Decreto Rilancio e Partite Iva

Emergenza coronavirus Emergenza coronavirus

Data pubblicazione: 13 maggio 2020

Data ultimo aggiornamento: 11 giugno 2020

Aiuti per le Partite Iva nel Decreto Rilancio

E’ stato approvato e pubblicato il Decreto Rilancio contenente tutte le misure per il sostegno alle imprese e alle famiglie in difficoltà in questa emergenza sanitaria.

In questo articolo andremo ad analizzarle, focalizzandoci sulle misure di sostegno per i titolari di Partita Iva individuale.

Decreto Rilancio e Partite Iva: Contributo a fondo perduto

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento con tutti i dettagli sul contributo a fondo perduto, troverai tutte le informazioni qui: Contributo a fondo perduto istruzioni Agenzia delle Entrate

Beneficiari

Possono accedere al contributo coloro che rispettano le seguenti condizioni:

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  • Essere titolare di Partita Iva
  • Avere avuto un fatturato del 2019 non superiore ai 5 milioni di euro
  • Calo di fatturato:
    • Se hai aperto la Partita Iva prima del 2019: nel mese di aprile 2020, per accedere al contributo, devi avere avuto una diminuzione di almeno 2/3 del fatturato rispetto ad aprile 2019
    • Se hai aperto la Partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019, non devi verificare alcun calo di fatturato, il contributo ti spetta anche se non hai avuto diminuzione dell’attività

Non possono accedere al contributo:

  • I soggetti la cui attività sia cessata al 31 marzo 2020
  • Gli enti pubblici
  • Gli intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all’articolo 162-bis del TUIR
  • I soggetti che hanno diritto alla percezione delle indennità previste dagli articoli 27 (professionisti e co.co.co iscritti alla Gestione Separata) e 38 (lavoratori dello spettacolo) del Decreto-Legge n. 18 del 2020.
  • I lavoratori professionisti iscritti alle Casse Previdenziali dedicate (Inarcassa, Enpav, Enpam, ecc)

Ammontare del contributo

L’ammontare del contributo è determinato in percentuale rispetto alla differenza riscontrata (tra aprile 2020 e aprile 2019), come segue:

  • 20 % per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro nell’ultimo periodo d’imposta;
  • 15 % per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro nell’ultimo periodo d’imposta;
  • 10 % per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro nell’ultimo periodo d’imposta.

Ai soggetti rientranti tra i beneficiari viene riconosciuto un contributo a fondo perduto minimo di:

  • 1.000 euro per le persone fisiche (Partite Iva individuali)
  • 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche

Altre informazioni utili

Il contributo non concorre alla formazione dei ricavi, non è quindi soggetto ad imposta e contributi.

Decreto Rilancio e Partite Iva: le indennità

ATTENZIONE: Non si hanno ancora informazioni operative in merito a come presentare la richiesta o se non sarà necessaria perché le indennità verranno automaticamente erogate. Per avere tutti i dettagli si deve attendere la circolare dell’Inps.

Professionisti iscritti alle Casse di Previdenza dedicate

Ai titolari di Partita Iva iscritti alle Casse Previdenziali dedicate (Inarcassa, Cipag, Enpam, ecc.), se non titolari di lavoro dipendente e/o di pensione, vengono riconosciuti euro 600 per i mesi di aprile e maggio 2020.

Non viene più richiesta l’iscrizione in via esclusiva di detti professionisti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria.

Liberi professionisti in Gestione Separata

Aprile: Ai liberi professionisti già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità pari a 600 euro, viene erogata un’indennità di pari importo anche per il mese di aprile 2020 senza il bisogno di effettuare alcuna richiesta (se la si era già fatta per l’erogazione dell’indennità di marzo).

Maggio: Ai liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito comprovate perdite (riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019), è riconosciuta una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro.

Artigiani e Commercianti

Ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) già beneficiari per il mese di marzo 2020 dell’indennità pari a 600 euro viene erogata un’indennità di pari importo anche per il mese di aprile 2020.

