Prima Dichiarazione dei Redditi in regime Forfettario

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Dichiarazione dei Redditi in regime forfettario

Se sei un professionista che svolge la propria attività in modo autonomo e vuoi aprire la Partita Iva in regime Forfettario, il fondamentale adempimento fiscale a cui andrai incontro sarà la prima Dichiarazione dei Redditi.

Ma analizziamo prima cosa prevede il regime Forfettario e quali sono le scadenze da rispettare.

Adottare il regime Forfettario per la tua Partita Iva richiede il rispetto di tutti i requisiti da esso previsti. Prevede il versamento di un’unica imposta detta imposta sostitutiva con aliquota al 15%, che può essere ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività se si rispettano alcune condizioni.

A seconda dell’attività che andrai a svolgere, e quindi del codice Ateco che adotterai, sarai classificato come:

  • Libero Professionista iscritto alla Gestione Separata Inps;

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  • Libero Professionista iscritto all’Albo con Cassa Previdenziale specifica.

La base imponibile per il versamento di imposta e contributi è il reddito imponibile, che si calcola applicando ai ricavi il coefficiente di redditività: percentuale associata al tuo codice Ateco.

Importante sottolineare che per ricavi si intendono tutte le fatture incassate durante l’anno d’imposta e non quelle emesse, poiché il regime Forfettario segue il principio di cassa. Quindi se avrai emesso 100 fatture nel 2021, ma solo 40 sono state saldate, allora i tuoi ricavi corrispondono all’importo totale di quelle 40 fatture incassate.

Dichiarazione dei Redditi e il sistema di saldo e acconti

Se hai appena aperto Partita Iva dovrai presentare in sede di Dichiarazione dei Redditi il Modello Unico Persone Fisiche: questo modello vale per tutti coloro che svolgono attività commerciali, artigianali e professionali.

La Dichiarazione viene presentata l’anno successivo rispetto a quello di riferimento. Cosa vuol dire? Se hai aperto Partita Iva nel 2021, la prima Dichiarazione dei Redditi dovrai presentarla a Giugno del 2022.

Essa è caratterizzata dal sistema di saldo e acconti, ovvero ti verrà richiesto di versare:

  • l’imposta sostitutiva e i contributi sul tuo reddito imponibile in riferimento ai ricavi del 2021;
  • gli acconti di imposta e contributi per il 2022 sulla base dei ricavi del 2021;

Il primo anno infatti ti sembrerà di essere soggetto ad una sorta di doppia tassazione. A partire dal secondo anno, il sistema prenderà il giusto via.

Gli adempimenti fiscali però dipendono dalla Gestione Previdenziale a cui sei iscritto.

Andiamo di seguito ad analizzare nel dettaglio le situazioni che si possono prospettare. Non prenderemo come esempio i Liberi Professionisti iscritti all’Albo poiché devono fare riferimento a Casse Previdenziali specifiche ed ognuna ha obblighi e scadenze diverse.

Dichiarazione dei Redditi per i Liberi Professionisti

Analizziamo il Libero Professionista iscritto alla Gestione Separata Inps. Dovrà versare i contributi in misura del 26,23% del suo reddito imponibile.

Se ha aperto la Partita Iva a Gennaio del 2021, il suo primo adempimento sarà la Dichiarazione dei Redditi che andrà presentata il 30 Giugno 2022 con il saldo di imposta sostitutiva e contributi e i primi acconti. Il 30 Novembre dovrà versare il rimanente degli acconti. Ma facciamo un esempio numerico:

Consulente marketing: codice Ateco 73.11.01, coefficiente di redditività 78%

Ricavi 2021: 20.000€

Reddito imponibile lordo: (20.000 x 78%) 15.600€

Contributi da versare: (15.600 x 26,23%) 4.091,88 €

Imposta sostitutiva: (15.600 x 5%) 780€

In questo caso il reddito imponibile netto coincide con quello lordo perché non ci sono contributi versati durante l’anno d’imposta.

