il pagamento di contributi fissi, indipendentemente dal reddito lordo conseguito.

Per il 2023 i contributi fissi sono pari a 4.208,40 euro per gli Artigiani e a 4.292,42 euro per i Commercianti, calcolati su un reddito minimale che sempre per il 2023 è pari a 17.504 euro.

Oltre ai contributi fissi, se il tuo reddito è superiore al minimale di 17.504 euro, dovrai anche pagare i contributi eccedenti tale minimale.

Questi contributi sono pari al 24% per gli Artigiani e al 24,48% per i Commercianti, da applicare quindi sul reddito lordo eccedente il reddito minimale.

Per gli Artigiani e Commercianti in Regime forfettario, in ogni caso, è prevista la possibilità di richiedere all’Inps una riduzione del 35% dei contributi obbligatori da versare (sia fissi che eccedenti il minimale).

GESTIONE SEPARATA INPS

Se sei un Professionista con Partita Iva e svolgi un’attività dove non è prevista una Cassa previdenziale specifica, dovrai iscriverti alla Gestione Separata Inps.

Ad esempio dovrai iscriverti alla Gestione Separata Inps se sei un fisioterapista, grafico, web master, etc.

La Gestione Separata Inps ha il vantaggio che dovrai versare i contributi solo sulla base del reddito lordo conseguito.

Se quindi in un determinato anno non produci alcun reddito, non dovrai versare alcun contributo.

Per il 2023, la percentuale di contributi da applicare al reddito lordo conseguito è pari al 26,23%.

CASSA PREVIDENZIALE SPECIFICA

Se sei un Professionista iscritto ad una Cassa previdenziale specifica (commercialisti, avvocati, geometri, etc.) dovrai sottostare alle regole specifiche previste per tali Casse.

Ogni Cassa previdenziale specifica prevede regole diverse, pertanto dovrai informarti presso di essa per calcolare i contributi dovuti nell’anno.

Saldo e acconti contributi in Regime forfettario

Quando vanno versati i contributi?

I contributi fissi Artigiani e Commercianti Inps vanno versati alle seguenti scadenze:

  • 16 Maggio – Rata fissa INPS Artigiani e Commercianti (1° Rata)
  • 20 Agosto – Rata fissa INPS Artigiani e Commercianti (2° Rata)
  • 16 Novembre – Rata fissa INPS Artigiani e Commercianti (3° Rata)
  • 16 Febbraio (anno successivo) – Rata fissa INPS Artigiani e Commercianti (4° Rata)

I contributi eccedenti il minimale e i contributi alla Gestione Separata Inps vanno versati alle stesse scadenze dell’imposta sostitutiva (30 Giugno e 30 Novembre), secondo un meccanismo di saldo e acconti.

In particolare, per quanto riguarda i contributi Inps eccedenti il minimale, le scadenze sono:

  • 30 Giugno – 50% 0 40% acconto per l’anno in corso, ed eventuale saldo per l’anno precedente;
  • 30 Novembre – 50% o 40% acconto per l’anno in corso.

Per quanto riguarda la Gestione Separata Inps:

  • 30 Giugno – 50% o 40% acconto per l’anno in corso, ed eventuale saldo per l’anno precedente;
  • 30 Novembre – 50% o 40% acconto per l’anno in corso.

PERCHÉ C’È IL MECCANISMO DEL SALDO E DEGLI ACCONTI?

Lo Stato, a parte il primo anno di attività, preferisce che vengano versate le imposte e i contributi al momento della presentazione della Dichiarazione dei redditi (30 giugno dell’anno successivo) e che vengano corrisposti già durante lo stesso anno.

Tuttavia, durante l’anno non ti è ancora chiaro quanto reddito percepirai e quindi quanto saranno precisamente le imposte e i contributi dovuti.

Pertanto sono stati introdotti i versamenti di imposte e contributi tramite acconti, sulla base di quanto dovuto l’anno precedente, ipotizzando quindi che il tuo reddito rimanga lo stesso.

Se gli acconti versati saranno superiori, perché avrai conseguito un reddito inferiore, la tua dichiarazione risulterà a credito e potrai chiedere tale differenza a rimborso o in compensazione. Al contrario se conseguirai un maggior reddito e quindi gli acconti versati non saranno sufficienti, dovrai provvedere a versare un saldo al 30 giugno dell’anno successivo.

Regime forfettario contributi deducibili: esempio Gestione Separata Inps

Per capire meglio, vediamo un esempio concreto.

Giuseppe, fisioterapista, è iscritto alla Gestione Separata Inps, pertanto paga il 26,23% di contributi e ipotizziamo abbia i requisiti per poter accedere all’imposta sostitutiva al 5%.

Giuseppe apre la Partita Iva nel 2021.

Nel primo anno non dovrà versare né contributi né imposta sostitutiva.

Le prime scadenze, infatti, le avrà con la Dichiarazione dei redditi che farà il 30 Giugno 2022.

Nel 2022 avrà un doppio esborso: il saldo relativo al 2022 (l’intero importo dei contributi dovuti) e gli acconti per l’anno in corso.

Nel 2023, invece, la situazione si regolarizza.

Dal terzo anno in poi, quindi, i contributi versati potrebbero essere uguali ai contributi dovuti, ma solo se i ricavi conseguiti sono gli stessi e l’aliquota contributiva non cambia.