Lavoratori dello spettacolo

Ai lavoratori iscritti al FPLS (Fondo lavoratori dello spettacolo) aventi determinati requisiti è erogata una indennità di 600 euro per ciascuno dei mesi di aprile e maggio 2020, sempre che non siano titolari di rapporto di lavoro dipendente o titolari di pensione alla data di entrata in vigore della norma.

Decreto Rilancio e Partite Iva: esenzione versamento IRAP

Le imprese e i lavoratori autonomi con ricavi non superiori ai 250 milioni:

  • non sono tenuti al versamento del saldo dell’IRAP dovuta per il 2019, rimane fermo l’obbligo di versamento per gli acconti del 2019.
  • Non sono tenuti al versamento della prima rata, dell’acconto dell’IRAP dovuta per il 2020.

L’importo corrispondente alla prima rata dell’acconto è comunque escluso dal calcolo dell’imposta da versare a saldo per il 2020.

Oggetto esenzione

Esenzione dal versamento del saldo IRAP dovuto per il 2019 e della prima rata, pari al 40%, dell’acconto IRAP dovuta per il 2020.

Condizioni

Tale esenzione è rivolta alle Imprese e ai lavoratori autonomi con volume di ricavi e compensi tra 0 e 250 milioni.

Decreto Rilancio e Partite Iva: credito d’imposta affitti

ATTENZIONE: Le modalità attuative saranno da disciplinare con provvedimento del direttore Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dall’entrata in vigore del Decreto Rilancio.

Condizioni

Misura per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione che:

  • abbiano avuto ricavi o compensi non superiori ai 5 milioni di euro nel 2019
  • per ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 abbiano subito una diminuzione del fatturato di almeno il 50% rispetto agli stessi mesi del 2019.

Ammontare credito d’imposta

Viene istituito un credito d’imposta del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili ad uso non abitativo destinati all’attività (anche di lavoro autonomo).

In caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda il credito di imposta è del 30%.

Utilizzo Credito d’imposta

Il credito d’imposta è utilizzabile:

  • nella Dichiarazione dei redditi relativa all’anno nel quale si è effettuata la spesa per il canone di affitto;
  • in compensazione successivamente all’avvenuto pagamento dei canoni.

Non concorre alla formazione del reddito e può essere ceduto al locatore o altri soggetti compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

NB: Tale credito d’imposta non è cumulabile con quello disciplinato per il mese di marzo nell’articolo 65 del Decreto-Legge n. 18 2020.

Decreto Rilancio: riduzione bollette elettriche

Riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici, con riferimento alle voci della bolletta identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”. L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ridetermina, senza aggravi tariffari per le utenze interessate e in via transitoria e nel rispetto del tetto di spesa, le tariffe di distribuzione e di misura dell’energia elettrica nonché le componenti a copertura degli oneri generali di sistema, per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020.

Decreto rilancio e Partite Iva: congedi retribuiti e bonus baby-sitting

Congedi retribuiti

Innalzamento a trenta giorni dei congedi di cui possono fruire i genitori lavoratori dipendenti del settore privato per i figli di età non superiore ai 12 anni (per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione) e l’estensione del relativo arco temporale di fruizione sino al 31 luglio 2020. Tali periodi sono coperti da contribuzione figurativa.

Fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID–19, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali, fermo restando il rispetto degli obblighi informativi previsti dalle norme vigenti, e a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione.

Bonus Baby-sitting

Aumento del limite massimo complessivo per l’acquisto di servizi di baby sitting (da 600 euro a 1.200 euro) e la possibilità, in alternativa, di utilizzare il bonus per l’iscrizione ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Per i comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico e per il settore sanitario pubblico e privato il limite massimo è aumentato a 2.000 euro.

Decreto Rilancio: Reddito di Emergenza (ReM)

Per il mese di maggio si introduce il “reddito di emergenza”, destinato al sostegno dei nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, individuati secondo specifici requisiti di compatibilità e incompatibilità. Il Rem sarà erogato dall’INPS in due quote ciascuna pari all’ammontare di 400 euro. Le domande per il Rem devono essere presentate entro il termine del mese di giugno 2020.

