Regime forfettarioRegime forfettario. Il Regime forfettario è uno dei tre Regimi fiscali che puoi adottare per la tua Partita Iva in Italia. È considerato il Regime di vantaggio... Leggi architetti
Il Regime forfettario ti permette di accedere ad una moltitudine di vantaggi che ti aiuteranno a gestire la tua attività in modo più semplice.
Non sempre è però conveniente aderire al Regime forfettario, infatti esso comporta vantaggi solo se la tua attività ha determinate caratteristiche.
Se hai intenzione di aprire Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa... e pensi di aderire al Regime forfettario, sia come architetto che per qualsiasi altra attività, il consiglio è quello di valutare preventivamente se potrebbe essere per te la scelta giusta.
Quando il Regime forfettario è conveniente?
Per rispondere a questo quesito, potrebbe esserti d’aiuto il nostro articolo specifico: Quando conviene il Regime forfettario?
Regime forfettario architetti: puoi accedere?
Per l’accesso al Regime forfettario è previsto un’unica soglia di ricaviIncassi percepiti per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa. Leggi massimi da dover rispettare, rappresentata dagli 85.000 euro conseguiti durante l’anno precedente.
Questa soglia massima risulta la stessa per ogni tipologia di attività.
Una volta che hai verificato di non sforare questo tetto massimo di ricavi, dovrai ancora controllare di non rientrare nelle cause di esclusione appositamente previste dalla Normativa sul Regime forfettario.
Se rientri in una di queste cause di esclusione non potrai usufruire del Regime forfettario neanche nel caso in cui i tuoi ricavi siano al di sotto della soglia massima consentita.
Se non rientri in nessuna delle cause di esclusione citate, potrai finalmente affermare di poter rientrare nel Regime forfettario.
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Inizia GratisRegime forfettario architetti: codice ATECOIl codice ATECO è un codice alfanumerico assegnato nel momento in cui si apre una Partita Iva ed è specifico per la tipologia di attività che si... Leggi
Per fare le tue valutazioni devi innanzitutto classificare la tua attività con il giusto Codice ATECO.
Le Partite IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo... sono tutte classificate con una serie di numeri, detta appunto Codice ATECO, che classifica in modo dettagliato l’attività che andrai a svolgere.
Il Codice ATECO è molto importante in quanto da esso dipende il tuo coefficiente di redditività, il quale rappresenta la base per poter calcolare correttamente l’imposta sostitutivaImposta prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5%... e i contributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono... che dovrai versare.
Se vuoi intraprendere un’attività autonoma come architetto, il Codice che dovrai scegliere è:
- 71.11.00 – Attività degli studi di architettura.
Codice ATECO specifico per svolgere:
- Attività di consulenza in campo architettonico: progettazione di edifici e stesura dei progetti, pianificazione urbanistica e architettura del paesaggio.
Dati presi dal sito dell’Istat.
A questo Codice ATECO corrisponde un coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice... Leggi del 78%.
Cosa significa?
Nel prossimo paragrafo faremo un esempio per permetterti di capire meglio.
Esempio calcolo impostaL’imposta è un tributo che prevede il prelevamento coattivo di denaro ad un soggetto per il finanziamento della spesa pubblica in generale. Lo Stato impone il pagamento... Leggi sostitutiva
Ipotizziamo che Caio sia un architetto che decide di aprire Partita Iva e intraprendere la sua attività in modo autonomo.
Cosa sappiamo su Caio?
Ricavi: 45.000 euro
Coefficiente di redditività: 78%
Ora, possiamo procedere con il calcolo del reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di... per poter successivamente calcolare l’imposta sostitutiva.
Come si calcola l’imposta sostitutiva?
RedditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del... imponibile lordo: € 35.100 (45.000 X 78%)
Reddito imponibile netto: 35.100 – contributi versati nell’anno precedente che, nell’esempio abbiamo considerato a zero.
Imposta sostitutiva 15%: 5.265 euro (o ridotta al 5% per i primi 5 anni).
Scopri nel seguente articolo se possiedi i requisiti per applicare l’aliquotaImporto in percentuale su un determinato totale. Per esempio, l’aliquota dell’Iva è del 22%. L’aliquota è stabilita dalla legge, ed essa va calcolata sulla base imponibile per... Leggi ridotta al 5% per il tuo Regime forfettario: Regime forfettario imposta sostitutiva 5%.
Contribuzione per architetti in Partita Iva
Coloro che aprono Partita Iva come architetti sono obbligati ad iscriversi all’InarcassaCassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, è un ente fondato nel 1958 per assicurare la tutela pensionistica degli ingegneri ed... (Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti).
I contributi che dovrai versare alla suddetta Cassa previdenziale specifica sono i seguenti:
- contributo soggettivo: la percentuale da applicare sul reddito professionale netto è pari a 14,5%. È comunque previsto un contributo minimo pari a € 2.475,00 per il 2023;
- contributivo facoltativo: si tratta di una contribuzione volontaria che offre la possibilità di incrementare il montante contributivo e conseguentemente l’ammontare delle prestazioni pensionistiche;
- contributo integrativo: pari al 4% ed è previsto un contributo minimo, da corrispondere indipendentemente dal volume di affari, il cui ammontare varia annualmente in base all’indice annuale ISTAT. Per l’anno 2023 è pari a € 745,00;
- contributo di maternità/paternità: ammonta ad € 44,00.
Maggiori informazioni nel dettaglio si possono trovare direttamente sul sito dell’Inarcassa.