Posso aprire Partita Iva in regime forfettario come elettricista se percepisco la Naspi e quali costi avrei?

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Sono un percettore di Naspi da 2 mesi circa e vorrei aprire una partita iva a regime forfettario.
E’ vero che posso ricevere per intero dall’inps i mesi restanti di Naspi in una unica soluzione?
A livello contributivo cosa accade in questo caso?Andrò a perdere i contributi figurativi versati dall’Inps?
Vorrei sapere anche quali sono le differenze tra una partita iva per professionisti ed impresa.
Nel mio caso vorrei prendere la partita iva come elettricista e vorrei sapere se posso eseguire anche riparazione di elettrodomestici oltre che di istallazione di impianti.
In questo caso quali sono i costi per avere una partita iva in questo settore?e a livello contributivo quali spese dovrò sostenere?

risponderemo per punti alle sue domande.

E’ vero che posso ricevere per intero dall’inps i mesi restanti di Naspi in una unica soluzione?

Percependo lei la Naspi, potrà aprire la sua Partita Iva ed entro 30 giorni dall’apertura potrà richiedere il versamento anticipato in un’unica soluzione dell’indennità per i mesi rimanenti.

Le sottolineiamo inoltre che l’indennità va restituita quando il lavoratore instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per il quale l’indennità corrisposta in forma anticipata sarebbe durata se fosse stata erogata in forma mensile.

A livello contributivo cosa accade in questo caso?Andrò a perdere i contributi figurativi versati dall’Inps?

Essendo la sua domanda riferita agli ammortizzatori sociali, le consigliamo di rivolgersi direttamente all’Inps, l’ente competente, in quanto il nostro servizio si occupa della disciplina delle Partite Iva in Regime Forfettario e Ordinario.

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Vorrei sapere anche quali sono le differenze tra una partita iva per professionisti ed impresa.
Nel mio caso vorrei prendere la partita iva come elettricista e vorrei sapere se posso eseguire anche riparazione di elettrodomestici oltre che di istallazione di impianti.

Volendo lei aprire la sua Partita Iva come elettricista, dovrà aprire come Artigiano in Camera di Commercio.

Non potrà infatti aprire come Professionista, in quanto la sua attività è puramente artigianale.

Il Codice Ateco adatto alla sua attività di elettricista è il seguente:

  • 43.21.01 – Installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione (inclusa manutenzione e riparazione)

che include:

– installazione di impianti elettrici in tutti i tipi di edifici e nelle strutture di genio civile: cablaggio e connessioni elettriche, impianti di illuminazione
– impianti di collegamento di elettrodomestici e apparecchi elettrici
– installazione di impianti fotovoltaici

Potrà riparare anche elettrodomestici, adottando l’apposito Codice Ateco che identifichi questa attività, ovvero:

  • 95.22.01 – Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa

che include:

– riparazione e manutenzione di elettrodomestici: frigoriferi, fornelli, lavatrici, asciugartici eccetera

Questi due Codici Ateco riportati hanno differenti coefficienti di redditività.

Il primo Codice, il 43.21.01, prevede un coefficiente dell’86%, mentre il 95.22.01 ne prevede uno del 67%.

Il coefficiente di redditività va applicato ai ricavi conseguiti per ottenere il reddito imponibile su cui calcolare imposta e contributi da versare.

Se deciderà di adottare entrambi i Codici Ateco, alla fine dell’anno dovrà distinguere i ricavi conseguiti da entrambe le attività e applicare il rispettivo coefficiente.

Le suggeriamo inoltre di informarsi presso la Camera di Commercio del suo Comune sui requisiti richiesti per l’apertura di una Partita Iva come elettricista e riparatore di elettrodomestici.

In questo caso quali sono i costi per avere una partita iva in questo settore?e a livello contributivo quali spese dovrò sostenere?

Dovendo lei iscriversi in Camera di Commercio, una volta all’anno dovrà versare il diritto camerale, la tassa della Camera di Commercio che ammonta a circa 40 euro.

L’imposta sostitutiva è del 15%, con la possibilità di applicare la riduzione al 5% per i primi 5 anni di attività se ne rispetta le condizioni: Regime forfettario imposta sostitutiva 5 %

Dovrà inoltre iscriversi come Artigiano in Camera di Commercio e versare i contributi alla Gestione Artigiani Inps, secondo questo schema di reddito (ricavi x coefficiente di redditività):

  • per il reddito compreso tra 0 e 15.878 euro: verserà contributi fissi di circa 3.800 euro;
  • per il reddito superiore ai 15.878 euro: oltre ai contributi fissi, li verserà per il 24%.

Facendo parte della Gestione Artigiani Inps, potrà inoltre richiedere la riduzione del 35% dei contributi da versare. Per tutti gli approfondimenti: Regime forfettario riduzione contributi Artigiani e Commercianti.

Potrà inoltre utilizzare il nostro Simulatore apertura Partita Iva su FlexTools, provo per avere una stima delle tasse alle quali sarà soggetto inserendo i ricavi che pensa di conseguire.

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