Posso inserire più codici Ateco nella stessa Partita IvaCodice composto da 11 cifre che identifica precisamente una determinata impresa. La sequenza numerica è preceduta dalla sigla identificativa del Paese in cui si esercita l’attività d’impresa...?
Partita IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo... con più Codici Ateco: è possibile? Questa è una domanda che viene posta frequentemente e che spesso genera qualche dubbio.
Cerchiamo dunque di fare assieme un po’ di chiarezza a riguardo.
Iniziamo subito con il dire che sì, è possibile inserire più codici Ateco nella stessa Partita Iva.
È possibile aggiungere più Codici Ateco sia al momento dell’apertura della Partita Iva stessa, sia in un secondo momento. Vediamo come:
Aggiunta Codice AtecoIl codice ATECO è un codice alfanumerico assegnato nel momento in cui si apre una Partita Iva ed è specifico per la tipologia di attività che si... Leggi al momento dell’apertura della Partita Iva
Nel momento in cui deciderai di aprire la tua Partita Iva, dovrai presentare il modello AA9/12 (ovvero il modulo previsto per le imprese individuali e i lavoratori autonomi), rintracciabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Tale modello deve necessariamente essere presentato, correttamente compilato, entro 30 giorni dalla data di inizio attività.
All’interno del modello AA9/12 dovrai inserire i tuoi dati, i dati della tua attività e in questa circostanza avrai la possibilità di inserire più codice Ateco che convivranno sulla medesima Partita Iva.
Aggiunta del Codice Ateco successiva all’apertura
Qualora tu fossi già titolare di una Partita Iva e volessi semplicemente inserire uno o più nuovi Codici Ateco, potrai farlo sempre attraverso il modello AA9/12, da inviare all’Agenzia delle EntrateAgenzia pubblica italiana che si occupa della gestione delle entrate fiscali italiane. Può in qualsiasi momento svolgere controlli ed accertamenti per verificare il rispetto delle norme di....
Attraverso questo modulo comunicherai la tua intenzione di aggiunta di Codice Ateco all’Agenzia delle Entrate.
Nel caso in cui il nuove Codice Ateco si riferisse ad un’attività che necessita della presentazione della SCIAScia sta per Segnalazione certificata di inizio attività. E' un documento che deve essere presentato da tutte le attività economiche soggette a verifica (Segnalazione Certificata Inizio Attività), allora dovrai richiederla al tuo Comune di riferimento, entro 30 giorni dall’inizio della nuova attività.
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Inizia GratisN.B. È possibile aggiungere più Codici Ateco ad una singola Partita Iva, ma non è possibile che questi seguano Regimi fiscali differenti: necessariamente dovranno seguire il medesimo Regime fiscaleIl Regime fiscale rappresenta l’insieme di documenti e comportamenti da tenere, previsti dalla normativa, che garantiscono il rispetto delle regole fiscali. Nell’ordinamento italiano sono presenti un regime... e saranno tassati secondo le regole previste da tale Regime.
Cosa accade se si aggiunge un nuovo Codice Ateco ad una Partita Iva che segue il Regime forfettarioRegime forfettario. Il Regime forfettario è uno dei tre Regimi fiscali che puoi adottare per la tua Partita Iva in Italia. È considerato il Regime di vantaggio... Leggi? Vediamolo di seguito.
Aggiunta di nuovi Codici Ateco e Partita Iva in Regime forfettario: cosa accade?
Fino ad ora abbiamo visto semplicemente se più Codici Ateco possono convivere sulla medesima Partita Iva, ma cosa accade se per tale Partita Iva si adotta il Regime forfettario?
Come sappiamo il Regime forfettario richiede che vengano rispettati alcuni requisiti per potervi accedere, il primo che solitamente viene menzionato è il limite di 65.000€ di ricaviIncassi percepiti per la cessione di beni o la prestazione di servizi, che caratterizzano l'attività d'impresa. Leggi durante l’anno. A tal proposito è importante segnalare che tutti i ricavi che conseguirai svolgendo le diverse attività, identificate attraverso i differenti Codici Ateco, concorreranno alla formazione dei ricavi, pertanto al raggiungimento del limite di 65.000€.
