Domande e Risposte

Quali sono i costi se apro partita Iva come Designer?

Vorrei aprire Partita Iva Forfettaria come designer (grafico, web, visual,..) Quali sono i costi da sostenere, tasse, ecc.?

Prima di spiegare quali costi affronterà, la informiamo che, per adottare il Regime forfettario è necessario essere in possesso di tutti i requisiti: Limiti forfettario.

Per aprire Partita Iva come designer potrà adottare il seguente codice Ateco:

  • 74.10.90 – Altre attività di design

che include:

– attività degli arredatori eccetera

Come grafica, potrà utilizzare uno dei seguenti codici Ateco, o entrambi:

  • 74.10.21 – Attività dei disegnatori grafici di pagine web
  • 74.10.29 -Altre attività dei disegnatori grafici – grafica pubblicitaria, illustratore
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Ai suddetti codici Ateco è associato un coefficiente di redditività pari al 78%. Ciò significa che il 78% dei suoi ricavi sarà soggetto a imposta e contributi, il restante 22% le verrà riconosciuto come spesa forfettario.

Il Regime forfettario non permette infatti di dedurre/detrarre le spese sostenute per la propria attività, a eccezione dei contributi obbligatori versati nell’anno di imposta. Questi contributi sono deducibili dal reddito imponibile per il calcolo dell’imposta sostitutiva.

Adottando tale codice Ateco potrà inquadrarsi come libera professionista e versare i contributi alla Gestione Separata Inps al 26,23%.

Se adotterà il forfettario, oltre ai contributi, verserà anche l’imposta sostitutiva al 15% o al 5% per i primi 5 anni di attività. Per applicare l’imposta al 5% dovrà rispettare i seguenti tre requisiti: 

  • Non deve aver svolto, nei tre anni precedenti all’inizio dell’attività, attività di impresa in forma associata o familiare;
  • L’attività intrapresa non deve essere in alcun modo una continuazione di un’attività precedentemente svolta sia sotto forma di lavoro autonomo che dipendente (eccezion fatta per i periodi di pratica obbligatori per poter esercitare arti o professioni);
  • Nel caso in cui venga rilevata un’attività già avviata da un altro soggetto, si deve verificare che l’ammontare di incassi generati l’anno precedente dall’attività, siano in linea con quelli richiesti per aderire al Regime forfettario.

Le indichiamo che, aprendo Partita Iva in corso d’anno, il limite degli 85.000 euro da rispettare per adottare il forfettario anche l’anno successivo, è proporzionato ai giorni di attività. Ne consegue che, in base a quando apre Partita Iva, il limite da rispettare sarà inferiore a 85.000 euro.

Le indichiamo, inoltre, che potrà effettuare simulazioni di imposta e contributi da versare direttamente dalla sua area riservata utilizzando il nostro simulatore FlexTools: nel suo caso, non avendo ancora Partita Iva attiva, la sezione corretta è FlexTools – Simulatore apertura Partita Iva.

In sede di prima Dichiarazione dei redditi subirà una sorta di “doppia tassazione”, in quanto non avrà versato ancora alcun contributo nell’anno di imposta e non avrà la possibilità pertanto di dedurre nessuna voce.

Dalla seconda Dichiarazione dei redditi in poi, il meccanismo prenderà il giusto via e dal reddito imponibile potrà dedurre i contributi versati nell’anno di calcolo.

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