Flat Tax per giovani medici

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Flat Tax per giovani medici

I giovani medici che decidono di svolgere l’attività professionale in maniera autonoma e abituale, possono accedere alla Flat Tax?

Con Flat Tax si intende il Regime forfettario, che dal 2023 è stato ampliato a tutte le Partite Iva che abbiano conseguito nell’anno precedente ricavi non superiori a 85.000 euro.

I medici che non hanno superato tale limite di ricavi e non rientrano in nessuna delle cause di esclusione possono accedere al Regime forfettario.

NB: Per aderire al Regime forfettario non è previsto alcun limite di età, ma tale Regime si rivolge principalmente ai medici più giovani, che difficilmente raggiungeranno il limite di ricavi nei primi anni di attività.

Il Regime forfettario può essere molto conveniente, dato che prevede l’applicazione di un’unica imposta sostitutiva al 15%, ulteriormente ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività (rispettando alcuni requisiti che vedremo).

Tale imposta sostitutiva prende il posto di Irpef (con aliquote che vanno dal 23% al 43% in base agli scaglioni di reddito), addizionali regionali e comunali, eventuale Irap.

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Flat Tax per giovani medici: i vantaggi

I vantaggi che comporta l’adesione al Regime forfettario, oltre all’imposta sostitutiva, sono numerosi:

  • Sei esonerato dall’obbligo della fatturazione elettronica se hai incassato meno di 25.000 euro nel 2021. Dal 2024, invece, tutti i contribuenti avranno l’obbligo di fatturazione elettronica;
  • Non devi applicare l’Iva in fattura (tuttavia non potrai nemmeno detrarti l’Iva dai tuoi acquisti);
  • Sei esonerato dall’applicazione della ritenuta d’acconto, quindi i soggetti a cui fatturi dovranno pagarti l’intero importo dovuto, senza che ti trattengano il 20% a titolo di ritenuta d’acconto;
  • Sei esonerato dall’obbligo di registrazione delle fatture e dei corrispettivi.

Approfondisci qui: Vantaggi regime forfettario.

Per valutare se il Regime forfettario ti conviene: Regime forfettario conviene?

Flat Tax per giovani medici: requisiti d’accesso

Per poter accedere al Regime forfettario, l’unico limite da rispettare è quello di non aver conseguito l’anno precedente ricavi superiori a 85.000 euro.

Nel valutare il superamento del limite di ricavi, dovrai prendere in considerazione unicamente gli incassi provenienti dall’attività con Partita Iva.

Per approfondire: Regime forfettario calcolo limite 85.000 euro di ricavi.

Inoltre, dovrai accertarti di non far parte di nessuna delle cause di esclusione previste dalla Normativa.

Non puoi infatti aderire al Regime forfettario se:

  • Ti avvali di regimi speciali ai fini della determinazione dell’IVA o di regimi forfettari per la determinazione del reddito (ad esempio agricoltura, agriturismo, vendita tabacchi, etc.);
  • Non sei residente in Italia, a meno che tu sia residente in uno Stato membro dell’Unione Europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo e produca in Italia almeno il 75% del tuo reddito complessivo;
  • La tua attività consiste prevalentemente o esclusivamente nella cessione di fabbricati, porzioni di fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi;
  • Oltre alla tua attività possiedi partecipazioni in: società di persone, associazioni o imprese familiari;
  • Controlli, direttamente o indirettamente, Società a responsabilità limitata o Associazioni in partecipazione che esercitano attività direttamente o indirettamente riconducibili a quella svolta con la Partita Iva individuale;
  • Eserciti la tua attività prevalentemente (più del 50% dei ricavi) nei confronti del tuo attuale datore di lavoro dipendente o di un ex datore di lavoro dei due anni precedenti (o soggetti a questi direttamente o indirettamente riconducibili).
  • Nell’anno precedente hai percepito reddito da dipendente o assimilato per più di 30.000 euro.
  • Nell’anno precedente hai sostenuto spese per collaboratori o dipendenti per più di 20.000 euro.

Per approfondire: Limiti Flat Tax.

MA SE SONO ANCHE DIPENDENTE POSSO APPLICARE IL REGIME FORFETTARIO?

