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Pensionati e Regime Forfettario
Rientri nella categoria dei pensionati e vuoi continuare a svolgere la tua professione in modo autonomo avvalendoti del Regime Forfettario?
Cosa comportano i cambiamenti del Regime Forfettario per i pensionati che vogliono accedere a questo Regime fiscaleIl Regime fiscale rappresenta l’insieme di documenti e comportamenti da tenere, previsti dalla normativa, che garantiscono il rispetto delle regole fiscali. Nell’ordinamento italiano sono presenti un regime ordinario, un regime ordinario leggermente semplificato (riservato alle attività che hanno conseguito ricavi inferiori a 400.000 euro se... Leggi o continuare ad applicarlo?
Analizziamo i cambiamenti che sono avvenuti per i pensionati che vogliono continuare a svolgere un’attività in Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo è oggetto di “armonizzazione” europea, ciò significa che sostanzialmente vi saranno le medesime regole all’interno dei Paesi membri,... Leggi.
Pensionati e Regime Forfettario: cos’è cambiato?
Per analizzare le regole che sono previste per i pensionati che si vogliono avvalere del Regime Forfettario, ricordiamo che i redditi da pensione sono considerati come redditi da lavoro dipendente.
Nel 2019 l’accesso al Regime Forfettario era consentito a tutti i pensionati e lavoratori dipendenti, senza limiti di reddito.
Con la Legge di Bilancio 2020 le regole sono cambiate e possono accedere al Regime Forfettario i dipendenti (e quindi i pensionati) con reddito non superiore a 30.000 euro all’anno.
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Si dice infatti che non potranno applicare il Forfettario:
“d-ter) i soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, di cui rispettivamente agli articoli 49 e 50 del testo unico delle imposte sui redditi, […], eccedenti l’importo di 30.000 euro; la verifica di tale soglia è irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato.”
Pertanto, con redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente si intendono anche i redditi percepiti da pensioni di ogni genere e gli assegni ad essi equiparati, come specifica l’articolo 49 del Testo Unico delle imposte sui redditi.
Questa però non è l’unica causa di esclusione da tenere in considerazione per i soggetti che percepiscono redditi da pensione (o assimilati).
Infatti non potranno avere accesso al Regime Forfettario:
“le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta, ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro”.
In sostanza, possono far parte del Regime Forfettario coloro che percepiscono redditi da lavoro dipendente o da pensione non superiori ai 30.000 euro all’anno e a condizione (oltre a tutte le altre previste) che il loro cliente prevalente NON sia uno dei datori di lavoro attuali o avuti nel biennio precedente.
Con il termine prevalente, si intende che le fatture percepite dal datore di lavoro attuale o avuto nei due anni precedenti non superino il 50% di quelle totali.
Se la Legge di Bilancio 2021 dovesse apportare ulteriori cambiamenti alla disciplina fiscale del Forfettario per i titolari di pensione, aggiorneremo prontamente l’articolo.
Ex datore di lavoro: i chiarimenti dell’Agenzia delle EntrateAgenzia pubblica italiana che si occupa della gestione delle entrate fiscali italiane. Può in qualsiasi momento svolgere controlli ed accertamenti per verificare il rispetto delle norme di tipo fiscale e tributario da parte dei contribuenti. Questo ente possiede un proprio statuto e appositi regolamenti che... Leggi
Nella Circolare N. 9 del 10 Aprile 2019 l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti su tale causa di esclusione.
Quando deve essere verificata la causa di esclusione?
La causa di esclusione deve essere valutata al termine dell’anno in cui si applica il Regime Forfettario, perché solo allora si può valutare la prevalenza o meno dei ricavi percepiti.
Ad esempio, un contribuente che accede al Regime forfettario nel 2020, solo al termine dell’anno dovrà controllare se è verificata la causa di esclusione.
Se al termine dell’anno è verificata tale causa ostativa (le fatture incassate sono per più del 50% nei confronti dell’attuale o ex datore di lavoro), la fuoriuscita dal Regime Forfettario avverrà nel 2021.
Nel 2022 potrà tornare ad applicare il Regime Forfettario se rispetterà tutte le condizioni richieste.
Ci sono delle eccezioni?
L’Agenzia delle Entrate chiarisce che la causa di esclusione non opera in alcuni casi:
- se il rapporto di lavoro dipendente si è concluso prima del biennio precedente
Ad esempio, se applichi il Regime Forfettario nel 2020, la causa di esclusione non opera se hai terminato il rapporto di lavoro entro il 31 Dicembre 2017, quindi anche se fatturi prevalentemente nei confronti del tuo ex datore di lavoro potrai applicare il Regime Forfettario anche nel 2021 (se rispetti tutti gli altri requisiti);
- per i pensionati, se il pensionamento è obbligatorio ai termini di legge
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Questo articolo ha 2 commenti.
Sono un insegnante pensionato dall’anno 2003 e da sempre svolgo l’attività di ingegnere libero professionista. Nel corso dell’anno 2020 ho aderito al regime forfettario avendo percepito nell’anno 2019 ricavi inferiori a 65.000 euro e, contestualmente, l’importo lordo della mia pensione era risultato inferiore a € 30.000. Nell’anno 2020 la mia pensione ha superato di pochissimo l’importo lordo di € 30.000 mentre i ricavi complessivi (quelli da pensione + quelli derivati dall’attività professionale) sono risultati abbondantemente al di sotto della soglia di € 65.000.
Con questi dati posso permanere nel regime forfettario ?
Buonasera Odoardo,
avendo lei percepito nel 2020 reddito da pensione superiore ai 30.000 euro, ricade in una delle cause di esclusione al Forfettario e pertanto quest’anno dovrà adottare per la sua Partita Iva il Regime Ordinario semplificato.
Tale Regime fiscale prevede che il reddito percepito in pensione faccia cumulo con quello da Partita Iva e su di esso verserà scaglioni Irpef più alti.
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La ringraziamo e le auguriamo buona serata!