Contributi previdenziali nel Regime forfettario

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Quali sono le casse previdenziali?

I contributi previdenziali nel Regime forfettario si distinguono innanzitutto a seconda della Cassa previdenziale di appartenenza. In questa sede non analizzeremo il caso delle Casse previdenziali specifiche, prenderemo in considerazione esclusivamente la Gestione Separata Inps e la Gestione Artigiani/Commercianti.

Potrebbe sorgere una domanda: come decidere se iscriversi alla Gestione Separata Inps o alla Gestione Artigiani/Commercianti? La scelta della Cassa previdenziale a cui ti iscriverai e a cui verserai i contributi previdenziali, si basa sul tipo di attività che svolgi: se l’attività che svolgi è inquadrata come libera professione allora dovrai iscriverti alla Gestione Separata Inps, se invece l’attività che svolgi viene inquadrata come attività artigiana o ti qualifica come un commerciante, allora dovrai dapprima iscriverti in Camera di Commercio e contestualmente alla Gestione Artigiani Inps o alla Gestione Commercianti Inps a seconda del caso specifico.

Ma quali sono le differenze tra le due casse previdenziali? Vediamolo nel dettaglio di seguito.

Contributi previdenziali nel Regime forfettario: la Gestione Separata Inps

La Gestione Separata Inps accoglie tutte quelle attività inquadrate come libere professioni; pertanto verseranno i contributi alla Gestione Separata Inps tutti quei professionisti che non appartengono a Casse previdenziali Specifiche.

Per comprendere come vengono calcolati i contributi da versare alla Gestione Separata Inps, è necessario fare un piccolo passo indietro.

Iniziamo con il dire che i contributi (come l’imposta sostitutiva) si calcolano sul reddito imponibile; il reddito imponibile dunque è la base su cui si calcolano imposte e contributi.

Per ottenere il reddito imponibile bisogna applicare ai ricavi dell’anno (il fatturato) il coefficiente di redditività associato al Codice Ateco della tua attività. Il coefficiente di redditività è rappresentato da una percentuale.

Ad esempio: l’attività di guida turistica prevede il Codice Ateco 79.90.20 – “Attività delle guide e degli accompagnatori”.
Il coefficiente di redditività associato a tale Codice Ateco è del 67%, ciò significa che il 67% dei ricavi saranno tassati (soggetti ad imposta e contributi), il restante 33% verrà considerato invece come “spesa forfettaria“.
Questo è il motivo per cui il Regime forfettario non permette di dedurre/detrarre spese ad eccezione dei contributi versati come acconti nell’anno di imposta.

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Il contribuenti forfettari iscritti alla Gestione Separata Inps versano i contributi in proporzione ai ricavi conseguiti: i contributi infatti, andranno versati nella misura del 26,23%, sul reddito imponibile.
Qualora il lavoro autonomo convivesse con un lavoro dipendente (affinché sia possibile è necessario che vengano rispettati i requisiti previsti dal Forfettario), indipendentemente che il lavoro autonomo preveda un impegno part-time o full-time, i contributi previdenziali andranno versati nella misura del 24% sul reddito imponibile.

Oltre alla riduzione dei contributi prevista per coloro i quali svolgono contestualmente un lavoro dipendente, la Gestione Separata non prevede ulteriori casi di riduzione dei contributi.
Tuttavia i contribuenti forfettari iscritti alla Gestione Separata Inps, possono decidere di avvalersi della cosiddetta Rivalsa Inps.

La Rivalsa Inps del 4% è un contributo volontario del cliente al quale fatturiamo, per il versamento dei nostri contributi alla Gestione Separata Inps.
Per avvalersi della Rivalsa Inps del 4% è necessario sapere:

  • che bisogna essere iscritti alla Gestione Separata Inps, non è applicabile se si è iscritte ad altre Casse previdenziali
  • che il nostro cliente sia espressamente d’accordo. La Rivalsa Inps è facoltativa pertanto andrà inserita ed evidenziata in fattura solo esclusivamente se il cliente accetta di saldare e riconoscere il pagamento di questa somma aggiuntiva
  • che concorrerà alla formazione dei ricavi, pertanto anche la Rivalsa Inps del 4% sarà tassata come se fossero proventi dell’attività che svolgi in Partita Iva
  • che concorrerà alla formazione dei ricavi, pertanto al limite degli 85.000€ da non superare per non incorrere in una delle cause di esclusione del Regime forfettario.

