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Se passo da un’attività di consulenza ad agente di commercio, come cambiano le imposte restando nel forfettario?

Cambiando lavoro, vorrei passare da attività professionale di consulenza ad agente di commercio, sempre in regime forfettario. Come cambia il conteggio delle imposte? Farei una fattura mensile di circa 3600€

Per chiarirle al meglio il meccanismo di calcolo di imposta e contributi nel Regime forfettario per l’attività di agente di commercio, le facciamo un esempio di seguito.

 

Ricavi: € 43.200 (3.600 x 12)

Coefficiente di attività: 62%

Reddito imponibile: € 26.784

Imposta sostitutiva 15%: € 4.017,60 (26.784 x 15%)

Contributi fissi Gestione Commercianti: 3.820 euro circa (fissi su reddito minimale di 15.878 euro)

Contributi eccedenti reddito minimale: €2.627,25 (26.784 – 15.878 x 24,09%)

 

In conclusione, con ricavi di 43.200 euro, tra imposte e contributi dovrà pagare € 10.464,85, ovviamente nel calcolo manca l’Enasarco.

 

Potrà avere informazioni sui contributi da versare all’Enasarco direttamente sul sito: Calcolo Contributi Enasarco , l’Enasarco andrà calcolata sull’importo di ogni fattura da lei emessa.

 

Ad esempio se lei emetterà una fattura per provvigioni di € 100, ne incasserà solo € 91,75 perché l’8,25% risulta essere il contributo obbligatorio Enasarco a suo carico.

 

Per i primi 5 anni di attività potrà applicare il 5% di imposta sostitutiva se rispetta le condizioni illustrate nel seguente articolo: Regime forfettario 5%

Inoltre, le ricordiamo che per coloro che adottano il Regime forfettario e versano i contributi alla Gestione commercianti, è prevista la possibilità di chiedere la riduzione dei contributi Inps da versare del 35%, maggiori informazioni può trovarle qui: Riduzione 35% Contributi Inps.

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