
Sono un ingegnere, cittadino Italiano, residente in Scozia da 4 anni, iscritto all’AIRE. Ho un contratto da lavoratore dipendente a tempo indeterminato con una compagnia internazionale qui in Scozia. Desidero lavorare per la mia attuale compagnia dall’Italia da casa. Dovrei fare l’esame di stato quanto prima ed iscrivermi all’AlboOrdine costituito dai professionisti ad esso appartenente. Ogni albo professionale si riferisce ad una precisa attività professionale come ad esempio l’Albo dei commercialisti o dei geometri. Esso ha la funzione di assicurare la professionalità della categoria. Gli albi sono enti di diritto pubblico col compito... Leggi degli Ingegneri Italiani.
L’idea sarebbe di aprire la partita IVA e firmare un contratto con la compagnia per cui lavoro, che ufficialmente sarebbe da lavoratore autonomo, ma nella pratica sarebbe un contratto dipendente (committente unico, durata non prestabilita, renumerazione fissa). Posso accedere al regime forfettario e restarvi nella mia situazione? Dovrei emettere fatture maggiorate per la VAT britannica?
per poter adottare il Regime Forfettario per la sua Partita Iva, dovrà controllare di non ricadere in nessuna delle cause di esclusione che può trovare elencate qui: Regime Forfettario 2020 nuovi limiti.
Se tornerà in Italia e sposterà nuovamente la sua residenza qui, potrà adottare il Forfettario (fermo restando il rispetto degli altri requisiti) per la sua Partita Iva.
L’avere come unico committente il datore di lavoro estero, non è causa ostativa al mantenimento del Forfettario anche gli anni successivi.
Come giustamente riportato da lei, a tal proposito si riporta la Risposta n. 173 del del 30/05/2019 dell’Agenzia delle Entrate, la quale afferma:
“La circostanza che il professionista possa instaurare un rapporto di lavoro autonomo con un soggetto estero, con il quale è intercorso, sempre all’estero, un rapporto di lavoro dipendente durante il periodo di sorveglianza, escluderebbe la sussistenza di un’artificiosa trasformazione nel senso sopra descritto, non essendovi alcun criterio di collegamento con il territorio dello Stato dei redditi di lavoro dipendente percepiti all’estero.
Pertanto, nel presupposto che il contribuente rientri in Italia e sia ivi residente, ai fini fiscali, si ritiene che l’istante possa applicare il regime forfetario (ferma restando la sussistenza degli ulteriori requisiti)…”
Quindi, spostando la sua residenza in Italia e rispettando tutti gli altri requisiti previsti, potrà avere come unico committente il suo attuale datore di lavoro estero. Questo infatti non sarà una causa di esclusione all’applicazione del Forfettario per gli anni successivi.
Le sottolineiamo infine che, andando lei a svolgere in Partita Iva una mera prosecuzione dell’attività che già svolge come dipendente, dovrà applicare fino da subito l’imposta sostitutiva al 15%.
nelle fatture che emetterà non dovrà applicare l’Iva ma l’imposta di bollo, un marca da bollo del valore di 2 euro per le fatture di importi superiori ai 77,47 euro.
Lavorando lei con la Scozia, dovrà inoltre:
- Essere iscritto al VIES;
- Emettere fattura senza addebitare l’IVA e indicando la dicitura “Reverse charge”
- Compilare il modello IntrastatSistema di rilevazione dei dati statistici fiscali riguardanti lo scambio di merci tra i Paesi membri dell'Unione europea. Prevede l'obbligo, a carico dei soggetti Iva che effettuano operazioni di acquisto o cessione di merci con i soggetti Iva residenti in altri Stati membri dell'Unione, di... Leggi
Per tutti gli approfondimenti: Regime forfettario Intrastat
Tali comportamenti varranno fino al 31 dicembre 2020.
Prima di quella data, ci saranno delucidazioni su come emettere fattura nei confronti del Regno Unito.
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