Assolutamente sì: sul reddito da Partita Iva potrai applicare il Regime forfettario, mentre sul reddito da lavoro dipendente verrà applicata l’Irpef.

Ciò, peraltro, è particolarmente conveniente, perché non perderai la possibilità di utilizzare le ordinarie deduzioni e detrazioni Irpef (per figli a carico, interessi sul mutuo, spese mediche, ristrutturazione, etc.).

Tuttavia, dovrai fare attenzione alla causa di esclusione relativa al datore di lavoro dipendente.

Se a fine anno scopri che hai fatturato prevalentemente nei confronti del tuo attuale datore di lavoro dipendente o di un ex datore di lavoro dipendente degli ultimi due anni, allora l’anno successivo sarai escluso dal Regime forfettario.

Eccezione: se prima dell’entrata in vigore della causa di esclusione in esame (1° gennaio 2019) percepivi sia redditi da Partita Iva, sia redditi di lavoro dipendente nei confronti del medesimo datore di lavoro, nel caso in cui i due rapporti di lavoro persistano senza modifiche sostanziali per l’intero periodo di sorveglianza.

Ad esempio, secondo l’Agenzia delle Entrate, è il caso di un contribuente che svolge l’attività di “continuità assistenziale” (ex guardia medica) e l’attività di medicina generale, fornendo assistenza ai propri mutuati nell’ambito del distretto della medesima ASL di competenza.

Dallo svolgimento dell’attività di guardia medica percepisce un reddito di lavoro dipendente, mentre dallo svolgimento dell’attività di assistenza ai mutuati percepisce un reddito di lavoro autonomo dalla medesima ASL di competenza.

Se il duplice rapporto di lavoro (autonomo e dipendente) permane senza subire alcuna modifica sostanziale, non opera la causa di esclusione, in quanto non avviene nessuna artificiosa trasformazione di lavoro dipendente in lavoro autonomo che Norma intende evitare.

Flat Tax per giovani medici: Codice ATECO

Per iniziare a svolgere l’attività di medico in modo autonomo e abituale dovrai innanzitutto aver superato con successo l’esame di Stato, con conseguente iscrizione all’Albo dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri.

Entro 30 giorni dall’inizio dell’attività dovrai poi procedere con la richiesta di apertura della Partita Iva all’Agenzia delle Entrate.

Nel Modello da compilare è richiesto il Codice ATECO previsto per l’attività che andrai a svolgere.

I principali Codici ATECO previsti per le professioni sanitarie sono:

  • 86.22.01 – Prestazioni sanitarie svolte da chirurghi;
  • 86.22.02 – Ambulatori e poliambulatori del Servizio Sanitario Nazionale;
  • 86.22.03 – Attività dei centri di radioterapia;
  • 86.22.04 – Attività dei centri di dialisi;
  • 86.22.05 – Studi di omeopatia e di agopuntura;
  • 86.22.06 – Centri di medicina estetica;
  • 86.22.09 – Altri studi medici specialistici e poliambulatori;
  • 86.23.00 – Attività degli studi odontoiatrici.

A tali Codici ATECO è assegnato un coefficiente di redditività del 78%.

In Regime forfettario, infatti, per la determinazione del Reddito imponibile non si sottraggono i costi effettivamente sostenuti ai ricavi conseguiti, come avviene in Regime ordinario.

Si applica, invece, una percentuale fissa (del 78% per le professioni sanitarie) ai ricavi, così da considerare le spese in modo forfettario (pari al 22% in questo caso).

Per approfondire il meccanismo del coefficiente di redditività: Flat Tax coefficiente di redditività.

Flat Tax per giovani medici: imposta sostitutiva

Per ottenere il Reddito imponibile, come detto, bisogna applicare il coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti.

Il Reddito imponibile così ottenuto sarà soggetto all’imposta sostitutiva al 15%, o al 5% nei primi cinque anni di attività.

NB: non è previsto un limite di età per poter usufruire dell’aliquota al 5%.

Le condizioni per poter applicare l’aliquota ridotta al 5% sono:

  • Non devi aver svolto nei tre anni precedenti una qualsiasi attività di impresa;
  • Non devi avere già svolto la stessa attività in precedenza sotto forma di lavoro autonomo o dipendente;
  • Se rilevi un’attività già avviata da un terzo soggetto, tale attività non deve aver superato il limite di 85.000 euro di ricavi nell’anno precedente.

