Partita Iva per Ristrutturazioni Edili

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Come aprire un’impresa di ristrutturazioni edili in regime forfettario?

Per aprire una partita Iva in regime forfettario e svolgere ristrutturazioni edili è necessario, prima di tutto, verificare di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti: Limiti forfettario.

Se, con la sua partita Iva, di occuperà di ristrutturazioni edili, potrà scegliere il seguente codice Ateco:

  • 41.20.00 – Costruzione di edifici residenziali e non residenziali.

Che include:

  • costruzione di tutti i tipi di edifici residenziali: case monofamiliari, case plurifamiliari, inclusi edifici multipiano;
  • costruzione di tutti i tipi di edifici non residenziali: fabbricati ad uso industriale (ad esempio, fabbriche, officine, capannoni), ospedali, scuole, fabbricati per uffici, alberghi, negozi, centri commerciali, ristoranti, aeroporti, impianti sportivi al coperto, parcheggi coperti, inclusi i parcheggi sotterranei, magazzini, edifici religiosi;
  • assemblaggio e montaggio di strutture prefabbricate in cantiere;
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  • ricostruzione e ristrutturazione di strutture residenziali già esistenti, incluso il restauro di edifici storici e monumentali.

Nel caso possa aderire al regime Forfettario, il reddito imponibile si calcolerà applicando ai ricavi dell’anno (intesi come fatture incassate) il coefficiente di redditività: percentuale associata ad ogni codice Ateco.

In questo caso il coefficiente di redditività è del 86%. Ciò significa che l’86% dei suoi ricavi saranno soggetti ad imposta e contributi, il restante 14% le verrà riconosciuto come “spesa forfettaria”.

Dovrà iscriversi in Camera di Commercio in qualità di Artigiano, a cui verserà il diritto camera annuale di circa 50 euro, bolli e diritti di segreteria in fase di iscrizione.

Approfondisci: Diritto Annuale

Verserà i contributi alla Gestione Artigiani Inps, secondo il seguente schema:

  • per il reddito compreso tra 0 euro e 17.504 euro: verserà contributi fissi di circa 4.200 euro
  • superato il reddito minimale di 17.504 euro: oltre ai contributi fissi, li verserà anche in percentuale al 24% circa.

Trattandosi di attività artigianale dovrà iscriversi all’INAIL e versare annualmente il premio sulla base della percentuale di rischio della sua attività.

Se adotterà il forfettario, in quanto iscritto alla Gestione artigiani e commercianti INPS, potrà beneficiare della riduzione del 35% dei contributi: Riduzione contributi artigiani e commercianti.

Adottando il forfettario dovrà versare anche l’imposta sostitutiva al 15% o al 5% per i primi 5 anni di attività. Per applicare l’imposta sostitutiva al 5%, dovrà rispettare i requisiti richiesti: Imposta sostitutiva al 5%.

Per completezza di informazione le indichiamo che per l’iscrizione in Camera di Commercio sono necessari Pec e firma digitale.

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