Vediamo ora un esempio concreto di calcolo dei contributi previdenziali versati alla Gestione Separata Inps.

Mario è una guida turistica che ha aperto P. Iva nel 2021 e adotta il Codice Ateco: 79.90.20

Il coefficiente di redditività è del 67%

Imposta sostitutiva 5%

Ricavi 2021: 30.000 €

Reddito imponibile: 30.000 x 67% = 20.100 €

Imposta sostitutiva: 20.100 x 5% = 1.005 €

Contributi: 20.100 x 26,23% = 5.272,23 €

Non avendo versato contributi nel 2020 in quanto la sua Partita Iva non esisteva, non potrà dedurre contributi dal reddito imponibile per il calcolo dell’imposta sostitutiva. Inoltre dovrà “anticipare” tutti gli acconti per il 2022.
Vediamo come.
Con la Dichiarazione dei redditi di giugno 2022, inizieranno i pagamenti.

Il 30 giugno 2022 il Sig. Mario dovrà:

  • Saldo imposta sostitutiva 2021
    1.005€
  • 1° acconto 50% imposta sostitutiva 2022
    502,5€ (1.005 x 50%)
  • Saldo contributi 2021
    5.272,23€
  • 1° acconto 40% contributi 2022
    2.108,90€ (5.272,23 x 40%)

Totale: 8.888,63 (1.005 + 502,5 + 5.272,23+ 2.108,90). Questo importo è rateizzabile fino a 6 rare, da saldare entro il 30 novembre 2022

Il 30 novembre 2022 il Sig. Mario dovrà:

  • 2° acconto 50% imposta sostitutiva 2022
    1.005€
  • 2° acconto 40% contributi 2022
    2.108,90€

Totale: 3.113,9(1.005 + 3.134,8). Questo importo non è rateizzabile.

Con la dichiarazione dei redditi di giugno 2023, il Sig. Mario potrà dedurre i contributi versati nell’anno 2022 come acconti (per un totale, in questo esempio, di 4.217,80) per il calcolo dell’imposta sostitutiva.

Contributi previdenziali nel Regime forfettario: la Gestione Artigiani Inps e la Gestione Commercianti Inps

Tutte quelle professioni che rientrano nella categoria degli Artigiani o che rientrano nella categoria dei Commercianti, devono iscriversi in Camera di Commercio e successivamente, a seconda dell’attività svolta, alla Gestione Artigiani Inps o alla Gestione Commercianti Inps. Entrambe le casse previdenziali prevedono il versamento di contributi fissi entro un reddito che va da 0€ a 17.504€:

  • contributi fissi per gli Artigiani: 4.208,40€
  • contributi fissi per i Commercianti: 4.292,42€

L’ammontare dei contributi fissi andrà versato, in 4 rate, così suddivise:

  • Rata 1 – 16 maggio
  • Rata 2 – 20 agosto
  • Rata 3 – 16 novembre
  • Rata 4 – 16 febbraio (anno successivo)

Oltre il reddito minimale di 17.504, sull’eccedenza, gli Artigiani verseranno il 24%, i commercianti invece verseranno il 24,48%.

N.B. Se il reddito supera i 48.279€, allora sull’eccedenza:

  • gli Artigiani verseranno il 25%
  • i Commercianti verseranno il 25,48%

Eccezione alla regola è rappresentata da coloro i quali hanno la Partita Iva aperta dal 01/01/1996: in questo caso, il reddito oltre il quale si verserà, sull’eccedenza, il 25% per gli Artigiani e il 25,48% per i Commercianti, è pari a 105.014€.

L’ammontare dei contributi in percentuale eccedenti il minimale, andrà versato alle medesime scadenze dell’imposta sostitutiva.

