Sono esclusa dal forfettario con quota di srl e ruolo di amministratore e legale rappresentante?

Ho partita Iva individuale e ho una quota in srl al 30% con ruolo di amministratore e legale rappresentante. Le due attività sono connesse e per questo la mia commercialista sostiene che io comunque avendo il controllo della Srl sono esclusa dal forfettario. Ci sono maggiori indicazioni oggi al riguardo?

A nostro parere, per rientrare nella causa di esclusione prevista per i soci di S.r.l., devono ricorrere contemporaneamente entrambe le condizioni relative al “controllo” della S.r.l. e alla “riconducibilità dell’attività esercitata” con partita Iva individuale rispetto a quella della S.r.l.

Nell’ipotesi da lei prospettata (possesso 30%), l’attività della S.r.l. è riconducibile a quella svolta con Partita Iva individuale ma, non avendo il possesso del 50%+1, si presume la mancanza del “controllo”.

Su cosa si intenda esattamente per “controllo” della società e “riconducibilità dell’attività” si dovrà, per avere un’interpretazione certa, attendere la circolare dell’Agenzia delle Entrate che illustri questi due aspetti in modo oggettivo ma, dall’interpretazione letterale, il controllo dovrebbe intendersi come possesso di quote tali da poter avere un potere decisionale di maggioranza rispetto al totale delle quote, quindi 50+1.

Si dovrà anche esaminare il “controllo indiretto” quindi valutare se nel suo caso, il restante 70% delle quote sia detenuto ad esempio da familiari.

Se non c’è controllo indiretto, a nostro parere, con il 30% delle quote lei non ha un “controllo diretto” della S.r.l. in quanto non possiede la maggioranza per decidere sulle scelte della società.

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