Quale può essere il regime fiscale più adatto se sono un web project manager e mi occupo anche dello sviluppo web?

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Mi occupo di web come professionista da oltre 20 anni ho competenze sia manageriali che esecutive per lo sviluppo di soluzioni di ebusiness vorrei capire se è utile aprire partita iva come libero professionista o come impresa individuale e quale può essere il regime fiscale più adeguato al mio profilo…

In prima persona mi occuperò della consulenza in qualità di web project manager ma anche dello sviluppo web in funzione delle esigenze dei potenziali clienti, quindi il mio ruolo sarà sia consulenziale che esecutivo per lo sviluppo web, inoltre mi occuperò anche della gestione editoriale dei contenuti web e del web marketing, quindi con questa varietà di servizi inerenti il mondo della comunicazione e del digital marketing, quale potrebbe essere la formula più adeguata per la mia partita iva? Quella di libero professionista o impresa individuale? In entrambi i casi ricorrerei al regime forfettario perché non credo che per il primo anno supererò i 65.000 euro di fatturato.

Le indichiamo che per poter adottare il Regime Forfettario per la sua Partita Iva, dovrà controllare per prima cosa di non ricadere in nessuna delle cause di esclusione che può trovare elencate qui: Regime Forfettario 2020 nuovi limiti

Non possiamo dirle se per lei il Regime forfettario sia conveniente o meno rispetto a quello ordinario in quanto non effettuiamo calcoli così complessi per ogni singola situazione (non ci è possibile farlo in questo contesto), ma possiamo fornirle alcuni spunti di riflessione.

La differenza sostanziale che si ha tra i due Regime è l’imposta dovuta allo Stato e il modo in cui si calcola il reddito imponibile.

Infatti, mentre nel Regime ordinario si pagano IRPEF, addizionali, ecc e il reddito imponibile si calcola deducendo i costi dai ricavi ottenuti, nel Regime forfettario si paga solo l’imposta sostitutiva e il reddito imponibile viene calcolato applicando il coefficiente di redditività previsto per la propria attività ai ricavi conseguiti.

In particolare, per valutare la convenienza del Regime forfettario per la sua situazione deve verificare che il vantaggio derivante dall’applicazione del 15% dell’imposta sostitutiva (o del 5% se rispetta le condizioni illustrate in questo articolo: Regime forfettario 5%) al posto che Irpef, Irap, addizionali, ecc. non venga vanificato:

  • dal minore importo delle spese forfettarie riconosciute per la sua attività rispetto a quelle effettivamente sostenute per lo svolgimento della stessa. Per esempio se per la sua attività è previsto un coefficiente di redditività del 67% (non sappiamo il suo effettivo coefficiente di redditività, le abbiamo riportato quello della consulenza informatica e della programmazione web), ovvero è stimato che per avere 1000 euro di ricavi ne spende 330. Se, invece, ne spende effettivamente di più il Regime forfettario potrebbe non essere per lei conveniente;
  • dalla perdita della possibilità di dedurre/detrarre altre tipologie di spese dal reddito imponibile (per esempio quelle per carichi familiari). Infatti dal reddito imponibile (determinato con l’applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi) possono essere dedotti unicamente i contributi obbligatori pagati l’anno precedente e si perderà quindi la possibilità di dedurre/detrarre le altre tipologie di spese (carichi familiari, spese mediche, spese ristrutturazione, ecc.). Tali spese potranno essere dedotte/detratte da eventuali altri redditi soggetti ad Irpef.

