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Risposte

Quale codice ateco devo usare in qualità di personal trainer e istruttore specializzato che collabora anche con Asd?

In quanto istruttore specializzato, personal trainer, tecnico 1° livello Federazione Italiana ginnastica, sto pensando di aprire partita iva

1. il codice ATECO 85.51.00 corsi sportivi e ricreativi sarebbe adeguato alle attività che svolgo con le Asd.
2. invece, per la professione di personal trainer, è indicato il codice ATECO 93.19.99 Altre attività sportive nca.

PRIMO QUESITO:
Se io scegliessi il secondo codice per la mia partita iva potrei usarla per fatturare solo le prestazioni di personal training verso i privati. A questo punto potremmo considerare solo questa come mia fonte di reddito primaria? e quindi continuare a percepire i compensi sportivi dalle Asd per le attività pomeridiane ricreative usufruendo ancora delle esenzioni? (Le attività non sono sostanzialmente differenti perché mi avvalgo delle stesse competenze, ma sono decisamente distinguibili in quanto a modalità, finalità e destinatari.)
Un simile regime è applicabile senza contestazioni?

Se invece non fosse possibile la soluzione appena descritta, e dovessi fatturare le mie prestazioni anche per le Asd, a quali adempimenti andrebbero incontro le asd?
Perché non ho idea di quanto costerebbe ad una Asd avvalersi di un professionista con partita iva.

SECONDO QUESITO:
La ASD continua a pagare esentasse perché tanto le tasse le pago tutte io?
O per l’associazione i costi aumentano? Se si di quanto?

Il codice di attività per il personal trainer è 85.51.00, il secondo codice da lei indicato è riservato alle attività svolte dagli atleti e non dagli allenatori. Se io sono un professionista che partecipa a competizioni utilizzerò il codice ateco 93.19.99, se io alleno le persone utilizzerò il codice 85.51.00, potrà trovare conferma di questo DIGITANDO “PERSONAL TRAINER” direttamente sulle codifiche ufficiali dei codici Ateco sul sito dell’Istat a questo link: Codici Ateco Istat

Rispetto a quello che accadrebbe una volta aperta la Partita Iva, si devono fare due diverse ipotesi

Fattura ai privati: si rilascia regolare fattura, si può applicare il 4% di rivalsa Inps come iscritti alla gestione separata, al totale della fattura si applica il coefficiente di redditività del 78%, sull’imponibile così ottenuto si applicherà l’imposta sostitutiva (del 15% o del 5% se ricorrono le ipotesi per l’applicazione ridotta che può trovare qui: Regime forfettario 5%) e si applicherà anche il 25,72% (24% se si hanno già altre casse come nel suo caso Enpals). Si avrà quindi su 100 euro incassati il seguente calcolo 78 euro x 29% = € 22,62 euro (calcolando 5% di imposta sostitutiva), il netto sarà quindi pari a € 77,38.

• Fattura ad associazioni sportive, palestre ecc….: In questo caso sarà obbligatorio dedurre dalla fattura la parte di contributi Enpals a carico del professionista pari al 9,19%, si dovrà considerare il rispetto di minimali e massimali giornalieri e orari stabiliti dalle tabelle Enpals (circa 50 euro giornalieri nel 2019). L’associazione sportiva dovrà integrare il pagamento dei contributi fino a raggiungere il 33% di contribuzione Ivs prevista dalle tabelle Enpals. In questo caso se la fattura sarà di € 100, l’incasso per il professionista sarà € 100 – € 9,19 = € 90,81 – (78 x 5%) = € 3,9 per un totale netto pari a 86,91 euro, l’associazione sportiva dovrà versare oltre a 90,81 euro al professionista, anche 33 euro all’Enpals di cui 9,19 già trattenuti al professionisti e avrà quindi un costo di euro 23,81. L’associazione sportiva dovrà inoltre compilare i modelli Uniemens per comunicare all’Inps (gestione Ex Enpals), tutti i dati per permettere l’accredito contributivo al professionista.

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