Flat Tax 2019

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Flat Tax 2019

Con il termine Flat Tax 2019 si indica un particolare metodo di tassazione che prevede l’applicazione di una sola aliquota per tutti i livelli di reddito.

Dato che in Italia la Costituzione prevede che il sistema fiscale italiano debba essere basato su un criterio “progressivo”, la Flat Tax “all’italiana” prevede due differenti aliquote e non una unica per tutti i livelli di reddito.

Per rivoluzionare il sistema fiscale italiano con l’inserimento della Flat Tax 2019 (con due sole aliquote) al posto dell’IRPEF a scaglioni sono però necessarie ingenti risorse finanziarie.

Pertanto, il Governo ha deciso così di iniziare ad applicare una sorta di Flat Tax unicamente ai titolari di Partite Iva individuali attraverso l’ampliamento del limite di ricavi (fino a 65.000 euro) per l’accesso a questa particolare tipologia di tassazione.

Infatti, la Flat Tax 2019 è caratterizzata da un’unica imposta detta “sostitutiva” che prevede il pagamento di un’unica aliquota.

In questo modo molti più contribuenti saranno soggetti a una tipologia di imposta simile alla Flat Tax prevista per il futuro.

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In questo articolo cercheremo di chiarirti i vantaggi che ti garantirà l’adozione della Flat Tax 2019 ed i relativi requisiti che devi possedere per poterne usufruire.

Innanzitutto, è necessario precisare che la Flat Tax 2019 non risulta conveniente per tutte le tipologie di attività. Quindi prima dovrai verificare che effettivamente ti garantisca delle agevolazioni nello svolgimento della tua attività con Partita Iva.

Flat Tax 2019: conviene sempre?

Per poter stabilire se la Flat Tax 2019 possa agevolarti o meno dovrai prendere in considerazione due aspetti:

  • Le spese che hai sostenuto per lo svolgimento della tua attività sono inferiori o sono superiori alle cosiddette “spese forfettarie riconosciute dal coefficiente di redditività del tuo codice ATECO?
  • Possiedi molte spese aggiuntive o spese per carichi familiari che potresti detrarre/dedurre dall’imponibile per poter determinare l’imposta da pagare?

Se possiedi delle spese legate allo svolgimento della tua attività inferiori o pressoché uguali a quelle che sono previste dal coefficiente di redditività, probabilmente risulterà per te conveniente applicare questo tipo di tassazione.

Qualora invece tu abbia delle spese legate alla tua attività superiori a quelle previste dal tuo coefficiente di redditività probabilmente non sarà conveniente l’applicazione della Flat Tax 2019, in quanto la parte di spese che hai effettivamente sostenuto, non compresa nelle spese forfettarie, non potrà essere dedotta dal reddito imponibile.

Infatti, la Flat Tax 2019, oltre le spese calcolate in modo forfettario attraverso il coefficiente di redditività, al fine del calcolo dell’imposta sostitutiva permette la deduzione dal reddito imponibile unicamente dei contributi obbligatori (non integrativi o complementari) versati all’Inps o alla tua Cassa Previdenziale l’anno precedente.

Perderai quindi la possibilità di dedurre le altre tipologie di spese (spese per ristrutturazione, per carichi familiari, ecc..).

Quindi, per una corretta valutazione della convenienza dell’applicazione della Flat Tax 2019 dovrai verificare se il vantaggio derivante dall’applicazione dell’imposta al 15% sia vanificato dall’impossibilità di dedurre le altre tipologie di spese.

Se oltre l’attività con Partita Iva individuale, percepisci altri redditi soggetti ad IRPEF, le altre tipologie di spese potranno essere dedotte da tale reddito.

Per poter approfondire questi aspetti: Regime forfettario quando conviene?

Flat Tax 2019: requisiti d’accesso

Non tutti i contribuenti possono adottare la Flat Tax 2019, vi sono determinati requisiti che si devono rispettare.

