Sono dipendente di un’azienda privata con reddito inferiore ai 30.000 nel 2021. Ho iniziato di recente un attività classificabile come “DATA MINING”, attività che prevede il seguimento di alcuni computer collegati 24/7 impiegati a risolvere calcoli complessi inerenti varie blockchain. L’unico costo che avrei è l’energia elettrica in quanto la parte hardware è gia in mio possesso. Il settore è ancora difficilmente classificabile. Informandomi il codice ateco che utilizzano alcuni miei conoscenti per quest’attività è 62.02.00, vi chiedo se posso rientrare nel regime forfettario e la documentazione necessaria per l’eventuale apertura di Partita Iva.
Se vorrà adottare il regime Forfettario per la sua Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa dovrà sincerarsi di rispettare tutti i requisiti da esso previsti: Limiti regime forfettario
Nel suo caso in particolare, avendo indicato di svolgere l’attività in partita ivaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo contemporaneamente a un lavoro dipendente, dovrà sincerarsi di:
- non superare il redditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del da lavoro subordinato di 30.000 l’anno (come da lei indicato);
- non fatturare al suo datore di lavoroIl datore di lavoro rappresenta la persona titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore alle sue dipendenze. Esso può avere personalità giuridica, ad esempio quando il avuto negli ultimi due anni.
Inoltre non dovrà fare concorrenza al suo attuale datore di lavoro, come previsto dal contratto di lavoro dipendente.
Le indichiamo che, per poter aprire una Partita Iva italiana, dovrà avere un conto corrente intestato a lei o all’attività con IBAN italiano.
Il codice AtecoIl codice ATECO è un codice alfanumerico assegnato nel momento in cui si apre una Partita Iva ed è specifico per la tipologia di attività che si da lei indicato è dedicato all’attività della consulenza informatica:
- 62.02.00 – Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica;
che include:
– consulenza su hardware, software e altre tecnologie dell’informazione: analisi dei bisogni e dei problemi degli utenti, consulenza sulla migliore soluzione;
– pianificazione e progettazione di sistemi informatici che integrano l’hardware dei computer, il software e le tecnologie della comunicazione.
Se invece l’attività che andrà a svolgere sarà ricondotta all’elaborazione di dati, il codice Ateco che le indichiamo è:
- 63.11.19 – Altre elaborazioni elettroniche di dati;
che include:
– attività di elaborazione dei dati inclusa l’elaborazione completa e la realizzazione di report specifici ottenuti in base ai dati forniti dai clienti;
– erogazione di servizi automatizzati di elaborazione e data entry.
Se potrà adottare il regime Forfettario, il reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di si calcolerà applicando ai ricaviCorrispettivi per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa. dell’anno (intesi come fatture incassate) il coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice: percentuale associata al suo codice Ateco che in questo caso è per entrambi del 67%. Il restante 33% le sarà riconosciuta come spesa forfettaria.
Il suddetto codice Ateco prevede:
- l’iscrizione in Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio, alla quale verserà il diritto camerale annuale di circa 50€.
- l’iscrizione alla Gestione Artigiani InpsIstituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente a cui è affidata la gestione pensionistica italiana. Tutti i contribuenti devono obbligatoriamente esservi iscritti. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del alla quale verserà contributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono fissi pari a 3.905,76€ fino ad un reddito di 16.243€. Superata tale soglia li verserà nella misura del 24% circa sull’eccedenza.
Se adotterà il regime Forfettario ed essendo iscritto alla Gestione Artigiani Inps, potrà richiedere una riduzione del 35% sui contributi, sia fissi che in percentuale: riduzione contributi Artigiani e Commercianti
Le sottolineiamo che se svolgerà un contestuale lavoro dipendente a tempo pieno, iscrivendosi in Camera di Commercio sarà esonerato dal versamento dei contributi Inps in partita Iva.
Il regime Forfettario prevede inoltre il versamento di un’unica impostaL’imposta è un tributo che prevede il prelevamento coattivo di denaro ad un soggetto per il finanziamento della spesa pubblica in generale. Lo Stato impone il pagamento con aliquotaImporto in percentuale su un determinato totale. Per esempio, l’aliquota dell’Iva è del 22%. L’aliquota è stabilita dalla legge, ed essa va calcolata sulla base imponibile per al 15%, che potrà essere ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività se rispetta alcune condizioni: Regime forfettario imposta sostitutiva 5%