Cos’è il Def?
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il Documento di economia e finanza (Def).
Il Def è il documento che contiene:
- le informazioni sull’attuale andamento economico,
- le previsioni economiche per il triennio futuro
- e indica gli obiettivi generali di finanza pubblica che saranno perseguiti nella Legge di Bilancio.
Il Def deve essere approvato ogni anno entro il 10 aprile, ed è importante perché anticipa i temi che saranno contenuti nella Legge di Bilancio di fine anno.
Si è parlato molto in questi giorni dell’argomento Def, soprattutto per la rilevanza che in questo momento riveste dal punto di vista politico, oltre che economico, dal momento che si stanno avvicinando le elezioni europee.
Per questo motivo i due alleati di Governo Lega e Cinque Stelle spingevano per inserire nel testo del Def tutte quelle che sono le loro principali proposte.
Per quanto riguarda la Lega, la volontà era quella di inserire già nel testo del Def la proposta di Flat Tax per le famiglie.

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Vediamo allora in questo articolo cosa contiene il Def, basandoci sulle bozze che circolano del documento, per quanto riguarda la Flat Tax.
Def: cosa prevede già la Flat Tax?
Legge di Bilancio 2019
Nel Def si ricorda innanzitutto che alcuni passi per la Flat Tax sono già stati fatti con la Legge di Bilancio 2019, che ha introdotto:
- per il 2019, la cosiddetta Flat Tax Partite Iva 2019, ossia l’estensione per le Partite IvaImposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo è oggetto di “armonizzazione” europea, ciò significa che sostanzialmente vi saranno le medesime regole all’interno dei Paesi membri,... Leggi del Regime forfettario fino a 65.000 euro di ricavi, caratterizzato dall’imposta sostitutiva al 15% e dalla considerazione forfettaria dei costi;
- per il 2020, la cosiddetta Flat Tax Partite Iva 2020, ossia l’imposta sostitutiva al 20% per le Partite Iva con ricavi compresi tra 65.001 e 100.000, con il reddito imponibile calcolato nei modi ordinari.
Decreto Crescita
Poi si ricorda che nel recente Decreto Crescita (che ha anche interessato la disciplina delle ritenute d’acconto in Regime forfettario) è stata modificata la mini IresL’Ires è l’Imposta sul Reddito delle Società. E’ personale e proporzionale ed è sostanzialmente rappresentata da un’unica aliquota. Tale aliquota nel 2018 è del 24%. Oltre ad essere un imposta personale e proporzionale, tale imposta presenta altri due caratteri distintivi, ovvero si tratta di un'imposta... Leggi sugli investimenti che era stata appena istituita.
La mini Ires prevedeva uno sconto dell’aliquota Ires dal 24% al 15% sugli utili accantonati a riserva per quelle imprese che avessero investito in beni strumentali nuovi e assunto nuovo personale dipendente.
La mini Ires sugli investimenti aveva tuttavia riscontrato poco successo da parte delle imprese, visto anche il complicato meccanismo per la determinazione dell’agevolazione.
Con il Decreto Crescita viene invece istituito uno sconto Ires minore e graduale:
- 22,5% per il 2019,
- 21,5% per il 2020,
- 20,5% per il 2021,
- e 20% dal 2022;
sugli utili accantonati a riserva (quindi reinvestiti in azienda) nei limiti di incremento di patrimonio netto, indipendentemente dall’acquisto di nuovi beni strumentali o di nuove assunzioni di dipendenti.
Def: cosa cambia per la Flat Tax?
Nel Def si parla, infine, della volontà di estendere nei prossimi anni la Flat Tax sui redditi delle “persone fisiche a due aliquote del 15% e del 20%, a partire dai redditi più bassi, al contempo riformando le deduzioni e detrazioni”.
Si tratterebbe quindi di una Dual TaxTermine utilizzato in Italia per indicare la “rivisitazione” di Flat Tax che si vuole applicare al nostro sistema fiscale che prevede al posto di una sola aliquota, due differenti aliquote. Tale cambiamento è stato dovuto apportare a causa del principio di progressività delle imposte dettato... Leggi, con due aliquote diverse sulla base di una soglia di reddito che è ancora da definire, che coinvolga anche le famiglie, quindi tutte le persone fisiche soggette a IrpefL’imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, il presupposto che fa sorgere l’obbligazione tributaria è rappresentato dalla percezione di una delle 6 categorie di reddito elencate all’interno del TUIR: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo, redditi di impresa, redditi... Leggi (dipendenti, pensionati, etc.).
Per quanto riguarda le deduzioni e detrazioni, gli esponenti del Governo parlano di una deduzione fissa di 3.000 euro sulla base del reddito familiare, che andrebbe a sostituire tutte le ordinarie deduzioni e detrazioni Irpef.
Sarà comunque un obiettivo da raggiungere in alcuni anni, come fa capire il testo del documento, così come anche le parole a commento del Presidente Conte.
Dal 2020
In ogni caso, la Flat Tax per le famiglie, basandoci sulle dichiarazioni degli esponenti del Governo, potrebbe comunque in parte già essere introdotta nel 2020 (con la Legge di Bilancio 2020) con una riduzione dell’Irpef al 15% se il reddito totale della famiglia è inferiore a 50.000 euro, con la deduzione fissa di 3.000 euro sulla base del reddito familiare.
Mentre si applicherebbe l’attuale Irpef a scaglioni di reddito se il reddito totale della famiglia è superiore a 50.000 euro.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni riguardanti il Regime forfettario o la Flat Tax 2020, puoi richiedere assistenza ai nostri esperti.
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