Per poter usufruire della Flat Tax 2019 è presente un unico limite da dover rispettare: non devi aver conseguito più di 65.000 euro di ricavi nell’anno precedente.

Quali importi dovrai prendere in considerazione per verificare se rispetti il limite dei 65.000 euro di ricavi? Scoprilo qui: Regime forfettario calcolo limite 65.000 euro ricavi

Occorre fare una precisazione, una volta che hai verificato di non aver superare questo limite di ricavi, non potrai essere sicuro di poter aderire alla Flat Tax 2019, in quanto la normativa prevede una serie di cause di esclusione che non ti permetteranno di usufruire di tale tipologia di tassazione nonostante i tuoi ricavi risultino inferiori ai 65.000 euro.

Non potrai aderire alla Flat Tax 2019 quando:

  • La tua attività è soggetta ad un Regime speciale ai fini Iva, come per esempio nel caso dei settori agricolo e ittico (se svolgi due attività distinte non potrai applicare la Flat Tax 2019, per nessuna delle due attività, anche se solo una delle due sia esclusa dall’applicazione di tale tipologia di tassazione);
  • Non sei residente in Italia, a meno che tu sia residente in uno Stato membro dell’Unione Europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo, ma allo stesso tempo devi necessariamente produrre all’interno del territorio italiano un ammontare di ricavi che rappresenti almeno il 75% di quelli complessivamente conseguiti;
  • La tua attività consiste (esclusivamente o prevalentemente) nella vendita di: fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi;
  • Oltre ad esercitare un’attività con Partita Iva, partecipi in: società di persone, associazioni, imprese familiari, società a responsabilità limitata, associazioni in partecipazione;
  • Eserciti attività d’impresa prevalentemente nei confronti di uno dei datori di lavoro dal quale hai percepito o percepisci redditi da lavoro dipendente o assimilati.

Puoi trovare un approfondimento sui limiti previsti dalla Normativa sulla Flat Tax 2019 all’interno del nostro articolo dedicato: Limiti Regime forfettario

Flat Tax 2019: vantaggi

Quali sono i vantaggi se ti avvarrai della Flat Tax 2019?

Se rientri in questo particolare tipo di tassazione, non dovrai:

  • Emettere fatture elettroniche;
  • Applicare l’Iva sulle fatture che emetti durante l’esercizio della tua attività;
  • Applicare la ritenuta d’acconto, ovvero i tuoi clienti (se sei un consulente o svolgi un’attività che la prevede) non dovranno più trattenerti il 20% dell’importo indicato in fattura ma dovranno versarti l’intera somma;
  • Registrare le fatture e i corrispettivi.

Inoltre, se sei un contribuente soggetto rientrante nella Flat Tax 2019, sarai soggetto ad “imposta sostitutiva”, ovvero una particolare tipologia di imposta che va a sostituire (con un’aliquota del 15%) tutte le altre imposte che devono essere pagate normalmente da chi esercita attività con Partita Iva (IRPEF, IRAP, addizionali ecc..).

In alcuni casi potrai applicare un’imposta sostitutiva agevolata al 5%, per scoprire in quali casi potrai applicarla ti consigliamo di leggere il seguente articolo: Regime forfettario imposta sostitutiva 5%

Flat Tax 2019: coefficiente di redditività e reddito imponibile

La Flat Tax 2019 presenta un particolare meccanismo per il calcolo del reddito imponibile, dell’imposta sostitutiva e dei contributi Inps da dover versare.

Negli altri Regimi fiscali il reddito imponibile (sul quale saranno poi calcolate le imposte e i contributi Inps) si ottiene sottraendo al fatturato lordo tutti i costi effettivamente sostenuti nell’esercizio dell’attività. In questi casi è possibile detrarre o dedurre anche altre spese personali (come spese mediche).

Con la Flat Tax 2019, invece, si applica semplicemente il coefficiente di redditività ai ricavi ottenuti e non è possibile dedurre o detrarre alcuna altra tipologia di spesa, al di fuori delle “spese forfettarie” previste dal coefficiente di redditività.

