E-commerce: mi conviene aprire Partita Iva adesso o attendere l’anno nuovo?

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Vorrei un’informazione riguardo l’apertura di p.iva. Vorrei aprire p.iva per un E-commerce codice ateco 47.91.10 Mi conviene aprire adesso oppure dovrei aspettare gennaio? Se apro adesso, poi a Gennaio dovrò ripagare di nuovo ? Lo chiedo perché il mese di Dicembre è il mese che si vende di più..

 

Per adottare il Regime Forfettario per la sua Partita Iva, dovrà controllare per prima cosa di non ricadere in nessuna delle cause di esclusione che può trovare elencate qui: Regime Forfettario 2020 nuovi limiti

Il Codice Ateco che dovrà adottare è quello da lei indicato, ovvero:

  • 47.91.10 – Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet

che include:

– vendita effettuata tramite aste su internet

Il coefficiente di redditività associato a tale Codice è del 40%: questo va applicato ai ricavi conseguiti per ottenere il reddito imponibile su cui calcolare imposta e contributi da versare.

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L’imposta sostitutiva è del 15%, con la possibilità di applicare la riduzione al 5% per i primi 5 anni di attività se ne rispetta le condizioni: Regime forfettario imposta sostitutiva 5 %

Dovrà inoltre iscriversi come Commerciante in Camera di Commercio e versare i contributi alla Gestione Commercianti Inps, secondo questo schema di reddito (ricavi x coefficiente del 40%):

  • per il reddito compreso tra 0 e 15.953 euro: verserà contributi fissi di circa 3.850 euro;
  • per il reddito superiore ai 15.953 euro: oltre ai contributi fissi, li verserà per il 24,09%.

Essendo iscritti alla Gestione Commercianti Inps e applicando il Forfettario, potrà inoltre richiedere la riduzione del 35% dei contributi da versare. Per tutti gli approfondimenti: Regime forfettario riduzione contributi Artigiani e Commercianti.

Per l’attività di e-commerce dovrà inoltre presentare la Scia al Comune, ovvero il certificato di inizio attività.

Non sappiamo suggerirle se sia meglio aprire ora la sua Partita Iva o aspettare gennaio, ma possiamo dirle che se aprirà ora nel 2021 la sua Partita Iva:

    • il limite dei 65.000 euro di ricavi per mantenere il Forfettario anche l’anno successivo andrà proporzionato ai giorni di attività;
    • i contributi fissi di circa 3.850 euro ed il reddito minimale di 15.953 euro dovranno essere proporzionati ai mesi di attività;
    • se applicherà l’imposta sostitutiva al 5%, anche applicandola solo per un paio di mesi, il 2021 le sarà considerato come primo anno per intero dei 5 di cui usufruire della riduzione d’imposta;
    • a giugno 2022 dovrà presentare la Dichiarazione dei redditi percepiti nel 2021;

Aprendo la partita Iva, si è soggetti al versamento di imposta e contributi come descritto sopra.

I contributi da versare a fini pensionistici, iscrivendosi come Commercianti, si dividono in contributi fissi (di circa 3.850 euro) e quelli eccedenti il minimale di 15.953 euro, che si versano per il 24,09%.

Come commerciante, non sarà soggetto al versamento dell’Inail, riservato gli artigiani.

Se svolge un contestuale lavoro dipendente full-time, dovendosi iscrivere in Camera di Commercio, sarà esonerato dal versamento dei contributi: questo vuol dire che verserà diritto camerale di circa 50 euro e l’imposta sostitutiva sul reddito imponibile prodotto.

Il limite dei 65.000 euro di ricavi del Forfettario è riferimento unicamente ai ricavi da partita Iva ed il reddito da dipendente non farà cumulo ma sarà soggetto a tassazione separata.

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