Regime Forfettario 2021 cosa cambia

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Regime Forfettario 2021: cosa cambia?

Il Regime Forfettario ha subìto negli anni diverse modifiche, ma cosa è cambiato per il 2021?

La Legge di Bilancio 2021 non ha apportato alcune modifiche rispetto all’anno precedente ai limiti e ai requisiti da rispettare per l’applicazione del Forfettario per le Partite Iva individuali e pertanto non è cambiato nulla quest’anno per la sua applicazione.

Andiamo ad analizzare quindi i requisiti che dovrai rispettare nel 2021 se vorrai adottare il Forfettario per la tua attività autonoma.

Regime Forfettario 2021: requisiti

Come abbiamo detto nel paragrafo precedente, i requisiti per l’applicazione del Forfettario nel 2021 sono gli stessi del 2020.

Se vorrai applicare tale Regime fiscale nel 2021 dovrai:

  • Aver sostenuto nel 2020 spese per dipendenti o collaborati inferiori ai 20.000 euro;
  • Essere residente in Italia. Se risiedi in un Paese dell’Unione Europea o aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo (Norvegia, Islanda, Liechtenstein), potrai applicare il Forfettario solo se produci almeno il 75% del tuo reddito complessivo in Italia;
  • Non applicare Regimi speciali Iva o a determinazione Forfettaria del reddito;
  • Non effettuare cessione di fabbricati o porzioni di essi, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto nuovi;
  • Non partecipare nell’anno a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari;
  • Non fatturare durante l’anno prevalentemente (per più del 50%) nei confronti del tuo attuale datore di lavoro o di quello avuto nei due anni precedenti l’apertura della tua Partita Iva, o verso soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ad esso;

Rispettando tutte le condizioni indicate, nel 2021 potrai applicare il Forfettario per la tua Partita Iva individuale.

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Coefficiente di redditività e reddito imponibile

Nel Regime Forfettario ad ogni Codice Ateco è associato un coefficiente di redditività, ovvero una percentuale che applicata ai ricavi conseguiti ti fornisce il reddito imponibile su cui verserai le tasse.

Ottieni pertanto il reddito imponibile moltiplicando il tuo coefficiente di redditività ai ricavi prodotti in Partita Iva nell’anno.

Dall’altra parte, il coefficiente di redditività ti fornisce anche la percentuale di ricavi che sono esenti da tassazione in quanto considerati totale forfettario delle spese da te sostenute.

Proprio perché nel Regime Forfettario le spese che hai sostenuto ti vengono riconosciute in maniera forfettaria, non avrai la possibilità di portare in detrazione/deduzione realmente alcun costo.

Sul reddito imponibile così calcolato dovrai versare:

  • Imposta sostitutiva
  • Contributi previdenziali

Nei prossimi paragrafi entriamo nel dettaglio su entrambe le suddette uscite.

Regime Forfettario 2021: imposta sostitutiva

Applicando il regime Forfettario per la tua Partita Iva, dovrai versare un’unica imposta, l’imposta sostitutiva, la quale prevede un’aliquota del 15%.

Rispettando però precise condizioni, avrai la possibilità di ottenere uno dei tanti vantaggi fiscali che questo Regime offre: potrai applicare la riduzione d’imposta sostitutiva al 5% per i primi 5 anni della tua Partita Iva.

Potrai applicare l’imposta al 5% se:

  • Nei 3 anni precedenti l’apertura della tua Partita Iva non hai svolto attività di impresa in forma autonoma, associata o familiare;
  • L’attività che vai a svolgere in Partita Iva non è una mera prosecuzione di un’attività già svolta in precedenza, anche come lavoratore dipendente;
  • Il soggetto dal quale hai rilevato l’attività ha rispettato il limite dei 65.000 euro di ricavi da Partita Iva.

Trascorsi i primi 5 anni di imposta al 5%, l’aliquota che dovrai applicare sarà direttamente del 15%.

Contributi da versare in Forfettario 2021

Se l’imposta sostitutiva del 5% o del 15% è uguale per qualsiasi Partita Iva che adotti il Forfettario, i contributi variano invece dal tuo inquadramento, ovvero se sei un Professionista o un Artigiano/Commerciante.

Professionista

Se la tua attività prevede il tuo inquadramento come libero Professionista con iscrizione alla Gestione Separata Inps, per il 2021 verserai a quest’ultima contributi per il 25,98% del tuo reddito.

Tale percentuale di contribuzione salirà al 26,49% nel 2022 per arrivare fino al 27% nel 2023.

Verserai i contributi nella misura ridotta al 24% se parallelamente all’attività professionale in Partita Iva:

  • Svolgi lavoro dipendente
  • Percepisci reddito da pensione

Se sei un libero Professionista e la tua attività prevede l’iscrizione ad una Cassa previdenziali specifica, i contributi variano e saranno dovuti alla tua Cassa di competenza.

In questo caso, ti suggeriamo di contattare direttamente la tua Cassa previdenziale specifica, la quale saprà fornirti tutti i dettagli sulla contribuzione alla quale sarai soggetto, in quanto ogni Cassa specifica segue regole diverse.

Artigiano/Commerciante

Se sei un Artigiano/Commerciante, dovrai iscriverti in Camera di Commercio e alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, a cui versare i contributi.

I contributi alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps saranno dovuti in base alle seguenti fasce di reddito:

  • per il reddito compreso tra 0 e 15.953 euro: verserai contributi fissi di circa 3.850 euro all’anno;
  • per il reddito superiore ai 15.953 euro: oltre ai contributi fissi, li verserai per circa il 24%.

Pertanto, indipendentemente dal reddito prodotto, sarai soggetto al versamento di contributi fissi di circa 3.850 euro all’anno.

Se sei un Artigiano/Commerciante iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps e adotti il Forfettario per la tua partita Iva, avrai la possibilità di richiedere direttamente all’Inps la riduzione del 35% dei contributi, la quale sarà applicata sia ai contributi fissi che a quelli eccedenti il minimale.

Una volta effettua la richiesta di riduzione contributiva, questa varrà per tutti gli anni nei quali adotterai il Forfettario e verserai i contributi alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps.

Se parallelamente all’attività in partita Iva come Artigiano/Commerciante sei anche un dipendente full-time, sarai esonerato dal versamento dei contributi: in questo caso, verserai solo l’imposta sostitutiva ed il diritto camerale di circa 50 euro all’anno.

Ti indichiamo inoltre che se percepisci reddito da pensione e hai più di 65 anni di età, qualificandoti come Artigiano/Commerciante i contributi da versare ti saranno ridotti del 50%, senza la possibilità però di accedere anche alla riduzione del 35%.

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