Il coefficiente di redditività varia a seconda del codice ATECO previsto per la tua tipologia di attività.

Approfondisci qui la tematica relativa ai differenti codici ATECO e i relativi coefficienti di redditività: Regime forfettario coefficiente di redditività

Flat Tax 2019: esempio di calcolo imposta sostitutiva

Dopo aver chiarito che cosa si intende per imposta sostitutiva e per coefficiente di redditività, in questo paragrafo andremo a fare un esempio concreto per poter chiarirti meglio il meccanismo di calcolo dell’imposta sostitutiva.

Esempio

Ipotizziamo che Marco nel 2018 abbia conseguito ricavi per 55.000 euro e la sua attività abbia un coefficiente di redditività del 67%.

Applicando il coefficiente di redditività ai ricavi ottenuti da Marco, otteniamo che il suo reddito imponibile lordo ammonta a 36.850 euro (55.000 X 67%).

NB: per rendere il calcolo più semplice e intuitivo ipotizziamo che Marco nel 2017 non abbia versato contributi, altrimenti essi dovrebbero essere sottratti al Reddito imponibile lordo, così da ottenere il Reddito imponibile netto sul quale poi si andrà a calcolare l’imposta sostitutiva. Nel nostro caso, quindi, il reddito imponibile lordo coincide con il Reddito imponibile netto.

Come si calcola l’imposta sostitutiva?

Reddito imponibile netto: 36.850 euro

Aliquota imposta sostitutiva: 15%

Imposta sostitutiva dovuta: 5.527,50 euro (36.850 X 15%)

Se Marco invece possiede i requisiti per applicare l’imposta sostitutiva agevolata al 5%, dovrà versare 1.842,50 euro (36.850 X 5%) a titolo di imposta sostitutiva (anziché 5.527,50 euro).

Flat Tax 2019: contributi

Tutti i soggetti che aprono una Partita Iva sono tenuti all’iscrizione all’Inps o all’eventuale Cassa Previdenziale specifica per l’attività svolta.

Vi sono determinate attività che posseggono una Cassa Previdenziale dedicata, quindi se la tua attività possiede una Cassa Previdenziale specifica sarai obbligato ad iscriverti ad essa (Cassa Nazionale Previdenza Ragionieri, Cassa Geometri).

Le regole di funzionamento di queste Casse Previdenziali vengono stabilite direttamente dalla Cassa in questione, quindi ogni Cassa Previdenziale ha la sua specifica disciplina.

L’ammontare minimo di contributi da dover versare obbligatoriamente cambia a seconda della Cassa Previdenziale di riferimento, quindi ti consigliamo di consultare i nostri articoli dedicati o direttamente il sito della Cassa Previdenziale dedicata alla tua attività per poter farti un’idea sulle regole di funzionamento.

Se invece per la tua attività non è prevista alcuna cassa di previdenza specifica, sarai tenuto ad iscriverti alla Gestione Separata.

Per quanto riguarda la Gestione Separata, le regole risultano essere più semplici, in quanto non è previsto alcun ammontare minimo di contributi da dover versare obbligatoriamente, ma dovrai applicare una determinata percentuale (nel 2018 25,72%) ai ricavi da te conseguiti.

Il vantaggio che comporta l’iscrizione alla Gestione Separata è proprio questo, in quanto se tu non produci ricavi, non sarai tenuto a versare contributi. Al contrario, nelle Casse Previdenziali dedicate, anche se non consegui ricavi, sei tenuto a versare un ammontare fisso di contributi (stabilito da ciascuna Cassa Previdenziale).

Se la tua attività è soggetta all’iscrizione presso l’Inps (Gestione Artigiani e Commercianti e Gestione Separata) e ti avvali della Flat Tax 2019 potrai usufruire della riduzione del 35% dei contributi Inps da versare con conseguente riduzione proporzionale delle settimane accreditate nell’anno.

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