 202120222023
Ricavi20.000 euro20.000 euro20.000 euro
Coefficiente di redditività78%78%78%
Reddito lordo15.600 euro
(20.000 x 78%)
15.600 euro
(20.000 x 78%)
15.600 euro
(20.000 x 78%)

Contributi versati:

(30 Giugno – Saldo)

(30 Giugno – 40% Acconto)

(30 Novembre – 40% Acconto)

/

/

/

/

7.365,38 euro

(4.091,88)

(1.636,75)

(1.636,75)

4.091,88 euro

(818,38)

(1.636,75)

(1.636,75)

Reddito netto15.600 euro8.234,62 euro
(15.600 7.365,38)
11.508,12 euro
(15.600 4.091,88 )
Imposta sostitutiva dovuta (5%)780 euro
(15.600 x 5%)
411,73 euro
(8.234,62 x 5%)
575,40 euro
(11.508,12 x 5%)
Contributi dovuti4.091,88 euro
(15.600 x 26,23%)
4.091,88 euro
(15.600 x 26,23%)
4.091,88 euro
(15.600 x 26,23%)

Regime forfettario contributi deducibili: esempio Artigiani e Commercianti Inps

Giuseppe è un Artigiano, ad esempio un parrucchiere, e ha aperto la Partita Iva nel 2021.

In questo caso Giuseppe, essendo iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, già il primo anno dovrà versare contributi perché ha i contributi fissi Inps.

Per quanto riguarda gli eventuali contributi eccedenti il minimale, invece, vale il meccanismo del saldo e degli acconti.

 202120222023
Ricavi30.000 euro30.000 euro30.000 euro
Coefficiente di redditività67%67%67%
Reddito lordo20.100 euro
(20.100 x 67%)
20.100 euro
(20.100 x 67%)
20.100 euro
(20.100 x 67%)

Contributi versati:

(Rate contributi fissi Inps)

(30 Giugno – Saldo)

(30 Giugno – 50% Acconto)

(30 Novembre – 50% Acconto)

3.156,30 euro

(3.156.30) (3 Rate)

/

/

/

5.454,48 euro

(4.208,40) (4 Rate)

(623,04)

(311,52)

(311,52)

4.831,44 euro

(4.208,40) (4 Rate)

(/)

(311,52)

(311,52)

Reddito netto16.943,7 euro
(20.100 – 3.156,30)
14.645,52 euro
(20.100 – 5.454,48)
15.268,56 euro
(20.100 – 4.831,44)
Imposta sostitutiva dovuta (5%)847,20 euro
(16.943,7 x 5%)
732,28 euro
(14.645,52 x 5%)
763,43 euro
(15.268,56 x 5%)
Contributi dovuti (eccedenti il minimale di 17.504 euro)623,04 euro
((20.100 – 17.504) x 24%)
623,04 euro
((20.100 – 17.504) x 24%)
623,04 euro
((20.100 – 17.504) x 24%)

Leggi anche:
Contributi previdenziali nel Regime forfettario
Prima Dichiarazione dei redditi in regime forfettario

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11 commenti su “Regime forfettario contributi deducibili”

  1. Se l apertura della P. I. è nell ultimo trimestre dell anno, come faccio a regolarmi con gli acconti in sede di dichiarazione dei redditi ?

    1. Marilisa di FlexTax

      Buongiorno Paolo,
      come riportato nell’articolo:

      Sono stati introdotti i versamenti di imposte e contributi tramite acconti, sulla base di quanto dovuto l’anno precedente, ipotizzando quindi che il tuo reddito rimanga lo stesso.
      Se gli acconti versati saranno superiori, perché avrai conseguito un reddito inferiore, la tua dichiarazione risulterà a credito e potrai chiedere tale differenza a rimborso o in compensazione. Al contrario se conseguirai un maggior reddito e quindi gli acconti versati non saranno sufficienti, dovrai provvedere a versare un saldo al 30 giugno dell’anno successivo.

      Qualora abbia dei dubbi in merito oppure desidera fare una simulazione per il calcolo delle tasse, può iscriversi su FlexSuite, la nostra piattaforma. In questo modo potrà dialogare direttamente con in nostri consulenti fiscali/commercialisti e sottoporre loro la sua situazione nel dettaglio. L’iscrizione su FlexSuite è gratuita e non richiede carta di credito. Con l’iscrizione Freemium ha a disposizione fino a 10 ticket gratuiti di assistenza fiscale ogni anno, oltre all’uso di tutti gli strumenti presenti su FlexSuite (per esempio i simulatori di tasse e il calendario fiscale). In questa pagina trova tutto ciò che è compreso nell’account freemium.
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  2. Buongiorno, per un professionista iscritto alla gestione separata che ha anche una anche un rapporto di lavoro subordinato, i contributi versati nell’anno sono deducibili dal reddito di lavoro autonomo (forfettario) e dal reddito di lavoro dipendente (oneri)?
    Oppure vanno indicati soltanto nel quandro lm?
    Grazie in anticipo
    Vincenzo

    1. Elisa di FlexTax

      Buongiorno Vincenzo,

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      La ringraziamo e le auguriamo buona giornata!

  3. ..e per la sezione Ex ENPALS, lavoratori dello spettacolo? ..i contributi che si versano sono 33%.. 9,19% a carico del lavoratore e il restante a carico dell’azienda per la quale si presta servizio..
    Si può scaricare i contributi? solo il 9,19 o tutti e 33?

    Grazie

    1. Elisa di FlexTax

      Buongiorno Marco,

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      La ringraziamo e le auguriamo buona giornata!

  4. Complimenti, ho letto tantissimi articoli in merito e penso che ormai padroneggio l’argomento in autonomia, ma nessun articolo in giro è stato fatto così bene, in maniera chiara e con esempi specifici. Bravissimi

  5. Se miei ricavi sono 4700 annuali quanto devo pagare con regime forfettario? Grazie mille per la informazione.

    1. Elisa di FlexTax

      Buongiorno Quintero,

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      Se ha piacere invece di ricevere assistenza sul funzionamento dei nostri servizi, potrà prenotare la sua chiamata gratuita.

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      La ringraziamo e le auguriamo buona giornata!

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