Se dovessi superare i 5.000€ annuali di lavoro occasionale, che tipo di partita IVA mi consigliate di aprire?

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Produco grafiche pubblicitarie. Se dovessi superare i 5.000 € annuali di lavoro autonomo occasionale, che tipo di partita IVA mi consigliate di aprire? Quali sono le opzioni più convenienti e versatili nel campo artistico/grafico?

Se la sua attività è saltuaria e non continuativa nel tempo, potrà continuare a svolgerla tramite ricevute di prestazione occasionale.

Il superamento dei 5.000 € di ricavi da tali prestazioni non è motivo obbligatorio di apertura della Partita Iva.

Fino ai 5.000 €, su tali redditi pagherà solo l’Irpef. Superata tale soglia, oltre all’Irpef, verserà anche i contributi.

Dovrà aprire la sua Partita Iva se l’attività che svolge diventa abituale e continuativa nel tempo.

Pertanto, se deciderà di aprire la sua Partita Iva, potrà applicare il Regime Forfettario, se rispetta però tutte le condizioni che trova elencate qui: Regime Forfettario 2020 nuovi limiti.

Producendo, creando  e disegnando lei qualcosa, dovrà classificarsi come Artigiana ed iscriversi in Camera di Commercio e alla Gestione Artigiani Insp, a cui versare i contributi.

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I contributi li verserà secondo la seguente fascia di reddito (ricavi x coefficiente di redditività):

per il reddito tra 0 e 15.878 euro: dovrà versare circa 3.800 euro di contributi fissi;
per il reddito superiore ai 15.878 euro: oltre ai contributi fissi, li verserà per il 24%.
Oltre ai contributi, dovrà versare l’imposta sostitutiva del 15%, con la possibilità di applicare la riduzione al 5% per i primi 5 anni se rispetta le condizioni che può leggere qui: imposta sostitutiva 5%.

Facendo parte di questa Gestione previdenziale, potrà inoltre richiedere la riduzione del 35% dei contributi da versare. Per tutti gli approfondimenti: Regime forfettario riduzione contributi Artigiani e Commercianti.

Se la sua attività è all’inizio e i ricavi che prevede di conseguire non giustificano il versamento dei contributi fissi, potrà inizialmente iscriversi come Professionista in Gestione Separata.

La Gestione Separata prevede il versamento dei contributi in base ai ricavi, senza contributi fissi. Pertanto, li verserà per il 25,72% del suo reddito imponibile (ricavi x coefficiente di redditività).

Un volta che la sua attività prenderà avvio, potrà fare la variazione ed iscriversi in Camera di Commercio.

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