Per approfondire: Regime forfettario imposta sostitutiva 5%.

Flat Tax per giovani medici: contributi ENPAM

Gli iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri devono iscriversi all’ENPAM (Ente Nazionale Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri), ossia la Cassa previdenziale specifica dedicata ai Medici.

L’ENPAM gestisce diversi tipi di contributi: il Fondo generale (Quota A e Quota B) e i Fondi speciali.

Quota A

I contributi Quota A sono fissi, quindi devono essere pagati indipendentemente dall’ammontare di Reddito conseguito.

Possono essere pagati in un’unica soluzione (entro il 30 aprile) oppure in quattro rate senza interessi (30 aprile, 30 giugno, 30 settembre, 30 novembre).

L’ammontare di contributi fissi, aggiornato al 2023, è pari a:

 

  • 128,87 euro all’anno per gli studenti;
  • 257,73 euro all’anno fino a 30 anni di età;
  • 500,26 euro all’anno dal compimento dei 30 fino ai 35 anni;
  • 938,75 euro all’anno dal compimento dei 35 fino ai 40 anni
  • 1.733,72 euro all’anno dal compimento dei 40 anni fino all’età del pensionamento di Quota A;
  • 938,75 euro all’anno per gli iscritti oltre i 40 anni ammessi a contribuzione ridotta (a questa categoria appartengono solo gli iscritti che hanno presentato la scelta prima del 31 dicembre 1989. Dal 1990 non esiste più la possibilità di chiedere la contribuzione ridotta).

A queste somme va aggiunto anche il contributo di maternità, adozione e aborto pari a 69,70 euro all’anno.

Quota B

Oltre ai contributi fissi, devi pagare anche i contributi Quota B se superi un Reddito minimale, che per il 2023 è pari a:

  • 4.373,03 euro per gli iscritti attivi di età inferiore a 40 anni o ammessi al contributo ridotto della Quota A;
  • 8.076,21 euro per gli iscritti attivi di età superiore a 40 anni.

Si applicano sul Reddito prodotto nel 2022 eccedente il minimale le seguenti aliquote aggiornate al 2023:

  • 19,50% del reddito professionale, fino all’importo del Reddito massimale pari a 103.055 euro;
  • 1% sul reddito eccedente l’importo di 103.055 euro.

La Quota B può essere versata in un’unica soluzione entro il 30 aprile 2023.

Se invece scegli di rateizzare il pagamento, puoi scegliere di versare l’importo in:

  • quattro rate senza interessi (30 aprile, 30 giugno, 30 settembre, 30 novembre);
  • otto rate senza interessi (30 aprile, 31 maggio, 30 giugno, 31 luglio, 31 agosto, 30 settembre, 31 ottobre, 30 novembre).

Per approfondire ulteriormente ti rimandiamo al sito dell’ENPAM: Vademecum della Previdenza ENPAM.

Flat Tax per giovani medici: esempio

Flavio è un giovane medico sotto i 30 anni che ha aperto la Partita Iva e accede al Regime forfettario con aliquota al 5%.

Nel 2022 ha conseguito ricavi pari a 20.000 euro.

Ipotizziamo che nel 2022 abbia versato 3.000 euro di contributi per Quota A e Quota B.

NB: i contributi obbligatori versati sono l’unica spesa deducibile in Regime forfettario. Dunque vanno sottratti al Reddito lordo per ottenere il Reddito netto assoggettato ad imposta sostitutiva. Per approfondire: Regime forfettario contributi deducibili.

Ricavi: 20.000 euro

Coefficiente di redditività: 78%

Reddito lordo: 15.600 euro (20.000 x 78%)

Contributi versati nel 2022: 3.000 euro

Reddito netto: 12.600 euro (15.600 – 3.000)

Imposta sostitutiva al 5%: 630 euro (12.600 x 5%)

Contributi ENPAM – Quota A: 327,43 euro (257,73 +  69,70)

Contributi ENPAM – Quota B : 2.189,26 euro ((15.600 – 4.373,03) x 19,50%)

Se hai bisogno di ulteriori informazioni riguardanti il Regime forfettario o la Flat Tax, puoi richiedere assistenza ai nostri esperti.

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