Domande e Risposte

Qual è il calcolo corretto per conteggiare la quota variabile dei contributi Inps in regime forfettario?

I contributi INPS da versare per chi ha una partita Iva con codice Ateco artigiani e commercianti in regime forfettario sono divisi in quota fissa di circa 2400 euro (con la riduzione del 35%) e quota variabile.
Per calcolare la quota variabile dei contributi INPS si deve considerare la differenza tra il fatturato totale e 15710 euro o tra l’imponibile INPS (fatturato*coefficiente di redditivita’) e 15710 euro?

Faccio un esempio pratico
supponendo di aver aperto per la prima volta la partita IVA e di fatturare il primo anno 30.000 euro (nel 2019) l’attività ha un codice ATECO con coefficiente di redditività 0.62
Il reddito Inponibile netto sarebbe 30.000*0.62=18.600 euro L’imposta sostitutiva dovuta in regime forfettario start up 5% dovrebbe essere 18.600*5/100=930 euro
Per il calcolo dei contributi INPS gestione separata artigiani e commercianti con riduzione del 35% invece:

1. contributi fissi ridotti del 35% fino ad un imponibile di 15710 euro di 2.400 euro (3.700 euro ridotti del 35%) da pagare in 4 rate 2. quota percentuale del 25.09% della parte eccedente i 15710 euro di imponibile ridotta del 35%

Il mio dubbio e’ sul punto 2.
La quota percentuale va calcolate facendo il 25.09% della differenza tra il fatturato totale e la quota di 15710 o tra il reddito inponibile netto e i 15710 euro?
In altre parole la quota percentuale e’:
– (30.000-15710)=14.290 * 25.09/100= 3.585 euro da ridurre del 35% = 2.330 euro oppure
– (18.600-15710)=2.890 *25.09/100=725 euro da ridurre del 35% =
471 euro

Quale calcolo e’ corretto?

Schematizzando il suo esempio:

Ricavi: € 30.000
Coefficiente di redditività: 62%
Reddito imponibile netto: € 18.600 (30.000 x 62%)
Imposta sostitutiva 5%: € 930 (18.600 x 5%)

Fino qui tutto esatto, le ricordiamo solamente che prima di calcolare l’imposta sostitutiva potrà procedere con la deduzione dei contributi obbligatori pagati nell’anno di riferimento (principio di cassa). Se per esempio lei nell’anno esaminato avesse versato € 600 in contributi obbligatori l’imposta sostitutiva al 5% avrebbe dovuto calcolarla su 18.000 al posto che 18.600 euro.

Contributi Gestione Commercianti
Se lei è iscritto alla Gestione Commercianti, essendo un intermediario del commercio, non è iscritto alla Gestione Separata.

I commercianti pagano un contributo fisso di € 3.983,73 sul reddito minimale di € 16.243 e sul reddito eccedente pagano il 24,48% (non il 26,23% che è l’aliquota della Gestione Separata).

Le evidenziamo che si parla di reddito e non di ricavi.

In poche parole, il reddito è quello al netto dei costi, pertanto lei non dovrà calcolare i contributi su € 30.000 ma su € 18.600 (ricavi – costi forfettari).

Schematizzando:

Contributi obbligatori su minimale: € 3.983,73
Contributi su reddito eccedente il minimale: € 577 (18.600 – 16.243 x 24,48%)

In tutto dovrebbe pagare € 4.560.72 di contributi alla Gestione Commercianti tra quota fissa e quota sull’eccedenza del minimale.

Speriamo di averla aiutata.

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