
Sono una guida escursionistica (legge 4/2013, figura senza albo) e vorrei aprire una partita iva in regime forfettario con codice ateco 79–90–20.
Per ampliare l’offerta avrei, inoltre, la necessità di servirmi di collaboratori (guide turistiche, accompagnatori di media montagna..) a spot, specie per la stagione estiva. Come potrei inquadrarli?
Vorrei, inoltre, realizzare, un sito web ad hoc, con possibilità per i clienti di pagare anticipatamente l’uscita. In questo caso sarebbe obbligatorio per me iscrivermi alla camera di commercio? In parallelo vorrei avviare una seconda attività, come organizzatore di eventi per single (organizzazione di cene, gite targhettizzate ecc). Vorrei allestire anche in questo caso un sito ad hoc, attraverso cui il cliente si iscrive all’evento. Sarebbe possibile? Quale potrebbe essere il codice ateco? E’ necessario che mi iscriva alla camera di commercio? E’ possibile avere una partita iva con 2 diversi codici ateco?
L’attività di guida turistica non prevede l’obbligatoria iscrizione alla Camera di CommercioLa Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio gestisce e detiene il Registro delle Imprese, ovvero l’elenco al quale sono obbligate ad iscriversi tutte le imprese.... Leggi, pertanto potrà aprire la sua Partita Iva con il Codice Ateco 70.90.20 e classificarsi come professionista in Gestione Separata.
I suoi collaboratori:
- se hanno la Partita Iva essi potranno fatturare a lei come lavoratori autonomi
- se non hanno la partita Iva perché non esercitano attività abituale e continuativa, potranno emettere nei suoi confronti ricevute per prestazioni occasionali
- potrà procedere alla loro assunzione come dipendenti
Quando si applica il Regime forfettario e ci si avvale di collaboratori e/o dipendenti, si deve fare attenzione a due fattori:
- se lei nel 2020 sostiene spese per personale e collaboratori maggiori a € 20.000, nel 2021 sarà escluso dal forfettario in quanto rientrerebbe in un’esclusione
- i costi sostenuti per personale e collaboratori, viene ricompreso nelle spese forfettarie riconosciute dal coefficiente di redditività per la sua attività (67%). Se tali spese, sommate alle altre, dovessero superare il 33% dei suoi ricavi, il forfettario potrebbe non essere per lei il Regime più conveniente.
Se realizza un sito web per “offrire online” sempre e solo la sua attività di guida turistica, non dovrà aggiungere altri Codici Ateco e non deve iscriversi in Camera di Commercio.
Per l’attività di organizzatore di eventi, dovrebbe aggiungere anche il seguente Codice Ateco (si possono avere diversi Codici Ateco con la stessa Partita Iva):
82.30.00 – Organizzazione di convegni e fiere
– organizzazione, promozione e/o gestione di eventi, quali fiere, congressi, conferenze e meeting, inclusa o meno la gestione e la fornitura di personale operativo nell’ambito delle strutture in cui hanno luogo gli eventi
Tale Codice Ateco, però prevede l’iscrizione in Camera di Commercio, pertanto aggiungesse anche questa attività, dovrebbe procedere all’iscrizione come ditta individuale.
La grande differenza tra inquadrarsi come professionista in Gestione Separata o come commerciante (ditta individuale) è il diverso trattamento contributivo. Infatti:
- professionista in gestione separata deve versare contributi per il 25,72% sul reddito prodotto, senza alcun fisso
- Commerciante deve versare contributi fissi di circa 3.800 euro fino ad un reddito di € 15.878, superata tale soglia si dovrà versare anche un 24,09% aggiuntivo sull’eccedenza.
Nel caso in cui dovesse aprire la Partita Iva iscrivendosi in Camera di Commercio, si cercherebbe di iscrivere ad essa anche il suo Codice di guida turistica, così che non sia soggetto ad una doppia contribuzione.
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