Letteralmente significa “tassa piatta”, indica una tipologia di imposta proporzionale che prevede un’aliquota unica e fissa per tutti i livelli di reddito.
La Lega Nord ha elaborato una proposta di flat tax che mira a sostituire tutte le aliquote IRPEF previste fino ad oggi. La flat tax prevede un’unica aliquota fissata al 15%, prevedendo anche una no tax area per i redditi fino a 7.000 euro. Per poter rispettare il principio costituzionale della proporzionalità dell’imposta, sono previsti due scaglioni di reddito da 0 a 35 mila euro e da 35 mila a 50 mila euro per i quali è prevista l’applicazione di una deduzione fissa pari a 3.000 euro.
Tale deduzione si applica sia ai familiari che ai single contribuenti per i soggetti che rientrano nel primo scaglione, mentre per i redditi pari o superiori ai 35.000 euro spetta solamente per i familiari a carico.
Secondo i sostenitori di tale tassa, questa porterebbe ad alcuni vantaggi, come ad esempio il contrasto all’evasione fiscale, la riduzione del carico fiscale per le famiglie e per le imprese, ed infine la semplificazione del sistema delle detrazioni e delle procedure per pagare le numerose imposte attualmente vigenti.
Secondo i più scettici invece questa tassa non porterebbe a nulla di buono, in quanto porterebbe a minori entrate destinate all’erario e l’agevolazione verso chi possiede redditi più alti, non rispettando il principio della proporzionalità e quindi andando contro la costituzione italiana.
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