Sono uno sviluppatore software dipendente a tempo indeterminato full-time e vorrei iniziare a lavorare anche come freelancer. Posso accedere al forfettario? Avrò dei limiti di orario? Dovrò emettere fattura presso le aziende con cui collaborerò?
Per poter adottare il Regime forfettario per la sua attività in Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa è necessario essere in possesso di tutti i requisiti richiesti per l’accesso a tale regime fiscaleIl Regime fiscale rappresenta l’insieme di documenti e comportamenti da tenere, previsti dalla normativa, che garantiscono il rispetto delle regole fiscali. Nell’ordinamento italiano sono presenti un regime: Limiti Regime forfettario.
Poiché svolge un contestuale lavoro dipendente, è necessario prestare particolare attenzione alla causa di esclusione relativa a questo tipo di casistica, ovvero la causa di esclusione alla lettera d-bis), della CIRCOLARE N. 10/E, del a 4 aprile 2016, avente ad oggetto “Regime forfetario – legge 23 dicembre 2014, n. 190, articolo 1,commi da 54 a 89, Stabilità 2015”:
- “non possono avvalersi del Regime forfetario […] I soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendenteÈ una delle sei categorie in cui sono classificati i redditi. Derivano da rapporti aventi per oggetto la prestazione di lavoro, con qualsiasi qualifica, alle dipendenze e e/o assimilati di importo superiore a 30.000 euro.
[…] Tale limite, introdotto, con decorrenza 1° gennaio 2016, dalla legge di stabilitàStrumento della politica finanziaria italiana. Viene approvata ogni anno e contiene tutte le modifiche alle entrate/uscite (sia di tipo restrittivo che di tipo espansivo) pubbliche per raggiungere del 2016, non opera se il rapporto di lavoro dipendente è cessato nel corso dell’anno precedente“.
Ne consegue che se nel 2021 ha percepito redditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del da lavoro dipendente superiore a 30.000 euro, allora non potrà adottare il Regime forfettario per la sua attività in Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo.
Se quest’anno rispetterà tutti i requisiti per adottare il Regime forfettario, per poterlo adottare anche il prossimo anno, non dovrà fatturare prevalentemente (per più del 50%) al suo attuale datore di lavoroIl datore di lavoro rappresenta la persona titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore alle sue dipendenze. Esso può avere personalità giuridica, ad esempio quando il o a quello avuto nei due anni precedenti all’apertura della sua Partita Iva o a soggetti direttamente o indirettamente ad esso riconducibili.
Qualora lo facesse, incorrerebbe nella causa di esclusione relativa alla prevalenza che dispone il divieto di fatturare per più del 50% al proprio attuale datore di lavoro o a quello avuto nei due anni precedenti, per ovviare al problema di artificiose modificazioni di rapporti di lavoro subordinati, dove per “artificiose” si intendono modificazioni di contratti di lavoro da subordinato ad autonomo a beneficio esclusivo del datore di lavoro.
Le indichiamo inoltre che per poter aprire la sua Partita Iva, essendo lei anche dipendente, dovrà controllare di non fare concorrenza al suo datore di lavoro, aspetto giuridico presente in ogni contratto di lavoro e del quale noi non forniamo assistenza (le suggeriamo in questo caso di rivolgersi direttamente ad un consulente del lavoro).
Se adotterà il Forfettario, il reddito da Partita Iva non farà cumulo con quello da dipendente ed il limite dei 65.000 euro sarà riferito unicamente ai ricaviCorrispettivi per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa. da Partita Iva.
Oltre al versamento dei contributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono previdenziali (la cui misura dipende dalla cassa previdenziale alla quale si è iscritti), il Regime forfettario prevede che si versi anche l’imposta sostitutivaImposta prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5% al 15% o al 5% per i primi 5 anni di attività se si rispettano determinati requisiti: Imposta sostitutiva al 5%.
Nel suo caso specifico, relativamente all’applicabilità dell’aliquotaImporto in percentuale su un determinato totale. Per esempio, l’aliquota dell’Iva è del 22%. L’aliquota è stabilita dalla legge, ed essa va calcolata sulla base imponibile per dell’impostaL’imposta è un tributo che prevede il prelevamento coattivo di denaro ad un soggetto per il finanziamento della spesa pubblica in generale. Lo Stato impone il pagamento sostitutiva al 5%, bisogna considerare il limite riguardante la mera prosecuzione il quale dispone che non potrà applicare l’imposta sostitutiva al 5% per i primi 5 anni di attività se l’attività che andrà a svolgere in Partita Iva è una mera prosecuzione dell’attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro subordinato o autonomo.
A tal proposito evidenziamo che non è considerata “mera prosecuzione” un rapporto di lavoro dipendente o un lavoro autonomoEsercizio abituale di arti e professioni. inferiore a 18 mesi.
Il lavoro autonomo non prevede il vincolo orario come accade per il lavoro subordinato: sarà pertanto lei a gestire la sua attività a seconda della sua disponibilità.
L’attività in Partita Iva prevede che si fatturi nei confronti delle aziende con le quali si collabora e a chi la pagherà.
Evidenziamo che, essendo lei un dipendente full-time, svolgendo l’attività di sviluppatore software il corretto inquadramento fiscale (e anche più conveniente a livello contributivo) è l’iscrizione in Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio come artigiano: in questo modo infatti, avendo il contestuale lavoro dipendente a tempo pieno, sarà esonerato dal versamento dei contributi InpsIstituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente a cui è affidata la gestione pensionistica italiana. Tutti i contribuenti devono obbligatoriamente esservi iscritti. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del.