È possibile gestire in Regime forfettario i guadagni derivanti dalla gestione di una struttura turistica?

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Mi occupo di affitti brevi in forma non imprenditoriale. La tassazione su queste entrata è del 21% con cedolare secca. Ora mi hanno proposto di gestire una struttura turistica (b&b) con delega. Come posso inquadrare i guadagni derivanti da questa attività? È possibile aprire P. Iva in forfettario includendo anche le entrate degli altri immobili?

Non ci è possibile indicarle cosa sia per lei più conveniente, non gestendo la sua situazione e non occupandoci di cedolare secca.

Tuttavia possiamo indicarle le principali informazioni circa l’attività svolta in Partita Iva in modo tale che lei possa avere gli strumenti per fare le sue valutazione e capire cosa può essere per lei conveniente.

Per poter adottare il Regime forfetario è necessario rispettare tutti i requisiti:

Limiti forfettario.

Se deciderà di svolgere l’attività in Partita Iva, potrà utilizzare il codice Ateco

  • 55.20.51 – “Affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence”

che include:

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– fornitura di alloggio di breve durata presso: chalet, villette e appartamenti o bungalow per vacanze
– cottage senza servizi di pulizia

Al suddetto codice Ateco è associato un coefficiente di redditività pari al 40%: ciò significa che il 40% dei suoi ricavi sarà soggetto a imposta e contributi, il restante 60% le verrà riconosciuto come spesa forfettaria.

L’attività di affittacamere prevede:

  • l’iscrizione in Camera di Commercio versando il diritto camerale annuale che oscilla tra i 50€ e i 100€ a seconda della Camera di Commercio più, in fase di apertura, diritti e bolli di segreteria
  • presentazione della SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) al suo Comune.
  • iscrizione alla gestione Artigiani e Commercianti Inps a cui verserà i contributi.

Se rispetterà tutti i requisiti per adottare il forfettario:

  • verserà l’imposta sostitutiva al 15% o al 5% se rispetterà i requisiti: imposta sostitutiva al 5%
  • per quanto riguarda l’attività di affittacamere è prevista un’agevolazione in riferimento ai contributi: sarà esonerato dal versamento dei contributi fissi, dovrà versare i contributi in percentuale al 24,48%, sul reddito imponibile.
    In quanto iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, potrà richiedere una riduzione del 35% sui contributi. Regime forfettario riduzione contributi artigiani e commercianti
  • il reddito imponibile (la base su cui verranno calcolati imposte e contributi) si ottiene applicando ai ricavi un coefficiente di redditività (percentuale associata al codice Ateco che, nel caso dell’attività di affittacamere è del 40%).

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