Intervista a Barbara Bassi fondatrice di OnlineItalianClasses e consulente di comunicazione

Intervista a Barbara Bassi fondatrice di OnlineItalianClasses e consulente di comunicazione, come affronta il fisco italiano e la sua attività a Partita Iva.

All’inizio del 2020 ho iniziato come libera professionista una collaborazione con un’azienda per la quale dovevo fornire dei contenuti, la collaborazione era di tipo continuativo e doveva durare anni.

Il problema è che poi per colpa del Covid questo cliente ha smesso di pagarmi, questo per me è stato l’effetto grosso del Covid, in quanto i suoi dipendenti erano in cassa integrazione mentre noi a Partita Iva venivamo trattati come fornitori a cui venivano ritardati i pagamenti.

Dall’altro lato, però gli effetti negativi del Covid mi hanno dato la spinta per intraprendere un percorso imprenditoriale totalmente basato sulle mie gambe senza dipendere da altri ed è partito bene al punto che non ho potuto usufruire di tutti questi bonus del governo per i liberi professionisti.

Barbara Bassi – Fondatrice di OnlineItalianClasses e consulente di comunicazione

Buongiorno Barbara ci racconta di che cosa si occupa?

Lavoro come libera professionista al 100%! Principalmente mi occupo di scrivere contenuti per le aziende in ottica di marketing e comunicazione. 

Poi parallelamente a questa attività ho intrapreso un percorso di insegnamento online della lingua italiana rivolto esclusivamente a stranieri.

Ho iniziato come insegnante dopo aver fatto la dovuta formazione per comprendere un po’ meglio questo mondo che mi affascinava molto, anche se la mia passione principale rimane la comunicazione e il marketing.

Per cui ho avviato una piccola scuola di italiano per stranieri online attraverso le mie competenze di comunicazione.

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Il tutto seguito da una commercialista di FlexTax che mi ha aiutata molto nel capire come potevo sviluppare questo progetto parallelo, ho dovuto per esempio aprire un secondo Codice Ateco cosa che non sapevo minimamente.

Come vede l’andamento di questo suo settore per i prossimi tre anni?

Ho iniziato questo progetto imprenditoriale, perché il lavoro del libero professionista nel campo della comunicazione è molto difficile.

Soprattutto è difficile riuscire a scalare vista l’alta competizione e la saturazione del mercato italiano.

Invece nell’altro percorso su cui mi sto concentrando che si rivolge all’estero vedo molto potenziale, perché tante persone sono attratte da tutto ciò che è italianità, non soltanto la lingua, anche tutta la parte che sfocia nell’ambito del turismo piuttosto che nell’ambito della cucina. E la lingua italiana è un po’ il legame. 

Quindi io vedo una crescita, proprio perché questo percorso mi consente di creare partnership e relazioni con altri interlocutori che siano aziende o liberi professionisti che operano in questi settori paralleli e che spero possano essere proficue.

Nel suo caso il Covid ha causato dei problemi professionalmente parlando?

Sì in un modo un po’ diverso rispetto a quello che si sente sui giornali. All’inizio del 2020 ho iniziato come libera professionista una collaborazione con un’azienda per la quale dovevo fornire dei contenuti, la collaborazione era di tipo continuativo e doveva durare anni.

Il problema è che poi per colpa del Covid questo cliente ha smesso di pagarmi, questo per me è stato l’effetto grosso del Covid, in quanto i suoi dipendenti erano in cassa integrazione mentre noi a Partita Iva venivamo trattati come fornitori a cui venivano ritardati i pagamenti.

Dall’altro lato, però gli effetti negativi del Covid mi hanno dato la spinta per intraprendere un percorso imprenditoriale totalmente basato sulle mie gambe senza dipendere da altri ed è partito bene al punto che non ho potuto usufruire di tutti questi bonus del governo per i liberi professionisti proprio perché non ho riscontrato una diminuzione del fatturato bensì un aumento.

Questa è la mia storia particolare rispetto a quello che di solito si sente.

Confermo è una storia diversa dal solito, ma proprio per questo molto affascinante e invece adesso volevo un suo commento sul fisco italiano

Io non sono una grande esperta.

Fare tutto da soli è molto difficile, inizialmente mi affidavo a mio padre, a un certo punto però le mie casistiche sono diventate troppo specifiche. Ad esempio il fatto che molti miei clienti siano esteri e per questo io debba fare l’Intrastat è una cosa che mio padre ha dovuto imparare e chiaramente era in difficoltà, avevo bisogno di professionisti che mi seguissero.

Per questo ho iniziato a fare delle ricerche online e ho trovato FlexTax (anzi, è stato il mio papà a trovarvi!).

Prima dovevo andare ogni volta a chiedere per ogni mio caso specifico, ora ricevo un supporto sempre molto chiaro e puntuale attraverso la piattaforma. 

Io ho aperto la Partita Iva 5 anni fa e una cosa che è cambiata sono i margini del regime forfettario.

Quando ho iniziato, se superavi i 30.000 euro di fatturato annuo si usciva dal regime forfettario invece adesso questa fascia arriva fino ai 65.000. Questo consente un ampio margine di crescita rimanendo con una tassazione bassa. Io attualmente pago ancora il 5% di tasse, l’anno prossimo passerò al 15%.

Lei ha citato più volte FlexTax ci racconta come si è trovata con noi?

Sono passata a FlexTax nel 2019 quando mi sono resa conto che era necessario strutturarsi in maniera professionale, come una vera propria azienda e quindi avere delle persone a cui affidarsi che si occupassero della parte fiscale, perché un libero professionista ha veramente tante cose a cui pensare e quindi non è che può star dietro a tutto.

Lei usufruisce di tutti i servizi? Quindi anche il simulatore tasse, ecc …?

Io utilizzo molto la piattaforma per la messaggistica, rimango sempre informata grazie a tutte le comunicazioni che vengono mandate quindi questa parte per me è molto importante . Mando moltissimi messaggi 🙂

Quando ho qualche necessità mando subito un messaggio alla mia consulente e devo dire che molto puntualmente mi rispondono – lei o le sue collaboratrici – e mi risolvono i problemi quotidiani.

Ho fatto la preparazione del modulo unico e anche lì tutto il processo è molto comodo, la procedura è intuitiva. 

Non uso tanto FlexInvoice, perché non era personalizzabile come volevo io, ho però visto che il servizio è stato aggiornato, mi è arrivata la comunicazione, ma non ho ancora provato a vedere se gli aggiornamenti vanno a risolvere anche questo mio problema della personalizzazione, mancavano alcune voci che io devo inserire per i clienti esteri.

Infine le chiedo come la  possono contattare i nostri utenti qualora volessero usufruire dei suoi servizi?

Sul mio profilo LinkedIn provo a condensare tutto quello che faccio: www.linkedin.com/in/barbara-bassi-copywriter-teacher-italian/

Per il progetto attuale il sito è www.onlineitalianclasses.com    

Per i servizi di contenuti in ottica di comunicazione le lascio la mail barbara.bassi.pc@gmail.com

 

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