Partita Iva per personal trainer

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Come aprire Partita Iva per personal trainer

Se vuoi aprire Partita Iva per personal trainer, la prima cosa da fare è adottare il codice Ateco relativo all’attività che vorrai svolgere in maniera autonoma e successivamente iscriverti presso la relativa Gestione previdenziale.

Il Codice Ateco che dovrai scegliere per la tua Partita Iva è il seguente:

  • 85.51.00 – Corsi sportivi e ricreativi
    Che include le attività di:

    • formazione sportiva (calcio, baseball, basket, cricket eccetera)
    • centri e campi scuola per la formazione sportiva
    • corsi di ginnastica
    • corsi o scuole di equitazione
    • corsi di nuoto
    • Calcola gratis le tasse da pagare e richiedi assistenza fiscale​

      Inizia Gratis
    • istruttori, insegnanti ed allenatori sportivi
    • corsi di arti marziali
    • corsi di giochi di carte (esempio bridge)
    • corsi di yoga

Se lavorerai con privati, dovrai iscriverti alla Gestione Separata Inps a cui versare i contributi, mentre se lavorerai con palestre, associazioni, ecc., dovrai procedere all’iscrizione presso l’Ex Enpals.

A questo punto dovrai scegliere il Regime Fiscale da adottare e la tua scelta potrà ricadere sul Forfettario o Ordinario semplificato.

Ma quali sono le differenze tra questi due regimi fiscali?

Il Regime Forfettario, considerato “agevolato” per i numerosi vantaggi fiscali e contabili che porta, prevede che:

  • si paghi un’unica imposta, detta sostitutiva, che sostituisce appunto tutte le altre dell’Ordinario semplificato (Irpef, Irap, ecc.);
  • imposta e contributi si versino sul reddito imponibile, calcolato applicando il coefficiente di redditività associato al tuo Codice Ateco ai ricavi conseguiti;
  • le spese siano determinate in modo forfettario in base al coefficiente di redditività specifico associato al tuo Codice Ateco;
  • non si applichi la ritenuta d’acconto del 20% ai tuoi compensi;
  • non si abbia l’obbligo di fatturazione elettronica se si sono percepiti ricavi inferiori a 25.000 euro nel 2021. Dal 2024, invece, tutti i contribuenti avranno l’obbligo di fatturazione elettronica;
  • non si applichi l’Iva sulle fatture ma soltanto un’imposta di bollo di 2 euro per tutte le fatture superiori ai 77,47 euro.

Per poter applicare questo regime fiscale bisogna rispettare determinati requisiti, il più importante è non superare il limite di 85.000 euro di ricavi da Partita Iva all’anno.

Il Regime Ordinario Semplificato prevede che non si superino invece i 400.000 euro di ricavi all’anno se vendi servizi e i 700.000 euro se svolgi un altro tipo di attività ed inoltre bisogna obbligatoriamente registrare:

  • beni ammortizzabili
  • incassi e pagamenti
  • fatture di vendita e di acquisto

Le caratteristiche del Regime Ordinario semplificato sono le seguenti:

  • Irpef da versare secondo il classico meccanismo a scaglioni;
  • si devono versare eventualmente anche Irap, addizionali regionali e comunali, ecc.;
  • versamento dell’Iva;
  • obbligo della fatturazione elettronica;
  • devi applicare la ritenuta d’acconto del 20% sui compensi.

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