Vorrei aprire partita iva come agente di commercio ma ogni tanto lavoro come speaker pubblicitario, possono coesistere le 2 cose?
L’Agente di commercio non può, contemporaneamente, svolgere attività di agente di affari o altre attività di mediazione né lavorare come dipendente, a meno che non sia dipendente pubblico, con impegno part-time non superiore al 50%.
Potrà adottare il forfettario per la sua attività in Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa se rispetterà tutti i requisiti richiesti: Limiti forfettario.
Le indichiamo che per poter svolgere l’attività di agente di commercio, è necessario essere in possesso di alcuni requisiti come ad esempio: diploma in materie commerciali, laurea o frequenza del corso previsto per agenti e rappresentanti di commercio. E’ inoltre richiesto il mandato dell’azienda che affida l’incarico.
Le consigliamo in ogni caso di rivolgersi alla Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio della sua provincia in modo tale da assicurarsi di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti.
Per poter svolgere l’attività di agente di commercio, potrà adottare il seguente codice AtecoIl codice ATECO è un codice alfanumerico assegnato nel momento in cui si apre una Partita Iva ed è specifico per la tipologia di attività che si:
- 46.19.01 – “Agenti e rappresentanti di vari prodotti senza prevalenza di alcuno”
A tale codice Ateco è associato un coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice pari al 62%.
Dovrà iscriversi in Camera di Commercio (alla quale, annualmente, verserà il diritto camerale) e verserà i contributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono:
- alla Gestione artigiani e commercianti InpsIstituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente a cui è affidata la gestione pensionistica italiana. Tutti i contribuenti devono obbligatoriamente esservi iscritti. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del, secondo questo schema:
– da 0 euro a 16.243 euro verserà contributi fissi pari a circa 4.000 euro
– superato il redditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del minimale di 16.243 euro, oltre ai contributi fissi, verserà i contributi anche in percentuale, al 24% circa, sull’eccedenza:Se adotterà il forfettario, in quanto iscritto alla Gestione artigiani e commercianti Inps, potrà beneficiare della riduzione del 35% dei contributi, applicabile sia ai fissi, sia ai contributi in percentuale: Riduzione contributi artigiani e commercianti.
- all’ENASARCOEnte Nazionale di Assistenza per gli Agenti e Rappresentanti di Commercio (ENASARCO) nato nel 1938. È oggi un soggetto di diritto privato che persegue finalità di pubblico: per importi e scadenze le consigliamo di contattare direttamente la predetta cassa previdenziale specifica.
Se adotterà il forfettario, oltre ai contributi, verserà anche l’imposta sostitutivaImposta prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5% al 15% o al 5%, per i primi 5 anni di attività se rispetterà i tre requisiti richiesti: Imposta sostitutiva 5%.