Termine di Glossario:

Reverse charge

Il Reverse charge, ovvero l’inversione contabile, è la dicitura che devi apporre nelle fatture che come contribuente forfettario emetti verso clienti per i quali presti servizi appartenenti all’Unione Europea.

Attraverso il meccanismo del reverse charge, il cedente/prestatore emette la fattura non indicando l’IVA in quanto operazione soggetta a reverse charge. Il cessionario/committente, soggetto passivo IVA, procede all’integrazione della fattura ricevuta in reverse charge riportando la corretta aliquota IVA.

Il soggetto che cede un determinato bene o fornisce un determinato servizio dovrà emettere la fattura relativa a tale operazione senza applicare l’IVA, indicando la norma che prevede l’applicazione del reverse charge. Successivamente quando il cliente riceverà la fattura dovrà integrarla con l’aliquota IVA vigente nel suo Paese e iscrivere tale fattura sia nel registro degli acquisti che in quello delle fatture emesse, in modo da rendere neutrale l’effetto dell’imposta.

Per l’Italia se si ricevono fatture con Iva in reverse charge, queste devono  essere integrate con l’aliquota Iva presente in Italia, entro il 16 del mese successivo alla ricezione della fattura, compilando l’apposito F24 ed inserendo il Codice Tributo 6493.

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