Il reddito imponibileIl reddito imponibile è la base sulla quale si calcolano imposte e contributi da versare. Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si ottiene dall'applicazione del coefficiente di... (ovvero la base su cui si calcolano imposte e contributiI contributi, come suggerisce il nome, sono una tipologia di tributo che viene richiesto obbligatoriamente al soggetto contribuente da parte della Pubblica Amministrazione. Quindi i contributi sono...) del Regime forfettario si ottiene, applicando ai ricavi, il cosiddetto coefficiente di redditivitàIl coefficiente di redditività è un termine che appartiene al Regime Forfettario. Rappresenta la percentuale da considerare, sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile. Ogni codice... Leggi. Il coefficiente di redditività è una percentuale associata al Codice Ateco: può accadere che più attività, con Codice Ateco differente, appartengano allo stesso settore. Può altresì accadere che più attività non appartengano allo stesso settore.
In questi casi, cosa accade?
1) Se le attività appartengono allo stesso settore
Se le attività appartengono allo stesso settore avranno il medesimo coefficiente di redditività. In questo caso non è necessario distinguere le attività e, per ottenere il redditoInsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di tempo - in genere coincidente con l'anno solare - a seguito dell'esercizio di un'attività, del... imponibile, dovrai sommare i ricavi conseguiti con lo svolgimento delle attività appartenenti allo stesso settore e alla somma di essi applicherai il coefficiente di redditività previsto per quei Codici Ateco. Con il risultato ottenuto calcolerai l’imposta sostitutivaImposta prevista per tutti i contribuenti soggetti al Regime Forfettario. È un’unica imposta che sostituisce tutte le altre pagate nei regimi ordinari, essa ha un’aliquota del 5%... applicando l’aliquotaImporto in percentuale su un determinato totale. Per esempio, l’aliquota dell’Iva è del 22%. L’aliquota è stabilita dalla legge, ed essa va calcolata sulla base imponibile per... Leggi del 15% o del 5% (se rispetterai tutti i requisiti per tale riduzione).
2) Se le attività appartengono a settori diversi
Se le attività appartengono a settori diversi, dovrai necessariamente distinguere i ricavi delle diverse attività e ad essi applicherai il rispettivo coefficiente di redditività. Ad ogni risultato ottenuto applicherai l’aliquota per il calcolo dell’impostaL’imposta è un tributo che prevede il prelevamento coattivo di denaro ad un soggetto per il finanziamento della spesa pubblica in generale. Lo Stato impone il pagamento... Leggi sostitutiva.
Mentre per i contributi, cosa accade?
Sappiamo che i contributi possono essere versati:
- alla Gestione SeparataGestione Inps a cui hanno l’obbligo di iscriversi tutti i contribuenti la cui attività non prevede una cassa previdenziale specifica. Sono tenuti all’iscrizione in questa apposita gestione... Leggi InpsIstituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente a cui è affidata la gestione pensionistica italiana. Tutti i contribuenti devono obbligatoriamente esservi iscritti. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del...
- alla Gestione Artigiani/Commercianti
- ad una Cassa previdenziale specifica
Se le diverse attività prevedono l’iscrizione alla stessa Cassa previdenziale, non si pone alcun problema.
Se invece prevedono l’iscrizione a casse previdenziali differenti, si possono osservare diversi scenari.
In linea generale (dunque NON considerando le eccezioni che andrebbero analizzate singolarmente):
- Se le attività che svolgi in Partita Iva prevedono l’iscrizione a diverse casse previdenziali (escluse le casse previdenziali specifiche) e se la Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio... “accetta” che le altre attività che svolgi possano essere iscritte in Camera di Commercio e conseguentemente alla Gestione Artigiani/Commercianti, verserai i contributi esclusivamente alla Gestione Artigiani/Commercianti. Possiamo dire che la Camera di Commercio tende ad “attrarre” le attività secondarie che, pur prevedendo l’iscrizione alla Gestione Separata, possono essere iscritte anche in Camera di Commercio.
- Se le attività che svolgi prevedono l’iscrizione a diverse casse previdenziali (escluse le casse previdenziali specifiche) MA la Camera di Commercio respinge la tua richiesta di iscrizione alla stessa di determinate attività che svolgi, allora dovrai versare i contributi ad entrambe le Gestioni previdenziali, sia alla Gestione Artigiani/Commercianti, sia alla Gestione Separata Inps.
- Se anche solo una delle attività che svolgi in Partita Iva richiede l’iscrizione ad una Cassa Previdenziale Specifica, allora dovrai far riferimento alla Cassa Previdenziale Specifica al fine di comprendere in che modo dovrai versare i contributi e se la suddetta Cassa Specifica ti “accetterà” ancora come iscritto.
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