Posso passare dall’ordinario al forfettario se sono un medico in continuità assistenziale e medico di famiglia?

Sono un medico. Lavoro in continuità assistenziale (ex guardia medica) e da poco ho iniziato anche l’attività come medico di famiglia. Vorrei sapere se posso usufruire del passaggio a sistema forfettario (sono già titolare di una partita iva nel regime ordinario) e come dovrei comportarmi (visto che nel pagamento da parte della asl le tasse sono già detratte e che i referenti della asl ci hanno detto che essendo noi assimilati a dipendenti non possiamo usufruire del forfettario.)

Per i ricavi che consegue con la Partita Iva individuale può tranquillamente applicare il Regime forfettario in quanto essi sono redditi di lavoro autonomo.

 

La ASL le rilascia un “cedolino” e effettua su detti redditi una ritenuta d’acconto per lavoro autonomo, certificherà successivamente la somma dei redditi a lei corrisposti in relazione alla sua Partita Iva, sempre come redditi di lavoro autonomo.

 

Per poter applicare il Regime forfettario è indispensabile comunicare alla ASL questa scelta e chiedere che non le venga più applicata la ritenuta d’acconto.

 

Se non ha comunicato alla ASL per tempo (primo incasso 2019) la sua scelta di passare al Regime forfettario, potrebbe non poter più adottare tale Regime per l’anno 2019.

 

Infatti il Regime forfettario deve essere applicato per tutto l’anno fiscale e non solo per una parte di esso.

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