A differenza della Gestione Separata la quale non prevede riduzioni dei contributi, ad eccezione del caso del lavoratore dipendente, la Gestione Artigiani e Commercianti Inps, se contemporaneamente si adotta il Regime forfettario, prevede una riduzione del 35% dei contributi. Tale riduzione è applicabile sia ai contributi fissi sia ai contributi in percentuale e può essere richiesta una volta soltanto.

Per approfondimenti consigliamo la lettura di alcuni nostri articoli dedicati:

Qualora il lavoro autonomo convivesse con un lavoro dipendente, allora sarai esonerato dal versamento dei contributi

Vediamo un esempio concreto di calcolo dei contributi per un Artigiano iscritto alla Gestione Artigiani Inps.

Il Sig. Mario si occupa di lavorazione artigianale di borse in pelle, ha aperto P. Iva a gennaio 2021 e adotta il Codice Ateco 15.12.09.

Il coefficiente di redditività è del 67%

Imposta sostitutiva: 5%

Ricavi: 40.000€

Contributi fissi:4.208,40€

Rate contributi versate nel 2021: 4.208,40/ 4 = 976,44 x 3 = 3.156,30€

Reddito imponibile lordo: 26.800€ (40.000 x 67%)

Reddito imponibile netto: 23.643,70€ ( 26.800 – 3.156,30)

Imposta sostitutiva: 1.182,19€  (23.643,70€ x 5%)

Eccedenza contributi: 9.296(26.800 – 16.243)

Contributi sull’eccedenza: 2.231,04€ (9.296x 24%)

Vediamo un esempio concreto di calcolo dei contributi per un contribuente forfettario iscritto alla Gestione Commercianti Inps.

Il Sig. Mario, nel gennaio 2021, ha aperto Partita Iva per e-commerce con Codice Ateco: 47.91.10. 

Il coefficiente di redditività è del 40%

Imposta sostitutiva: 5%

Ricavi 45.000€

Contributi fissi: 4.292,42 €

Rate contributi versate nel 2021: 4.292,42/4 = 1.073x 3 = 3.219,30 €

Reddito imponibile lordo: 18.000€ (45.000 x 40%)

Reddito imponibile netto: 14.780,70€ (18.000 – 3.219,30 )

Imposta sostitutiva: 739€  (14.780,70€ x 5%)

Eccedenza contributi: 496€ (18.000 – 17.504)

Contributi sull’eccedenza: 121,42€ (496x 24,48%)

Cosa accade ai contributi se si è pensionati?

Per far sì che il Regime forfettario conviva con un reddito da pensione, è necessario rispettare due regole:

  1. puoi applicare il Regime forfettario se nell’anno precedente all’apertura della Partita Iva, non hai percepito reddito da lavoro dipendente o assimilati (rientra in questa categoria il reddito da pensione) superiori a 30.000€
  2. non dovrai fatturare prevalentemente (per più del 50%) al tuo datore di lavoro attuale o a quello avuto nei due anni precedenti l’apertura della Partita Iva

Se sei un pensionato e percepisci allo stesso tempo un reddito la lavoro autonomo, per quanto riguarda i contributi, la situazione è differente in base alla cassa previdenziale di appartenenza: vediamo di seguito come.
Si precisa che non analizzeremo in questa sede i contributi da versare a Casse previdenziali specifiche pertanto, per informazioni a riguardo dovrai rivolgerti direttamente alla cassa specifica di riferimento.

  • Gestione Separata Inps
    Se svolgi una libera professione e devi versare i contributi alla Gestione Separata Inps, li verserai in forma ridotta al 24% indipendentemente dalla tua età
  • Gestione Artigiani e Commercianti Inps e hai più di 65 anni
    Verserai i contributi in forma ridotta al 50%. Tale riduzione non è cumulabile con la riduzione del 35% dei contributi
  • Gestione Artigiani e Commercianti Inps e hai meno di 65 anni
    Potrai beneficiare esclusivamente della riduzione del 35% dei contributi

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