Qual è il codice Ateco da adottare per la gestione di case vacanze di soggetti terzi e delle mie?

Vorrei aprire la partita iva. Occupandomi della gestione di case vacanze di soggetti terzi e delle mie (che ho tramite contratti di affitto): posso utilizzare il codice ateco 68.32.00 iscrivendomi nella gestione INPS commercianti? (no gestione separata) – posso utilizzare anche l’ateco 55.20.51? Avendo i due ateco, due coefficienti di redditività diversi, come funzionerà per il calcolo delle imposte?

 

L’attività svolta può essere classificata come quella di affittacamere (dunque identificata con codice Ateco 55.20.51)  se:

  • l’immobile utilizzato per l’attività è di proprietà, si ha in comodato o si è locatari con possibilità di sub-affitto.
  • si offrono servizi aggiuntivi (ad esempio cambio lenzuola durante il soggiorno dell’ospite, colazione, ecc.) in quanto se l’attività svolta è di mera locazione, il reddito conseguito è un reddito fondiario e non può configurarsi come reddito di impresa.

Al suddetto codice Ateco è associato un coefficiente di redditività pari al 40%.

L’attività di affittacamere prevede:

  • l’iscrizione in Camera di Commercio versando il diritto camerale annuale di 53 € più, in fase di apertura, diritti e bolli di segreteria
  • presentazione della SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) al suo Comune.
  • iscrizione alla gestione Artigiani e Commercianti Inps a cui verserà i contributi.

Se rispetterà tutti i requisiti per adottare il forfettario:

  • verserà l’imposta sostitutiva al 15% o al 5% se rispetterà i requisiti: imposta sostitutiva al 5%
  • per quanto riguarda l’attività di affittacamere è prevista un’agevolazione in riferimento ai contributi: sarà esonerato dal versamento dei contributi fissi, dovrà versare i contributi in percentuale al 24,48%, sul reddito imponibile.
    In quanto iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, potrà richiedere una riduzione del 35% sui contributi. Regime forfettario riduzione contributi artigiani e commercianti
  • il reddito imponibile (la base su cui verranno calcolati imposte e contributi) si ottiene applicando ai ricavi un coefficiente di redditività (percentuale associata al codice Ateco che, nel caso dell’attività di affittacamere è del 40%).

Se l’immobile non è di sua proprietà potrà invece adottare il seguente codice Ateco:

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  • 68.32.00 – Amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi

che include:

– attività delle agenzie incaricate di riscuotere i canoni d’affitto

–   attività delle agenzie incaricate di gestire residence in multiproprietà

– gestione dei servizi effettuati da terzi su immobili di proprietà altrui (property management, building management)

– attività degli amministratori di condomini

Il coefficiente di redditività associato a tale codice Ateco è dell’86%.

Le indichiamo che l’attività di property manager può essere svolta senza iscrizione in Camera di Commercio, ma il corretto inquadramento è dato anche dalla normativa regionale. Pertanto, le consigliamo di contattare la Camera di Commercio della sua provincia per ricevere informazioni specifiche sulla sua situazione e sulla necessità di iscriversi in Camera di Commercio o meno.

Se adotterà il Regime forfettario per la sua attività in Partita Iva, oltre ai contributi (che dipendono dal tipo di inquadramento, libera professione o attività che necessita dell’iscrizione in Camera di Commercio), dovrà versare l’imposta sostitutiva al 15% o al 5% per i primi 5 anni di attività se rispetterà tutti i requisiti: Imposta sostitutiva al 5%.

Se si inquadrerà come libero professionista verserà i contributi alla Gestione separata Inps, in proporzione al reddito, al 27%.

Se si iscriverà alla Gestione artigiani e commercianti Inps invece verserà i contributi secondo questo schema:

  • da 0 euro a 16.243 euro, verserà contributi fissi pari a circa 4.000 euro
  • superato il reddito minimale di 16.243 euro, oltre ai contributi fissi verserà anche i contributi in percentuale, al 24% circa, sull’eccedenza.

Se adotterà il forfettario, in quanto iscritto alla Gestione artigiani e commercianti Inps, potrà beneficiare della riduzione del 35% dei contributi, applicabile sia ai fissi sia ai contributi in percentuale:  Riduzione contributi artigiani e commercianti forfettario.

Se adotterà entrambi i codici Ateco dovrà distinguere i ricavi e a ognuno applicare l’opportuno coefficiente di redditività.

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