30 Giugno 2022

  • Saldo imposta sostitutiva 2021: 780€
  • Saldo contributi 2021: 4.091,88 €
  • Acconto 50% imposta sostitutiva 2022: 390€
  • Acconto 40% contributi 2022: 1.636,75€

E’ possibile rateizzare l’importo dovuto fino a 6 rate, l’ultima dovrà essere obbligatoriamente versata entro il 16 novembre 2023. Le 6 rate saranno così suddivise: 30 giugno 2022, 16 luglio 2022, 20 agosto 2022, 16 settembre 2022, 16 ottobre 2022, 16 novembre 2022. Se la data coincide con un sabato, una domenica o un festivo allora la scadenza sarà fissata al primo giorno lavorativo successivo.

30 Novembre 2022

  • Acconto 50% imposta sostitutiva 2022: 390€
  • Acconto 40% contributi 2022: 1.636,75€

Dichiarazione dei Redditi per Artigiani e Commercianti

Facciamo ora un esempio della prima Dichiarazione dei Redditi di un Commerciante iscritto alla Gestione Commercianti Inps. Tale Gestione prevede contributi fissi per 4.292,42€ fino ad un minimale di 17.504€. Superata questa soglia andrà versato il 24,48% sull’eccedenza. I contributi fissi sono versati in 4 rate: 16 maggio, 20 agosto, 16 novembre e 16 febbraio anno successivo.

Ipotizziamo che la Partita Iva sia stata aperta a Gennaio 2021, il nostro contribuente avrà quindi versato tre delle quattro rate previste. I contributi versati durante l’anno d’imposta saranno dedotti dal reddito imponibile lordo per il versamento dell’imposta sostitutiva.

E-commerce: Codice Ateco 47.91.10, coefficiente di redditività 40%

Ricavi: 30.000

Reddito imponibile lordo: (30.000 x 40%) 12.000€

Contributi versati: (3 rate) 2.987,8€

Contributi eccedenti il minimale: –

Imposta sostitutiva: [(12.000-2.987,8) x 5%] 450,61€

30 Giugno 2022

  • Saldo imposta sostitutiva 2021: 450,61€
  • Acconto 50% imposta sostitutiva 2022: 225,305€
  • Saldo contributi eccedenti il minimale 2021: –
  • Acconto 40% contributi eccedenti il minimale 2022: –

Questi importi potranno essere rateizzati fino a 6 rate, l’ultima rata dovrà necessariamente essere versata entro il 16 novembre 2023.

30 Novembre 2022

  • Acconto 50% imposta sostitutiva 2022: 225,305€
  • Acconto 40% contributi eccedenti il minimale 2022: –

Facciamo adesso un esempio di un Artigiano iscritto alla Gestione Artigiani Inps soggetto al versamento di contributi fissi per 4.208,40 € e al versamento del 24% sull’eccedenza del minimale di 17.504€.

Ipotizziamo anche qui che la Partita Iva sia stata aperta a Gennaio, il nostro contribuente avrà quindi versato tre delle quattro rate previste. I contributi versati durante l’anno d’imposta saranno dedotti dal reddito imponibile lordo per il versamento dell’imposta sostitutiva.

Muratore: codice Ateco 43.39.01 e coefficiente di redditività 86%

Ricavi: 30.000€

Reddito imponibile lordo: (30.000 x 86%) 25.800€

Contributi versati: (3 rate) 2.929,32€

Contributi eccedenti il minimale: [(25.800-17.504) x 24%) 1.991,04€

Imposta sostitutiva: [(25.800-2.929,32) x 5%] 1.143,534€

30 Giugno 2022

  • Saldo imposta sostitutiva 2021: 1.143,534€
  • Saldo contributi eccedenti il minimale 2021: 1.991,04 €
  • Acconto 50% imposta sostitutiva 2022: 571,767€
  • Acconto 40% contributi eccedenti il minimale 2022: 796,42€

Questi importi potranno essere rateizzati fino a 6 rate, l’ultima rata dovrà necessariamente essere versata entro il 16 novembre 2023.

30 Novembre 2022

  • Acconto 50% imposta sostitutiva 2022: 571,767€
  • Acconto 40% contributi eccedenti il minimale 2022: 796,42€

Importante sottolineare che, nel regime Forfettario per i contributi di Artigiani e Commercianti è possibile chiedere una riduzione del 35% sia sui contributi fissi che su quelli eccedenti il minimale.

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