Partita Iva per parrucchieri

Iscriviti gratis e ricevi subito assistenza fiscale gratuita

All’interno della piattaforma FlexSuite puoi anche simulare le tasse da pagare, scaricare guide fiscali, utilizzare il gestionale di fatturazione e molto altro.

Partita Iva per parrucchieri

Come aprire Partita Iva per parrucchieri

Vuoi aprire partita iva per parrucchieri? Questi sono i passaggi importanti da seguire:

  • Controllare di rispettare i requisiti professionali richiesti per svolgere tale attività e l’idoneità igienico/sanitaria del locale e delle attrezzature utilizzate;
  • Adottare il Codice Ateco seguente:

96.02.01 – Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere

Che include:
– servizi di barbiere, parrucchiere
– attività di lavatura, taglio, messa in piega, tintura, ondulatura, lisciatura e simili trattamenti dei capelli per uomini e donne

Calcola gratis le tasse da pagare e richiedi assistenza fiscale​

Inizia Gratis

Inoltre sarà necessario:

  • Iscriverti in Camera di Commercio come artigiano;
  • Iscriverti alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps;
  • Presentare la Scia, Segnalazione certificata di inizio attività, al comune in cui ha sede la Partita Iva;

Dovrai inoltre scegliere il Regime Fiscale più adatto a te e ai tuoi potenziali ricavi.

Potrai scegliere tra i seguenti regimi fiscali:

Regime Forfettario

Questo regime prevede numerosi vantaggi tra cui:

  • spese determinate forfettariamente in base al coefficiente di redditività associato al tuo Codice Ateco, che per te che sei un parrucchiere è del 67%;
  • nessun obbligo di fatturazione elettronica se hai percepito ricavi inferiori a 25.000 euro nel 2021. Dal 2024, invece, tutti i contribuenti avranno l’obbligo di fatturazione elettronica;
  • nessun obbligo di inviare lo spesometro;
  • non applicazione dell’Iva in fattura ma soltanto un’imposta di bollo di 2 euro nel caso le tue fatture superino i 77,47 euro di importo.

Per poter adottare il Forfettario è però necessario rispettare specifici requisiti.

Regime Semplificato

In questo caso non bisogna superare i 400.000 euro di ricavi all’anno.

Inoltre è necessario registrare:

  • beni ammortizzabili
  • incassi e pagamenti
  • fatture di vendita e di acquisto

Inoltre dovrai:

  • versare l’Irpef a scaglioni, la cui prima aliquota è del 23%;
  • versare l’Irap, addizionali, ecc.;
  • dichiarare l’Iva;
  • emettere obbligatoriamente fatture elettroniche.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ARTICOLI SIMILI