I miei genitori hanno un appartamento di proprietà che vorrebbero affidare a me per svolgere l’attività di affitti brevi. A questo punto volevo chiedere: 1. In quanto persona fisica, posso svolgere l’attività o è necessario che io apra la partita iva? 2. Quando è consigliabile fare in forma imprenditoriale e quando non è consigliato? 3. Se svolgo l’attività in forma non imprenditoriale, posso pubblicare l’appartamento sui portali come Airbnb? 4. Nel caso in cui io svolga l’attività in forma non imprenditoriale quali limiti ci sono? 5. Nel caso in cui lo svolga in forma imprenditoriale avrò maggiori controlli? 6. Quali sono i pro e contro nel farlo in forma imprenditoriale? 7. Quali sono i pro e contro nel farlo in forma non imprenditoriale? 8. In quali casi i miei genitori possono usufruire della cedolare secca? 9. Io devo aprire partita iva/ditta per un mio ecommerce.
La informiamo che con il nostro servizio ci occupiamo esclusivamente di Partite IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo è oggetto di “armonizzazione” europea, ciò significa che sostanzialmente vi saranno le medesime regole all’interno dei Paesi membri,... Leggi individuali in Regime forfettario, non ci sarà purtroppo possibile fornirle assistenza circa l’attività da lei descritta svolta in maniera non imprenditoriale e quindi come privato.
L’attività svolta può essere classificata come quella di affittacamere se:
- l’immobile utilizzato per l’attività è di proprietà, si ha in comodato o si è locatari con possibilità di sub-affitto.
- si offrono servizi aggiuntivi (ad esempio cambio lenzuola durante il soggiorno dell’ospite, colazione, ecc.) in quanto se l’attività svolta è di mera locazione, il reddito conseguito è un reddito fondiario e non può configurarsi come reddito di impresa
Pertanto, non si può “scegliere” se gestire l’attività come privato oppure aprire la Partita Iva:
- se si tratta di una mera locazione, il reddito prodotto sarà considerato un reddito fondiario e sarà soggetto ad IrpefL’imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, il presupposto che fa sorgere l’obbligazione tributaria è rappresentato dalla percezione di una delle 6 categorie di reddito elencate all’interno del TUIR: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo, redditi di impresa, redditi... Leggi o a cedolare secca se si esercita tale opzione
- se si tratta di un’attività d’impresa, sarà necessaria l’apertura della Partita Iva
Evidenziamo tali fattori analizzati sono molto importanti, in molti casi si verifica il rifiuto dell’iscrizione da parte della Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio gestisce e detiene il Registro delle Imprese, ovvero l’elenco al quale sono obbligate ad iscriversi tutte le imprese.... Leggi in quanto non viene verificato l’esercizio di un’attività d’impresa.
Dato che la normativa varia a seconda della zona in cui è sito l’immobile (Regione, Provincia, Comune), le consigliamo di contattare la Camera di Commercio della sua Provincia e il suo Comune, prima di procedere con l’apertura così da reperire informazioni specifiche sulla possibilità di aprire tale attività per la sua situazione.

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Le confermiamo che potrà affittare su Airbnb anche in forma non imprenditoriale.
Per poter svolgere l’attività di affitti brevi in forma imprenditoriale dovrà rispettare le condizioni precedentemente illustrate, ovvero:
- l’appartamento dovrà essere di sua proprietà o in comodato d’uso o deve essere locatore con possibilità di subaffitto
- dovrà fornire necessariamente servizi aggiuntivi ai suoi clienti (cambio biancheria, colazione, sapone etc.)
- il soggiorno deve essere inferiore ai 30 giorni
Se adotterà il Regime forfettario dovrà verificare di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti: Limite Regime forfettario.
L’attività di affitti brevi è un’attività che richiede l’iscrizione in Camera di Commercio la quale, normalmente, prevede il versamento di contributi fissi pari a circa 4.000 euro, indipendentemente dal fatturato.
Tuttavia, per chi svolge attività di affitti brevi in Partita Iva è prevista un’agevolazione contributiva: non verserà contributi fissi, li verserà solo in proporzione al reddito prodotto, in percentuale al 24% circa.
Se adotterà il Regime forfettario, in quanto iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti, potrà beneficiare della riduzione del 35% dei contributi, applicabile sia ai contributi fissi sia ai contributi in percentuale. Per approfondimenti: Riduzione contributi artigiani e commercianti.
Le indichiamo inoltre che dovrà presentare la Scia al comune, ovvero il certificato di inizio attività.
Come indicato all’inizio di questo ticket, con il nostro servizio ci occupiamo esclusivamente di Partite Iva individuali in Regime forfettario, non ci sarà pertanto possibile fornirle delucidazioni circa attività svolte in forma non imprenditoriale dunque in cedolare secca.
Se adotterà il Regime forfettario per la sua attività in Partita Iva le indichiamo che, oltre a versare i contributi come indicato nel punto n. 4, dovrà versare anche l’imposta sostitutiva al 15% o al 5% per i primi 5 anni di attività, se rispetterà i requisiti richiesti: Imposta sostitutiva al 5%.
Cogliamo l’occasione per informarla che sia l’attività di e-commerce sia l’attività di affitti brevi in Partita Iva, prevede che venga presentata la SCIA (Segnalazione Certificata di inizio attività).
Non possiamo dirle se “ha senso” aggiungere il Codice Ateco alla sua futura Partita Iva, le possiamo però indicare che se l’attività di affitti brevi diventa abituale e continuativa e se offre servizi aggiunti (come precedentemente indicato) allora per poter svolgere l’attività dovrà necessariamente aggiungere alla sua Partita Iva il codice Ateco riferito all’attività di affitti brevi (55.20.51, con associato coefficiente di redditività del 40%).
In conclusione, il fatto di svolgere l’attività di affitti brevi in Partita Iva o meno non dipende tanto dalla volontà di un determinato soggetto, quanto più dalle modalità attraverso le quali si svolge questo tipo di attività.
Nel momento in cui svolgerà l’attività di e-commerce in modo abituale e continuativo nel tempo, dovrà aprire la sua partita Iva.