    Per l’attività di consulenza in qualità di web project manager potrà scegliere uno dei seguenti Codici Ateco:

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    Inizia Gratis

    62.02.00 – Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica
    che include:

    – consulenza su hardware, software e altre tecnologie dell’informazione: analisi dei bisogni e dei problemi degli utenti, consulenza sulla migliore soluzione
    – pianificazione e progettazione di sistemi informatici che integrano l’hardware dei computer, il software e le tecnologie della comunicazione

    70.22.09 – Altre attività di consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale
    che include:

    – consulenza, orientamento e assistenza operativa ad imprese private e al settore pubblico
    – consulenza gestionale e consulenza direzionale: politica e strategia aziendale e di pianificazione, organizzazione, efficienza e controllo, gestione dell’informazione, sviluppo e ristrutturazione aziendale eccetera
    – consulenza in materia di gestione finanziaria: predisposizione di metodi o procedure contabili, programmi di contabilizzazione delle spese, procedure di controllo di bilancio
    – gestione tecnico-finanziaria degli scambi ed investimenti internazionali
    – consulenza in materia di gestione del marketing: analisi e formulazione di una strategia di marketing, formulazioni di politiche in materia di servizio clienti, di prezzi, canali di pubblicità e distribuzione, design eccetera
    – consulenza in materia di gestione delle risorse umane: politiche, pratiche e procedure nel campo delle risorse umane; reclutamento, compensi, benefici, misurazione e valutazione delle prestazioni; adeguamento ai regolamenti governativi nell’ambito della salute, della sicurezza, delle retribuzioni e dell’equità di trattamento dei lavoratori eccetera
    – consulenza in materia di gestione della produzione: miglioramento delle procedure e sistemi di produzione, automazione del processo di produzione, sicurezza, vigilanza e protezione degli impianti
    – consulenza ed assistenza per il conseguimento di certificazioni di qualità
    – consulenza sulle fasi di avvio di un’impresa (start up)

    Il coefficiente di redditività associato al primo Codice Ateco è del 67% mentre quello associato al secondo Codice Ateco è del 78%: il coefficiente di redditività va applicato ai ricavi conseguiti per ottenere il reddito imponibile su cui calcolare imposta e contributi da versare.

    Questa attività prevede l’iscrizione come libero professionista alla Gestione Separata Inps, a cui versare i contributi per il 25,98% del suo reddito.

    L’attività di sviluppo web prevede l’adozione del seguente Codice Ateco:

    62.01.00 – Produzione di software non connesso all’edizione
    che include:

    – progettazione della struttura e dei contenuti e/o la compilazione dei codici informatici necessari per la creazione e implementazione di: software di sistema (inclusi gli aggiornamenti), applicazione di software (inclusi gli aggiornamenti), database, pagine web
    – personalizzazione di software, esempio modificando e configurando un’applicazione esistente in modo che essa sia funzionale all’ambiente del sistema informativo dei clienti

    a cui è associato un coefficiente di redditività del 67%.

    Infine, per la gestione editoriale dei contenuti web e del web marketing il Codice Ateco corretto è il seguente:

    73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari
    che include:
    – conduzione di campagne pubblicitarie: collocazione di pubblicità in giornali, periodici, radio, televisioni, internet ed altri mezzi di comunicazione
    – conduzione di campagne di marketing ed altri servizi pubblicitari mirati ad attirare e ad assicurare la fedeltà dei clienti
    – promozione dei prodotti
    – realizzazione di pubblicità aerea
    – distribuzione o consegna di materiale pubblicitario o di campioni
    – consulenza sulla disposizione dei prodotti all’interno del punto vendita
    – realizzazione di pubblicità postale

    Il suo coefficiente è del 78%.

    Queste ultime due attività prevedono invece l’iscrizione in camera di Commercio ed il versamento dei contributi alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, secondo questo schema di reddito (ricavi x coefficiente del di redditività):

    per il reddito compreso tra 0 e 15.953 euro: verserà contributi fissi di circa 3.850 euro;
    per il reddito superiore ai 15.953 euro: oltre ai contributi fissi, li verserà per circa il 24%.
    Essendo iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps e applicando il Forfettario, potrà inoltre richiedere la riduzione del 35% dei contributi da versare.

    Per tutti gli approfondimenti: Regime forfettario riduzione contributi Artigiani e Commercianti.

    Pertanto, se svolgerà tutte le attività descritte, dovrà inscriverle tutte in camera di Commercio, in quanto le attività libero professionali sono qui attratte.

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