Come richiedere l’indennità ISCRO

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Come richiedere l’indennità ISCRO

Cos’è l’indennità ISCRO?

In questo articolo i liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps potranno trovare informazioni su come richiedere l’indennità ISCRO entro il 31 Ottobre di ciascuno degli anni presi in considerazione, ovvero 2021 (ormai passato), 2022 e 2023.

Come riportato nella legge di Bilancio 2021 (Articolo 1 comma 386), si tratta di una nuova indennità, denominata indennità ISCRO, ovvero Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa.

Ovviamente non tutti i liberi professionisti potranno presentare la loro domanda ma sarà necessario il rispetto di tutti i requisiti previsti dalla Circolare n° 94 del 30-06-2021.

In questo articolo andremo ad analizzare chi sono i reali destinatari, quali sono i requisiti da rispettare, quando presentare la domanda e come.

I destinatari e i requisiti dell’indennità ISCRO

Bisogna sottolineare che l’indennità prende come riferimento il triennio 2021-2023 e pertanto i requisiti dovranno valere per tutti e tre gli anni.

Potranno accedere all’indennità ISCRO tutti i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata Inps che rispettano i seguenti requisiti:

1) Non percepire reddito da pensione

Il primo requisito è quello di non essere titolare di trattamento pensionistico e non essere assicurati presso altre forme previdenziali. È invece compatibile e cumulabile con l’assegno ordinario di invalidità.

2) Reddito di cittadinanza

Non dovrai assolutamente beneficiare del reddito di cittadinanza.

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Questo requisito deve permanere per tutti e tre gli anni di riferimento dell’indennità.

3) Reddito di riferimento

Il libero professionista, nell’anno precedente la domanda, deve aver prodotto un reddito da lavoro in Partita Iva inferiore al 50% della media dei redditi dei tre anni precedenti all’anno precedente di presentazione della domanda.

Quindi il periodo di riferimento varierà a seconda dell’anno in cui si presenta la domanda.

Se per esempio la domanda viene fatta nel 2022, il reddito di riferimento sarà quello della Dichiarazione dei redditi 2021, che deve essere inferiore al 50% della media dei redditi degli anni 2018, 2019 e 2020.

Facciamo un esempio numerico:

  • Anno 2018: 16.000€
  • Anno 2019: 14.000€
  • Anno 2020: 15.000€
  • Somma: 45.000€
  • Media: 15.000€
  • 50% della media: 7.500€

4) Dichiarazione dell’anno precedente

Il libero professionista deve aver dichiarato nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro.

È precisato che, il riferimento è al reddito percepito dalla sola attività in Partita Iva e non anche ad altre tipologie di reddito quale il reddito da lavoro dipendente o parasubordinato o di partecipazione ad impresa.

Potrai individuarlo:

  • nel quadro “RE”, nel caso di attività professionale individuale;
  • nel quadro “RH” nel caso di partecipazione a studi associati;
  • nel quadro “LM”, per i soggetti in regime forfettario.

5) Aver versato tutti i contributi

Per poter fare domanda, dovrai essere in regola con gli adempimenti contributivi e con i versamenti previdenziali obbligatori.

Tale requisito verrà verificato tramite il rilascio del Durc on line.

6) Partita Iva attiva

Dovrai avere la Partita Iva attiva da almeno quattro anni, prendendo come data di riferimento, da un lato la presentazione della domanda ISCRO, e dall’altro la presentazione della domanda all’Agenzia delle Entrate, che ha dato luogo all’iscrizione alla Gestione Separata Inps.

Calcolo, durata e decorrenza dell’indennità ISCRO

Andiamo adesso ad analizzare un punto importante, ovvero a quanto ammonta l’indennità ISCRO e a che base fa riferimento.

L’indennità sarà pari al 25% dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate, e sarà erogato su base semestrale.

Facciamo un esempio numerico: su un reddito di 6.000 euro, la cifra sarà divisa per due (viene erogata infatti per un semestre) e moltiplicata per il 25%. Quindi: (6.000/2)*25%= 750euro. Questo sarà l’importo mensile.

Se non sarà rintracciabile alcuna Dichiarazione dei redditi dei quattro anni precedenti, la domanda non potrà essere accolta.

È chiarito che l’importo mensile dell’indennità non può essere inferiore a 250 euro e superiore a 800 euro: quindi qualora in fase di calcolo questi importi venissero superati, l’erogazione in ogni caso sarebbe pari ai citati importi ne di più ne di meno.

La domanda può essere presentata una sola volta e l’erogazione partirà dal giorno successivo la data di presentazione della domanda per 6 mesi.

Presentazione della domanda

Come richiedere l’indennità ISCRO?

La domanda va presentata esclusivamente per via telematica sul sito dell’Inps entro il 31 Ottobre di ciascuno degli anni presi in considerazione: ovvero 2021, 2022 e 2023.

Le credenziali di accesso per la prestazione della domanda sono:

  • PIN Inps (attenzione: l’INPS non rilascia più nuovi PIN dal 1° ottobre 2020);
  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

In alternativa alla domanda online, si può presentare tramite il servizio Contact Center telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa oppure al numero 06 164164 da cellulare.

Decadenza dei requisiti

Il libero professionista che si avvale dell’indennità ISCRO può perderla se:

  • cessa l’attività in Partita Iva durante il periodo di erogazione. Se il contribuente riceve una rata nel momento in cui l’attività risulta cessata, questa andrà restituita;
  • comincia a percepire trattamento pensionistico;
  • deve iscriversi ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • ottiene il reddito di cittadinanza.

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