Domande e Risposte

Regime forfettario e Co.co.co

Posso aprire Partita Iva in Regime forfettario con un contratto Co.co.co da 5 anni con Ral superiore a 30.000€? 

Per adottare il regime Forfettario è necessario rispettarne tutti requisiti richiesti: Limiti Forfettario.

Nel suo caso specifico, le indichiamo che, se percepisce un reddito da lavoro dipendente (o assimilato) superiore a 30.000 euro, rientra in una delle cause di esclusione. Non potrà, quindi, adottare il Regime Forfettario.

Inoltre, poiché continuerebbe a fatturare principalmente all’azienda per cui lavora attualmente, l’anno successivo l’apertura della sua Partita Iva, se avesse fatturato per il più del 50% al suo datore di lavoro sarebbe rientrato in una delle cause di esclusione del regime Forfettario.

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Pertanto non potendo adottare il regime Forfettario ricadrà nel regime Ordinario Semplificato di cui le riportiamo di seguito un prospetto fiscale.

Con il regime Ordinario Semplificato, il reddito imponibile (il totale su cui andrà a versare imposta e contributi) sarà calcolato sottraendo ai ricavi (intesi come incasso e non fatturato):

  • i costi sostenuti;
  • eventuali oneri deducibili (contributi previdenziali, contributi per collaboratori domestici, donazioni a istituzioni religiose, etc.);
  • l’ammontare delle imposte dovute (Irpef, addizionali, Irap), dopo aver sottratto alle stesse le eventuali detrazioni (per figli a carico, spese sanitarie, interessi sul mutuo, ristrutturazioni edilizie, etc.);
  • l’ammontare dei contributi previdenziali dovuti all’Inps o alla propria Cassa Previdenziale Specifica.

Inoltre il reddito da Partita Iva in regime Semplificato fa cumulo con gli altri redditi percepiti e soggetti ad Irpef.

Sarà soggetto al versamento dell’Irpef secondo il sistema a scaglioni, in base al reddito percepito:

  • 1° scaglione: reddito compreso tra 0 e 15.000 euro. Aliquota IRPEF pari al 23%;
  • 2° scaglione: reddito tra 15.001 euro e 28.000 euro. Aliquota IRPEF prevista del 25%;
  • 3° scaglione: redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro. Aliquota IRPEF pari al 35%;
  • 4° scaglione: oltre 50.000 euro. Aliquota IRPEF è del 43%.

Oltre all’Irpef, sarà soggetto al versamento di addizionali regionali e comunali del circa 2% o 3% del suo reddito da Partita Iva.

Sarà soggetto al versamento dell’Iva trimestrale e al suo saldo annuale a seconda della compensazione tra Iva delle fatture di vendita e quelle di acquisto.

La informiamo che in questa sede non è possibile effettuare una simulazione dei versamenti che dovrà effettuare in quanto concorrono alla loro formazione troppe varianti difficili da prevedere.

Infatti in regime Semplificato lei dovrà tenere traccia degli importi di vendita (fatture emesse) e di quelli di acquisto (fatture ricevute).

Durante l’anno andrà incontro alla liquidazione Iva trimestrale dove l’Iva a debito andrà in compensazione con l’Iva a credito: se avrà sostenuto più spese rispetto alle vendite maturerà un credito da poter riutilizzare per la liquidazione dei trimestri successivi. In caso contrario maturerà un debito e pertanto dovrà integrare l’imposta.

In sede di Dichiarazione dei redditi, ai ricavi (al netto dell’Iva) saranno sottratti i costi sostenuti (anche questi al netto dell’imposta), l’ammontare dei contributi previdenziali dovuti all’Inps, l’ammontare delle imposte dovute, eventuali oneri deducibili.

Una volta calcolato il reddito, sarà inserito negli scaglioni Irpef per il versamento dell’imposta.

Inoltre potrà dedurre le spese personali sostenute durante l’anno, come farmacia, viste mediche, abbonamenti ecc.

Se acquisterà dei beni strumentali (come per esempio l’auto) intestandoli alla Partita Iva che prevedono un periodo di ammortamento, sarà necessaria la consultazione del registro dei cespiti.

 

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