13 commenti
"Decreto Rilancio e Partite Iva"

  1. Lerose Salvatore

    Buongiorno o aperto il 4 febbraio 2020 e dopo 10 giorni hanno imposto il lock down…e possibile che io ( muratore, quindi nn e che s lavora sempre) nn possa aderire a nulla? Più in bisogno di me chi ce?
    Grazie
    Lerose Salvatore

    1. Elisa di FlexTax

      Buonasera Salvatore,

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      La ringraziamo e le auguriamo buona serata!

  2. Buongiorno.
    Questa la mia situazione.
    Ho aperto partita IVA individuale nel 2018, ed ho fatturato 70.000 €
    Nel 2019 ho fatturato 98.000 €
    A gennaio 2020 ho costituito una SAS con mia moglie, ma ho mantenuto aperto la partita IVA, con cui ho fatturato nel 2020 7000€ a gennaio, e poi non ho fatturato più nulla.
    Con la SAS ho fatturato circa 26000€ fino a giugno 2020 compreso.
    Ho diritto a qualche fondo? Se si, per quale situazione (partita IVA, SAS) e di quale importo?
    Grazie.

    1. Elisa di FlexTax

      Buon pomeriggio Giorgio,

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      La ringraziamo e le auguriamo buon pomeriggio!

  3. buongiorno,sono un commerciante ambulante di abbigliamento ed il mese di aprile 2020 non ho lavorato pertanto ho avuto un incasso zero,avrei diritto alle mille euro di fondo perduto anche se percepisco dall’inps le 600 euro di indennità Covid-19 per lo stesso mese di aprile?

    1. Elisa di FlexTax

      Buongiorno Teo,

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      La ringraziamo e le auguriamo buona giornata!

  4. Grazie, articolo veramente dettagliato. Ho una domanda: ma in merito al contributo di maggio per i Liberi professionisti in Gestione Separata sono previste clausole specifiche per chi ha iniziato l’attività nei primi mesi del 2019 che, per forza di cose, avrà fatturato più alto quest’anno?

    1. Elisa di FlexTax

      Buongiorno Andrea,

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  5. Buon pomeriggio e grazie .
    Sempre riguardo al “contributo a fondo perduto” il criterio della differenza di ricavi nelle fatturazioni di Aprile 2019 e 2020 mi sembra discriminatorio : la mia attività di restauratrice per esempio , si caratterizza per l’emissione annuale di poche fatture, una decina al massimo ed il caso vuole che per aprile 2019 io non abbia fatture… di conseguenza verrei esclusa da questo sostegno statale, a fronte di un prolungato periodo di crisi del settore con contrazione delle commissioni , acuito in questo periodo. Mi auguro che i chiarimenti dell’ AdE considerino anche questi aspetti, ma dispero 🙂 . Grazie dell’attenzione.

    1. FlexTax, grazie per il supporto preciso!

      @L.A.,
      siamo sulla stessa barca: ad Aprile 2019 ho emesso meno fatture rispetto ai mesi di Marzo e Maggio per motivi di incasso; ad Aprile 2020 ho emesso più fatture per motivi di contabilità non mia ma di altri enti. La summa però dei primi mesi dell’anno è che comunque sono andato in perdita rispetto al 2019, ma non ad Aprile…

  6. Come sempre complimenti a Flextax per il supporto!
    Una domanda sul contributo a fondo perduto: laddove scrivete “Se hai aperto la Partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019, non devi verificare alcun calo di fatturato, il contributo ti spetta anche se non hai avuto diminuzione dell’attività”, quale sarebbe la base di calcolo per definire l’entità del contributo?

    1. Anna di FlexTax

      Buongiorno Vale,

      Non ci sono ancora chiarimenti su tale particolare, presupponiamo però che chi ha aperto la Partita Iva individuale dal 1° gennaio 2019 abbia diritto al contributo minimo di € 1.000.

      Attendiamo chiarimenti ufficiali così da poter fornire un’informazione certa anche su questo punto.

      Speriamo di averti aiutato,

      Grazie e buona giornata!

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