Quali sono le spese da considerare se apro partita Iva come consulente informatico?
Vorrei aprire Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa... come consulente informatico e vorrei sapere quanto chiedere per rendere la cosa vantaggiosa economicamente rispetto all’attuale posizione dipendente. Infine vorrei sapere le Spese da sostenere da consulente informatico in Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo....
Prima di rispondere alla sua domanda “Quali sono le spese da sostenere da consulente informatico in Partita Iva?”, le indichiamo che per poter adottare il regime forfettario è necessario rispettare tutti i requisiti richiesti:
Se adotterà il forfettario, per avere una stima di impostaL’imposta è un tributo che prevede il prelevamento coattivo di denaro ad un soggetto per il finanziamento della spesa pubblica in generale. Lo Stato impone il pagamento... Leggi e contributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono... da versare, potrà utilizzare il nostro simulatore “FlexTools – Simulatore apertura Partita Iva“.
Le indichiamo inoltre che con il nostro simulatore FlexTools, potrà calcolare il lordo da fatturare per ottenere un determinato importo netto.
Potrà applicare il Forfettario per la sua Partita Iva se il suo redditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del... da lavoro dipendente è inferiore ai 30.000 euro all’anno.
Inoltre, per poter mantenere il Forfettario anche l’anno successivo, non dovrà fatturare prevalentemente (per più del 50%) al datore di lavoroIl datore di lavoro rappresenta la persona titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore alle sue dipendenze. Esso può avere personalità giuridica, ad esempio quando il... attuale o avuto nei due anni precedenti l’apertura della sua Partita Iva.
Per l’attività di consulente informatico, il codice AtecoIl codice ATECO è un codice alfanumerico assegnato nel momento in cui si apre una Partita Iva ed è specifico per la tipologia di attività che si... Leggi adatto è il seguente:
- 62.02.00 – Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica
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Al suddetto codice Ateco è associato un coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice... Leggi del 67%.
Adottando il codice Ateco 62.02.00, si inquadrerà come libero professionistaLavoratore che esercita la propria attività intellettuale in modo completamente autonomo, senza essere alle dipendenze di nessuno. Per poter esercitare la libera professione è indispensabile l’apertura della... Leggi e verserà i contributi alla Gestione SeparataGestione Inps a cui hanno l’obbligo di iscriversi tutti i contribuenti la cui attività non prevede una cassa previdenziale specifica. Sono tenuti all’iscrizione in questa apposita gestione... Leggi InpsIstituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente a cui è affidata la gestione pensionistica italiana. Tutti i contribuenti devono obbligatoriamente esservi iscritti. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del..., in proporzione al reddito, in percentuale al 26,23%.
Se adotterà il Regime forfettarioRegime forfettario. Il Regime forfettario è uno dei tre Regimi fiscali che puoi adottare per la tua Partita Iva in Italia. È considerato il Regime di vantaggio... Leggi verserà l’imposta sostitutiva al 15% o al 5% per i primi 5 anni di attività, se rispetterà i tre requisiti previsti:
- Non bisogna aver svolto, nei tre anni precedenti all’inizio dell’attività, attività di impresaL’impresa è un’attività economica finalizzata alla produzione/distribuzione di beni o servizi. L’impresa è l’attività svolta dall’imprenditore. Perché si possa parlare di attività d’impresa, questa attività deve presentare... in forma associata o familiare
- L’attività intrapresa non deve essere in alcun modo una continuazione di un’attività precedentemente svolta sia sotto forma di lavoro autonomoEsercizio abituale di arti e professioni. che dipendente (eccezion fatta per i periodi di pratica obbligatori per poter esercitare arti o professioni)
- Nel caso in cui venga rilevata un’attività già avviata da un altro soggetto, si deve verificare che l’ammontare di incassi generati l’anno precedente dall’attività, siano in linea con quelli richiesti per aderire al Regime forfettario.
Poiché l’attività che desidera svolgere in Partita Iva è la medesima che attualmente svolge come dipendente, dovrà applicare sin da subito l’imposta sostitutivaImposta prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5%... al 15%.
Se adotterà il forfettario e si inquadrerà come professionista, non avrà dei fissi in quanto:
- l’imposta sostitutiva si calcola in percentuale, dunque in proporzione al reddito;
- i contributi previdenziali si calcolano, sul reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di..., anch’essi in percentuale.
Ne consegue che imposta e contributi saranno in proporzione al suo reddito.
Il Regime forfettario non prevede la possibilità di portare in detrazioneImporto che si può sottrarre dalla tassazione dovuta. Per esempio se si devono versare 100 euro di tasse e si hanno spese detraibili di 10, l’imposta finale..., dall’imposta sostitutiva prevista per il regime forfettario, nessuna spesa oltre quelle calcolate in modo forfettario (grazie al coefficiente di redditività) e i contributi obbligatori versati.
Diverso è il discorso delle cosiddette “spese documentate” ovvero le spese intestate al cliente e che lei ha solo provveduto a pagare in anticipo e che, con l’emissione della fatturaDocumento che deve essere emesso dai soggetti passivi Iva quando effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi., le vengono semplicemente rimborsate (stesso preciso ammontare).
Le spese documentate non concorrono alla formazione dei ricaviIncassi percepiti per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa. Leggi e quindi sono esenti da imposte e contributi.
Qualora dovesse avere altre spese non intestate al cliente (quindi non riconducibili allo stesso), se vengono inserite in fattura concorreranno alla formazione del limite di 85.000 euro e saranno soggette ad imposta e contributi.
Se le spese non sono intestate direttamente al cliente ma sono documentate ad esempio da uno scontrino, potrà addebitare la spesa sostenuta al suo cliente. Non saranno ritenute spese anticipate ma dovranno essere specificate nei dettagli della fattura. La spesa addebitata al cliente concorrerà alla formazione dei ricavi ai fini della tassazione.